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Antonio da Fabriano

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo vescovo vissuto nel 1400, vedi Antonio da Fabriano (vescovo).
Antonio da Fabriano, San Girolamo nel suo Studio (1451)

Antonio di Agostino di Ser Giovanni noto come Antonio da Fabriano (fl. 1451 - 1498) è stato un pittore italiano attivo nelle Marche nel XV secolo, tra i principali rappresentanti della scuola marchigiana tardogotica e rinascimentale.

Antonio nacque probabilmente a Fabriano nei primi decenni del Quattrocento. La sua formazione non è documentata, ma è verosimile un apprendistato nell'ambito della scuola tardogotica marchigiana con successivi contatti a Napoli con la cultura ispano-fiamminga come evidenziano le influenze di Tommaso de Vigilia.

Nel 1447 il pittore è in Liguria, dove ha occasione di vedere la pittura lucida di Donato de' Bardi e le opere di Giusto di Ravensburg che inclineranno il suo stile verso la sottigliezza ottica e luminosa e la minuzia dei dettagli.[1]

Nel prosieguo della sua carriera si avvicinò allo stile rinascimentale, ricevendo ispirazioni da Piero della Francesca, da Jacopo Bellini e dall'arte veneta..

Fu attivo prevalentemente tra Fabriano, Sassoferrato, Gualdo Tadino, Ancona e Genova. Partecipò anche alla vita politica locale: nel 1451 è documentato come membro del Consiglio di credenza a Fabriano.

Oltre a vari scritti di carattere storiografico lasciò un celebre San Girolamo nel suo Studio (1451) e un Crocifisso firmato e datato 1452, opera di elevata qualità per la resa mimetica di molti dettagli. Suo anche un trittico rappresentante San Clemente.

Nel 1489 è ricordato ancora in attività, ma da questa data in poi si perdono le sue tracce.

Lo stile di Antonio da Fabriano è caratterizzato da una fusione originale tra elementi gotici, nordici-fiamminghi, influenze napoletane, e innovazioni rinascimentali toscane. Le sue opere mostrano una predilezione per i dettagli minuziosi, l'uso dell'oro e della luce, una spiccata attenzione alla rappresentazione architettonica e all’introspezione psicologica dei soggetti. In alcune opere si osserva anche una fase finale di influenza veneziana.

Il territorio marchigiano

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Antonio da Fabriano è uno dei protagonisti dell'importante fioritura artistica che si sviluppa nelle Marche tra il 1420 e il 1430, tra i quali si ricordano il camerte Gerolamo di Giovanni, Giovanni Boccati e Bartolomeo di Giovanni Corradini. Lo spazio di questa ribalta artistica è quella del «triangolo geografico compreso tra i vertici di Fabriano, Camerino e San Severino».[2]

Firmate o documentate

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  • San Girolamo nello studio (1451), Walters Art Museum, Baltimora Opera firmata, considerata il suo capolavoro. Influenzata dalla cultura umanistica, mostra un interno minuziosamente descritto, pieno di simboli legati allo studio e alla penitenza.
  • Crocifisso (1452), Pinacoteca civica Bruno Molajoli, Fabriano Firmato e datato, presenta caratteristiche di passaggio tra il gotico e la nuova compostezza rinascimentale.
  • Tabernacolo in pietra (firmato), Duomo di Fabriano Unica opera scultorea firmata. Sottolinea la versatilità dell'artista.
  • Affreschi della Dormitio Virginis, Chiesa di San Francesco, Gualdo Tadino Ampio ciclo decorativo, probabilmente realizzato tra il 1452 e il 1460, restaurato e attribuito con sicurezza ad Antonio.
  • Stendardo processionale della Madonna della Misericordia (ca. 1470), oggi a Milano, di proprietà dell’Istituto Giuseppe Toniolo Opera conservata durante il Giubileo 2015-2016 presso l’Università Cattolica. Rappresenta la Vergine che protegge i fedeli con il manto, secondo l'iconografia della "Madonna della Misericordia".
  • Madonna col Bambino, Museo Piersanti, Matelica

Attribuzione stilistica.

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  1. ^ Alessandro Delpriori, Antonio di Agostino da Fabriano, Crocifisso, in Alessandro Del Priori (a cura di), Luca di Paolo e il Rinascimento nelle Marche, Perugia, 2015, pagg. 68 - 69.
  2. ^ Giampiero Donnini, Sui rapporti di Antonio da Fabriano e di Matteo da Gualdo con Gerolamo di Giovanni, sta in Antichità viva, anno XI, n. 1, Gennaio - Febbraio 1972, Editrice Edam Firenze
  • Federico Zeri, "Antonio da Fabriano", in Dizionario Biografico degli Italiani, Treccani, 1960.
  • Géza de Francovich, Enciclopedia Italiana, voce “Antonio da Fabriano”, Treccani, 1929.
  • Web Gallery of Art – Biography & Works.
  • Walters Art Museum, scheda opera San Girolamo nello studio.
  • V. Garibaldi, “Antonio da Fabriano e la pittura a Fabriano nel Quattrocento”, Studi e memorie per la storia dell’arte marchigiana, 1987.
  • Università Cattolica di Milano, mostra “La Madonna della Misericordia di Antonio da Fabriano”, catalogo 2015.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Antonio da Fabriano, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autoritàVIAF (EN1013145857941623020368 · CERL cnp00423691 · Europeana agent/base/45248 · ULAN (EN500005586 · LCCN (ENnr99003335 · GND (DE120941724 · BNF (FRcb135282261 (data)