Antonio da Fabriano

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo vescovo vissuto nel 1400, vedi Antonio da Fabriano (vescovo).
Antonio da Fabriano, San Girolamo nel suo Studio (1451)

Antonio da Fabriano (Fabriano, XV secoloXV secolo) è stato un pittore italiano.

Fu sia pittore sia storico dell'arte, operante forse a Fabriano e a Sassoferrato.

Il suo stile comprendente elementi nordici, derivarono da un'educazione nei centri di cultura ispano-fiamminghi dell'Italia meridionale, come evidenziano le influenze di Tommaso de Vigilia.

Nel 1447 il pittore è in Liguria, dove ha occasione di vedere la pittura lucida di Donato de' Bardi e le opere di Giusto di Ravensburg che inclineranno il suo stile verso la sottigliezza ottica e luminosa e la minuzia dei dettagli.[1]

Nel prosieguo della sua carriera si avvicinò allo stile rinascimentale, ricevendo ispirazioni da Piero della Francesca, da Jacopo Bellini e dall'arte veneta.

Oltre a vari scritti di carattere storiografico lasciò un celebre San Girolamo nel suo Studio (1451) e un Crocifisso firmato e datato 1452, opera di elevata qualità per la resa mimetica di molti dettagli. Suo anche un trittico rappresentante San Clemente.

Il territorio marchigiano

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Antonio da Fabriano è uno dei protagonisti dell'importante fioritura artistica che si sviluppa nelle Marche tra il 1420 e il 1430, tra i quali si ricordano il camerte Gerolamo di Giovanni, Giovanni Boccati e Bartolomeo di Giovanni Corradini. Lo spazio di questa ribalta artistica è quella del «triangolo geografico compreso tra i vertici di Fabriano, Camerino e San Severino».[2]

  1. ^ Alessandro Delpriori, Antonio di Agostino da Fabriano, Crocifisso, in Alessandro Del Priori (a cura di), Luca di Paolo e il Rinascimento nelle Marche, Perugia, 2015, pagg. 68 - 69.
  2. ^ Giampiero Donnini, Sui rapporti di Antonio da Fabriano e di Matteo da Gualdo con Gerolamo di Giovanni, sta in Antichità viva, anno XI, n. 1, Gennaio - Febbraio 1972, Editrice Edam Firenze

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Collegamenti esterni

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  • Antonio da Fabriano, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autoritàVIAF (EN1013145857941623020368 · CERL cnp00423691 · Europeana agent/base/45248 · ULAN (EN500005586 · LCCN (ENnr99003335 · GND (DE120941724 · BNF (FRcb135282261 (data)