Antoine de Loménie

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Antoine de Loménie

Segretario di stato per la marina
Durata mandato7 novembre 1613 –
10 agosto 1615
PredecessoreMartin Ruzé de Beaulieu
SuccessoreHenri-Auguste de Loménie

Segretario di stato della Maison du Roi
Durata mandato6 novembre 1613 –
17 gennaio 1638
PredecessoreMartin Ruzé de Beaulieu
SuccessoreHenri-Auguste de Loménie

Antoine de Loménie de La Ville-aux-Clercs (1560Parigi, 17 gennaio 1638) è stato un politico e diplomatico francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Antoine de Loménie era figlio di Martial de Loménie, signore di Versailles (†1572 nel massacro della notte di San Bartolomeo) e di sua moglie Jacqueline Pinault.

Nel 1595 divenne inviato straordinario presso la corte di Elisabetta I d'Inghilterra per ottenere un'alleanza franco-inglese in funzione anti-spagnola. La sua missione non ebbe esiti positivi, ma il suo impegno gli valse la nomina da Enrico IV a segretario di stato della Navarra nel 1598. Divenne quindi segretario del cabinet du roi e poi primo cancelliere di Martin Ruzé de Beaulieu, segretario di stato per la Maison du Roi. Nel 1606, ottenne l'autorizzazione del re a succedere a quest'ultimo, cosa che avvenne nel 1613.

Negli ultimi anni di vita fu affiancato dal maggiore dei suoi figli che poi a sua volta gli succedette nella carica alla maison du roi alla sua morte, avvenuta a Parigi nel 1638.[1].

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

Sposò il 1º ottobre 1593 la nobildonna Anne d'Aubourg, signora di Porcheux (†1608). Da questa unione nacquero i seguenti figli:

Araldica[modifica | modifica wikitesto]

Stemma Descrizione Blasonatura
Antoine de Loménie
Signore di Versailles
Inquartato: al 1° e al 4° d'oro a due vacche di rosso; al 2° e al 3° d'argento, al leone rampante di rosso con coda biforcuta; su tutto, d'oro all'albero di verde posto su un tondo di nero; al capo d'azzurro, caricato di tre losanghe d'argento. Ornamenti esteriori da signore. Cavaliere dell'Ordine dello Spirito Santo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Marie-Catherine Vignal Souleyreau, Texte 528, année 1631 quantième indéterminé, su Correspondance de Richelieu. URL consultato l'8 dicembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gustave Dugat, Julien Havet, Octave Victor Houdas, Emmanuel Latouche, Edme Paul Marcellin Longueville e Antoine Isaac baron Silvestre de Sacy 1, Notices et Extraits des Manuscrits de la Bibliothèque du Roi, Lûs au Comité établi par Sa Majesté dans l’Académie royale des Inscriptions & Belles Lettres, vol. 2, Paris, l’Imprimerie Royale, 1789.
  • Jacques Delon, Mémoires de Brienne le Jeune [Henri Louis Auguste de Loménie, comte de Brienne], collana Bibliothèque des correspondance, Mémoires et journaux, vol. 1, Paris, éditions Honoré Champion, 2022, p. 21..
  • Cécile Figliuzzi, Antoine et Henri-Auguste de Loménie, secrétaires d’État de la Maison du roi sous Henri IV et Louis XIII, carrière sociale et ascension politique, in thèse de l’école des Chartes, 1992..

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Segretario di stato della Maison du Roi Successore
Martin Ruzé de Beaulieu 1613-1638 Henri-Auguste de Loménie
Predecessore Segretario di stato per la marina e le colonie Successore
Martin Ruzé de Beaulieu 1613-1615 Henri-Auguste de Loménie
Controllo di autoritàVIAF (EN89103743 · ISNI (EN0000 0000 6256 7214 · BAV 495/90698 · CERL cnp01938091 · GND (DE102135659X · WorldCat Identities (ENviaf-89103743
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