Anita Augspurg

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Anita Augspurg nel 1902

Anita Augspurg (Verden, 22 settembre 1857Zurigo, 20 dicembre 1943) fu una femminista tedesca.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Quinta figlia di un avvocato, studiò recitazione a Berlino e si esibì in diversi teatri della Germania, dei Paesi Bassi e della Lituania. La nonna materna, morendo nel 1887, le lasciò una cospicua eredità, che la rese economicamente indipendente.

Lida Gustava Heymann

Nel 1890 s'impegnò con il movimento femminista perché in Germania fosse riconosciuta anche alle donne la possibilità di frequentare l'Università, possibilità concessa a partire dal 1893, anno nel quale la Augspurg andò a studiare legge nell'Università di Zurigo, dove otterrà la laurea nel 1897: fu così la prima donna tedesca a essere laureata in legge, ma non poté tuttavia esercitare la professione di avvocato, allora non ancora permessa alle donne.

Nel 1895 aveva intanto cominciato a collaborare al «Die Frauenbewegung» (Il movimento delle donne) con articoli che denunciavano la discriminazione cui era soggetta la donna nella legislazione sociale, qualificando in particolare il matrimonio come forma di prostituzione legalizzata. Nel 1896 partecipò alla Conferenza Internazionale delle donne, tenuta a Berlino, dove conobbe la femminista radicale Lida Gustava Heymann che divenne la compagna della sua vita.

Contraria alla guerra, propose forme di boicottaggio attivo; durante la Repubblica di Weimar, esercitò la professione legale e, oltre a indicare come obiettivo politico di massima la fine del capitalismo e l'organizzazione matriarcale di una futura società, continuò a battersi contro tutte le forme di discriminazione di sesso e di nazionalità, per il disarmo generale e per l'indipendenza di tutte le nazioni oppresse dal colonialismo. Si oppose all'antisemitismo e al nascente nazismo: quando Hitler prese il potere, lei e la Heymann si trovavano in Sud America e tornarono in Europa per stabilirsi a Zurigo dove entrambe morirono nel 1943.

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

  • Lida Gustava Heymann, Anita Augspurg, Erlebtes, Erschautes. Deutsche Frauen kämpfen für Freiheit, Recht und Frieden, Hellmann, Frankfurt/M. 1992 ISBN 3-927164-43-7
  • Ueber die Entstehung und Praxis der Volksvertretung in England. Knorr & Hirth, München 1898, zugleich: Dissertation, Zürich 1898

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ute Gerhard, Anita Augspurg (1857-1943): Juristin, Feministin, Pazifistin, in «Streitbaren Juristen», a cura di Thomas Blancke, Baden Baden, Nomos Verlagsgeselschaft 1990
  • Christiane Berneike: Die Frauenfrage ist Rechtsfrage. Die Juristinnen der deutschen Frauenbewegung und das Bürgerliche Gesetzbuch, Nomos VG, Baden-Baden 1995, pp. 44–66 ISBN 3-7890-3808-3
  • Arne Duncker: Gleichheit und Ungleichheit in der Ehe. Persönliche Stellung von Frau und Mann im Recht der ehelichen Lebensgemeinschaft 1700-1914, Böhlau, Köln 2003 ISBN 3-412-17302-9
  • Christiane Henke: Anita Augspurg, Rowohlt, Reinbek 2000 ISBN 3-499-50423-5
  • Susanne Kinnebrock: Anita Augspurg (1857-1943). Feministin und Pazifistin zwischen Journalismus und Politik. Eine kommunikationshistorische Biographie, Centaurus, Herbolzheim 2005
  • Rezension zu obiger Dissertation: Neiseke, Eric: Über die 'Öffentlichkeitsarbeiterin' Anita Augspurg. In: Querelles-Net. Nummer 18 / März 2006 Archiviato il 12 febbraio 2008 in Internet Archive.
  • Sonja Mosick: Anita Augspurg - Idealistin oder Realistin? Eine Analyse ihrer publizistischen Tätigkeit unter besonderer Berücksichtigung ihrer Sicht auf die Frauenfrage Universität Diplomarbeit, Hildesheim 1999
  • Hiltrud Schroeder: Übermächtig war das Gefühl, daß wir vereint sein müssen“. Anita Ausgspurg (1857–1943) und Lida Gustava Heymann (1868–1943). In: Luise F. Pusch und Joey Horsley (a cura di): Berühmte Frauenpaare. Suhrkamp, Frankfurt/Main 2005, pp. 96–136.

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