Acido picolinico

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Acido picolinico
Nome IUPAC
acido piridin-2-carbossilico
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC6H5NO2
AspettoSolido cristallino da bianco a marroncino
Numero CAS98-98-6
Numero EINECS202-719-7
PubChem1018
SMILES
c1ccnc(c1)C(=O)O
Proprietà chimico-fisiche
Costante di dissociazione acida (pKa) a 298 K1,1; 5,3
Solubilità in acqua887 g/L[1]
Temperatura di fusione136-138 °C
Indicazioni di sicurezza

L'acido picolinico è un derivato piridinico con una catena carbossilica in posizione 2. È un isomero dell'acido nicotinico, e un catabolita dell'amminoacido triptofano.

Proprietà chelanti[modifica | modifica wikitesto]

L'acido picolinico agisce da agente chelante nel corpo umano per elementi come cromo, zinco, manganese, rame, ferro e molibdeno.

Si ritiene che formi un complesso con lo zinco che faciliti il passaggio di quest'ultimo attraverso le membrane biologiche consentendone il passaggio dal lume intestinale al torrente circolatorio. Uno studio sui ratti ha dimostrato che l'acido picolinico introdotto con la dieta incrementa il turnover e l'escrezione di zinco.[2] Altri risultati suggeriscono un'interazione anche con altri metalli.[3]


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ RS Grant, Coggan, SE; Smythe, GA, The physiological action of picolinic Acid in the human brain., in International journal of tryptophan research : IJTR, vol. 2, 2009, pp. 71–9, PMID 22084583.
  2. ^ Evans GW, Johnson EC, Effect of iron, vitamin B-6 and picolinic acid on zinc absorption in the rat, in J. Nutr., vol. 111, n. 1, gennaio 1981, pp. 68–75, PMID 7452375.
  3. ^ Aggett PJ, Fenwick PK, Kirk H, An in vitro study of the effect of picolinic acid on metal translocation across lipid bilayers, in J. Nutr., vol. 119, n. 10, ottobre 1989, pp. 1432–7, PMID 2585133.

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