Accademia delle scienze di Siena

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L'Accademia delle Scienze di Siena, detta anche Accademia dei Fisiocritici, fu fondata per nel XVII secolo con lo scopo di promuovere l'analisi del mondo fisico alla luce del metodo sperimentale. Tuttora svolge un'intensa attività di carattere scientifico, grazie a studiosi provenienti da ogni parte del mondo.

Storia

L'Accademia venne fondata nel 17 marzo 1691 per mano del docente di Medicina e Botanica Pirro Maria Gabrielli, dapprima col nome di Accademia Fisico-medica.[1] La sede originaria fu l'Ospedale Santa Maria della Scala. La denominazione di "Fisiocritici", insieme con lo stemma ed il motto dell'Accademia (Veris quod possit vincere falsa) fu assunta il 21 febbraio 1692.[2]

Nel 1694 l'istituzione fu spostata presso la Sapienza dove, alcuni decenni più tardi, Gabrielli realizzò il cosiddetto Eliometro fisiocritico (noto anche come meridiana senese). Siena poté così fregiarsi, quarta città in Europa dopo Roma, Parigi e Bologna, di uno strumento del genere. Dopo il terremoto del 1798 si rese necessaria per l'Accademia una nuova sede, che venne individuata definitivamente nel 1816 nel Convento di Santa Mustiola, sconsacrato nel 1810, in via Pier Andrea Mattioli. Oggi questi locali contengono preziosi reperti geologici, mineralogici, paleontologici e zoologici.

Tra i più importanti Accademici figurano Antonio Vallisneri, Giovanni Battista Morgagni, Lazzaro Spallanzani, Linneo, Alessandro Volta, Joseph-Louis Lagrange, Giovanni Targioni Tozzetti, Francesco Algarotti, Beccaria, Pietro Metastasio, Georges Cuvier, François Magendie, [3] Samuel Thomas von Sömmerring, Luciano Bonaparte e Nicola Demidoff.

Le due compagnie di volontari universitari senesi impegnate nella battaglia di Curtatone e Montanara furono guidate da Alessandro Corticelli, a quel tempo Presidente dell'Accademia, a dimostrazione che i Fisiocritici furono tra i primi a sostenere le idee di libertà e unità nazionale.

Note

  1. ^ Cfr. Marcello Marcucci, Accademia dei Fisiocritici, in Francesco Adorno (a c. di), Accademie e istituzioni culturali in Toscana, Firenze, Leo S. Olschki, 1988, p. 436.
  2. ^ Ibidem, p. 437.
  3. ^ Ibidem, pp. 439, 441.

Bibliografia

  • Raffaella Franci et al., Scritti inediti di Enrico Montucci, LLULL Boletin de la Sociedad Espanola de Historia de las Ciencias, 1981.
  • Marcello Marcucci, Accademia dei Fisiocritici, in
    • Francesco Adorno et al., Accademie e istituzioni culturali in Toscana, Firenze, Leo S. Olschki, 1988, pp. 436-446.

Collegamenti esterni