Ġnien is-Sultan

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Ġnien is-Sultan
Incisione del 1848 della Valletta Marina, con il giardino al posto della Batteria Lascaris
Ubicazione
StatoBandiera di Malta Malta
LocalitàLa Valletta
Caratteristiche
Tipogiardino
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 35°53′40.2″N 14°30′46.7″E / 35.8945°N 14.512972°E35.8945; 14.512972

Ġnien is-Sultan (in italiano Giardino del Re), noto anche come Giardino della Marina, Giardino del Gran Maestro[1] o Giardino Lascaris, era un giardino che si trovava a La Valletta sull'isola di Malta.

Realizzato nel XVII secolo da Giovanni Paolo Lascaris, il giardino comprendeva diversi elementi barocchi progettati da Francesco Buonamici e la residenza estiva del Gran maestro dellOrdine.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Quando Francesco Laparelli progettò nel 1566 le fortificazioni della Valletta, realizzò un semibastione a due livelli, noto come Bastione di San Pietro e San Paolo, all'estremità orientale del fronte terrestre della città e affacciato sul Porto Grande. Il semibastione era troppo alto per offrire una difesa adeguata così, all'inizio del XVII secolo, la costa rocciosa sottostante fu rimodellata in una falsabraga con un fossato scavato nella roccia che si estendeva dal bastione alla Porta Del Monte. Questo baluardo divenne noto come Bastione Lascaris, dal nome del Gran Maestro Giovanni Paolo Lascaris, che ne aveva commissionato la costruzione.

Subito dopo il completamento del bastione, il Gran Maestro Lascaris vi costruì una residenza estiva con un giardino con alberi da frutto sempreverdi, un belvedere e diverse fontane alimentate dall'acquedotto Wignacourt.[3][4][5] Il giardino divenne il punto focale della Valletta Marina e l'area divenne una delle parti più pittoresche di La Valletta, tanto che è stata raffigurata in diversi dipinti tra il XVII e il XIX secolo.[6]

Il giardino barocco, l'arco trionfale e due elaborate fontane barocche furono progettati dall'architetto Buonamici.[7]

La Batteria Lascaris, costruita sul sito del giardino

Nel 1839 la residenza estiva del Gran Maestro ospitava il sovrintendente del dipartimento di quarantena e del porto di La Valletta.[8]

La residenza estiva e parte del giardino furono distrutti dai militari britannici nel XIX secolo per far posto alla Batteria Lascaris, una batteria di artiglieria costruita dai militari britannici per difendere il Porto Grande.[6] La restante parte del giardino è stata distrutta nel XX secolo e utilizzato per la realizzazione di edifici di edilizia popolare.[4]

Del giardino originario sopravvivono ancora pochissimi resti, come la parte inferiore della scalinata che conduceva alla residenza estiva del Gran Maestro[9], il belvedere del giardino e una fontana, scoperta nel 1956 durante gli scavi tra le rovine .

Un'altra fontana si trova ancora sul posto[10] ed è stata restaurata nel 1987 e, secondo una targa apposta, nuovamente inaugurata dal Ministro Ugo Mifsud Bonnici.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Joseph Cassar Pullicino, The Order of St. John in Maltese folk-memory (PDF), in Scientia, vol. 15, n. 4, ottobre–dicembre 1949, p. 162 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2016).
  2. ^ Denis De Lucca, Baroque in Valletta up to the 17th century - Culture Malta, su old.culturemalta.org, 21 febbraio 2012. URL consultato il 6 giugno 2018.
  3. ^ The Water Supply of the Maltese Islands (PDF), in Archivum Melitense, VII, n. 1, Malta Historical and Scientific Society, 1922, p. 8 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ a b One World – Protecting the most significant buildings, monuments and features of Valletta (99), in Times of Malta, 19 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2016).
  5. ^ Themistocles Zammit, Ġnien is-Sultan (PDF), in Il-Malti, vol. 4, n. 3, 1928, pp. 71–73 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2016).
  6. ^ a b Stephen C. Spiteri, Gnien is-Sultan, su MilitaryArchitecture.com, 6 giugno 2016. URL consultato il 3 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2017).
  7. ^ Denis De Lucca, The city-fortress of Valletta in the Baroque age (PDF), in Baroque Routes, n. 9, dicembre 2013, pp. 8–17 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2020).
  8. ^ Thomas MacGill, A hand book, or guide, for strangers visiting Malta, Malta, Luigi Tonna, 1839, p. 68.
  9. ^ John Scerri, Set 8 pitturi / paintings – 1. Gnien is-Sultan – Grandmaster's Garden, su malta-canada.blogspot, 4 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2016).
  10. ^ FOUNTAIN ON SITE OF FORMER GNIEN IS-SULTAN: VALLETTA (Nov. 2016) VAL 349 (PDF), su buildingsofmalta.com. URL consultato il 14 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2016).

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