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==L'annuncio pubblico==
{{Nota|contenuto={{Interprogetto|s|s_oggetto=il testo integrale|s_preposizione=dell'|s_etichetta=annuncio della dichiarazione di guerra a Francia e Gran Bretagna}}}}
[[File:Dichiarazione di guerra a Piazza Venezia (10 giugno 1940).jpg|300px|miniatura|destra|Una "folla oceanica" assiste al discorso di Mussolini in piazza Venezia a Roma il 10 giugno 1940]]Mussolini pronunciò il discorso alle ore 18:00, indossando l'uniforme da primo caporale d'onore della [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|milizia fascista]], di fronte a una straripante folla entusiasta radunatasi in Piazza Venezia (al tempo retoricamente chiamata "folla oceanica"). Il discorso venne minuziosamente preparato, studiando le pause oltre che la postura e la mimica (viene riportato che Mussolini utilizzò uno specchio nelle prove del discorso).

Il discorso di Mussolini venne trasmesso dall'[[EIAR]] anche nelle principali città italiane, tra cui Bari, Bologna, Firenze, Forlì, Genova, Milano, Napoli, Torino, Trieste e Venezia<ref name=Fiori/>, tramite altoparlanti appositamente allestiti già nel pomeriggio<ref name=":1">{{cita web|autore=Luciano Di Pietrantonio|titolo=10 giugno 1940: l’Italia dichiara guerra a Francia e Gran Bretagna|sito=abitarearoma.net|data=9 giugno 2013|url=http://www.abitarearoma.net/10-giugno-1940-litalia-dichiara-guerra-a-francia-e-gran-bretagna/#.V856RTVffcs}}</ref>.

Di seguito si riportano l'incipit e la chiusura del discorso <ref>{{Cita web|url=https://it.wikisource.org/wiki/Italia_-_10_giugno_1940,_Annuncio_della_dichiarazione_di_guerra|titolo=Italia - 10 giugno 1940, Annuncio della dichiarazione di guerra - Wikisource|sito=it.wikisource.org|accesso=11 settembre 2016}}</ref>:
{{citazione|Combattenti di terra, di mare, dell'aria.

Camicie nere della rivoluzione e delle legioni.

Uomini e donne d'Italia, dell'Impero e del Regno d'Albania.

Ascoltate!

Un'ora, segnata dal destino, batte nel cielo della nostra patria.

L'ora delle decisioni irrevocabili.

La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia.

Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo italiano...


...L'Italia, proletaria e fascista, è per la terza volta in piedi, forte, fiera e compatta come non mai.

La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti.

Essa già trasvola ed accende i cuori dalle Alpi all'Oceano Indiano: vincere!

E vinceremo, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia, all'Europa, al mondo.

Popolo italiano!

Corri alle armi, e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!}}

Versione delle 17:15, 12 set 2016

L'annuncio pubblico

Una "folla oceanica" assiste al discorso di Mussolini in piazza Venezia a Roma il 10 giugno 1940

Mussolini pronunciò il discorso alle ore 18:00, indossando l'uniforme da primo caporale d'onore della milizia fascista, di fronte a una straripante folla entusiasta radunatasi in Piazza Venezia (al tempo retoricamente chiamata "folla oceanica"). Il discorso venne minuziosamente preparato, studiando le pause oltre che la postura e la mimica (viene riportato che Mussolini utilizzò uno specchio nelle prove del discorso).

Il discorso di Mussolini venne trasmesso dall'EIAR anche nelle principali città italiane, tra cui Bari, Bologna, Firenze, Forlì, Genova, Milano, Napoli, Torino, Trieste e Venezia[1], tramite altoparlanti appositamente allestiti già nel pomeriggio[2].

Di seguito si riportano l'incipit e la chiusura del discorso [3]:

«Combattenti di terra, di mare, dell'aria.

Camicie nere della rivoluzione e delle legioni.

Uomini e donne d'Italia, dell'Impero e del Regno d'Albania.

Ascoltate!

Un'ora, segnata dal destino, batte nel cielo della nostra patria.

L'ora delle decisioni irrevocabili.

La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia.

Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo italiano...


...L'Italia, proletaria e fascista, è per la terza volta in piedi, forte, fiera e compatta come non mai.

La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti.

Essa già trasvola ed accende i cuori dalle Alpi all'Oceano Indiano: vincere!

E vinceremo, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia, all'Europa, al mondo.

Popolo italiano!

Corri alle armi, e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!»

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Fiori
  2. ^ Luciano Di Pietrantonio, 10 giugno 1940: l’Italia dichiara guerra a Francia e Gran Bretagna, su abitarearoma.net, 9 giugno 2013.
  3. ^ Italia - 10 giugno 1940, Annuncio della dichiarazione di guerra - Wikisource, su it.wikisource.org. URL consultato l'11 settembre 2016.