Lemnisco: differenze tra le versioni
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'''Lemnisco''' è il [[Anatomia umana|termine anatomico]] utilizzato per indicare fasci di [[Fibra nervosa|fibre nervose]], facenti parte della [[sostanza bianca]], che veicolano le percezioni [[Sensibilità (medicina)|sensoriali]] dalla periferia ai centri cerebrali superiori<ref>[http://www.corriere.it/salute/dizionario/lemnisco/index.shtml Definizione]</ref>. |
'''Lemnisco''' è il [[Anatomia umana|termine anatomico]] utilizzato per indicare fasci di [[Fibra nervosa|fibre nervose]], facenti parte della [[sostanza bianca]], che veicolano le percezioni [[Sensibilità (medicina)|sensoriali]] dalla periferia ai centri cerebrali superiori<ref>[http://www.corriere.it/salute/dizionario/lemnisco/index.shtml Definizione]</ref>. Il termine deriva dal [[Greco antico|greco]] "''lemniskos''", che significa ''nastro'', ''fascetta''<ref>[http://www.etimo.it/?term=lemnisco Etimologia]</ref>. |
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==[[Lemnisco spinale]]== |
==[[Lemnisco spinale]]== |
Versione delle 11:58, 4 mar 2012
Lemnisco è il termine anatomico utilizzato per indicare fasci di fibre nervose, facenti parte della sostanza bianca, che veicolano le percezioni sensoriali dalla periferia ai centri cerebrali superiori[1]. Il termine deriva dal greco "lemniskos", che significa nastro, fascetta[2].
È composto da fascio spino-talamico posteriore, laterale e dal fascio spino-tettale e trasporta le informazioni circa la sensibilità tattile protopatica, termica e dolorifica al nucleo ventrale postero-laterale del talamo[3]. Le fibre nervose si incrociano a livello della commessura grigia anteriore del midollo spinale.
È anche definito fascio bulbo-talamico ed è composto da fascio cuneo-talamico e gracile-talamico. Origina da entrambi i nuclei del fascicolo gracile e del fascicolo cuneato a livello del ponte di Varolio e termina a livello del nucleo ventrale postero-laterale del talamo. Veicola verso la corteccia cerebrale la sensibilità tattile epicritica e i segnali propriocettivi[3].
È formato da fibre appartenenti ai nervi cranici faciale (VII), glossofaringeo (IX) e vago (X) e veicola la sensibilità gustativa al nucleo ventrale postero-laterale del talamo[3].
Veicola le informazioni relative alla sensibilità del volto al nucleo ventrale postero-laterale del talamo ed è formato da fibre del nervo trigemino (V)[4].
È costituito da fibre del nervo vestibolococleare (VI) e veicola la sensibilità acustica dal corpo trapezoide e dal nucleo cocleare anteriore al collicolo inferiore e al corpo genicolato mediale del talamo. Le fibre si incorciano a livello del rafe mediano[5].
Note
- ^ Definizione
- ^ Etimologia
- ^ a b c Luigi Bucciante, Anatomia Umana, Padova, Piccin, 1986.
- ^ Carlo Sacchetti, Metodologia diagnostica, Padova, Piccin, 1991.
- ^ S Standring, Anatomia del Gray, Elsevier, 2009.
Bibliografia
- Anastasi et al., Trattato di anatomia umana, Napoli, Edi. Ermes, 2006.