Bersagliere (cacciatorpediniere 1907): differenze tra le versioni

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Bersagliere
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Il Bersagliere è stato un cacciatorpediniere della Regia Marina.

Storia

Nell’estate 1907 la nave fu impegnata nell’addestramento dell’equipaggio[1].

Partecipò alle operazioni di soccorso dei terremotati di Messina, distrutta dal violento sisma del 1908[1].

L’apparato motore venne modificato in modo da essere alimentato a nafta (65 tonnellate) invece che a carbone (95 tonnellate)[2].

Con base a Taranto, la nave partecipò alla guerra italo-turca, dapprima nelle operazioni per gli sbarchi in Libia[1] e poi in Mar Rosso, dove fu inviato con altre navi a rafforzare la squadra italiana là dislocata.

Operò poi in Mar Egeo, in Mar Rosso e nel Dodecaneso[1].

All’inizio della prima guerra mondiale faceva parte della III Squadriglia Cacciatorpediniere, basata a Brindisi, che formava assieme ai gemelli Artigliere, Corazziere, Lanciere e Garibaldino[3]. Comandava la nave il capitano di fregata Lubelli[3].

Nel 1915-1916 l’unità, aggregata alla Divisione Cagni, fu impiegata nella difesa costiera dell’Adriatico e nelle scorte ai convogli per l’Albania[1].

Il 24 maggio 1915, insieme al gemello Corazziere, incrociò nelle acque di Grado a protezione dell’incursione compiuta dal cacciatorpediniere Zeffiro contro Porto Buso: compito di Bersagliere e Corazziere era attaccare eventuali navi nemiche e bombardare le posizioni austro-ungariche[3].

Il 29 maggio dello stesso anno bombardò, insieme ad Artigliere, Lanciere e Garibaldino, l’impianto chimico «Adria-Werke» di Monfalcone, produttore di gas asfissianti[3].

Il 7 giugno 1915 reiterò l’azione di bombardamento contro la fabbrica Adria-Werke[3].

Il 23 febbraio 1916, al comando del capitano di fregata Del Buono, scortò a Durazzo – insieme a Corazziere e Garibaldino –12 piroscafi e due rimorchiatori[3]. A partire dal giorno seguente l’unità, insieme ai cacciatorpediniere Ardito ed Irrequieto ed agli incrociatori ausiliari Città di Siracusa e Città di Catania, iniziò a bombardare le truppe austroungariche in avanzata, che stavano per occupare Durazzo[3].

Nel 1917 il Bersagliere operò in Mar Tirreno e nel 1918 nel Dodecaneso[1].

Nel primo dopoguerra fu usato per il pattugliamento e come nave scuola[1].

Declassato a torpediniera nel 1921, fu posto in riserva, radiato nel 1923[1][2] e demolito.

Note

  1. ^ a b c d e f g h http://digilander.libero.it/fiammecremisi/eramoderna/altri4.htm
  2. ^ a b http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/almanacco/Pagine/ABCD/bersagliere01.aspx
  3. ^ a b c d e f g Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra. Le operazioni navali, aeree, subacquee e terrestri in Adriatico, pp. 67-70-97-98-140-172
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