Velite (cacciatorpediniere): differenze tra le versioni

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[[Categoria:cacciatorpediniere della Regia Marina]]
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|radiata=24 luglio 1948
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* 2 lanciabombe di profondità
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Il '''Velite''' è stato un [[cacciatorpediniere]] della [[Regia Marina]].

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[[Categoria:Cacciatorpediniere della Regia Marina]]

Versione delle 17:20, 28 gen 2011

Velite
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Il Velite è stato un cacciatorpediniere della Regia Marina.

Storia

Una volta operativo il Velite fu destinato alle missioni di scorta sulle rotte della Libia e della Tunisia.

Il 4 novembre 1942 salpò da Napoli per scortare a Tripoli – insieme ai cacciatorpediniere Maestrale, Grecale, Oriani, Gioberti, ed alle torpediniere Clio ed Animoso – le motonavi Giulia e Chisone ed il piroscafo Veloce: nonostante i continui attacchi aerei, il convoglio fu uno degli ultimi a poter arrivare indenne in Libia[1].

Il 21 novembre scortò da Biserta a Napoli le grandi e moderne motonavi Monginevro e Sestriere insieme ai gemelli Legionario e Bombardiere, ma alle 15.04 del 21 novembre, circa 18 miglia a sudovest di Ischia, in posizione 40°30’ N e 13°33’ E, fu centrato ed immobilizzato da un siluro lanciato dal sommergibile HMS Splendid: con la poppa distrutta, il Velite fu rimorchiato a Napoli dal Bombardiere[2][3].

L’unità trascorse quindi alcuni mesi ai lavori, durante i quali la poppa fu rimpiazzata con quella del gemello Carrista, in costruzione[4]. Fu inoltre dotato di un radar Ec3/c Gufo[5].

Alla proclamazione dell’armistizio, la nave salpò da La Spezia con il resto della squadra navale (corazzate Italia, Vittorio Veneto e Roma, incrociatori leggeri Giuseppe Garibaldi, Attilio Regolo, Duca degli Abruzzi, Eugenio di Savoia, Duca d’Aosta, Montecuccoli, cacciatorpediniere Artigliere, Fuciliere, Mitragliere, Carabiniere, Legionario, Velite, Oriani) consegnandosi agli Alleati a Malta, dove giunse l’11 settembre, ormeggiandosi a Marsa Scirocco[6][7][4]. Il 12 settembre si rifornì di carburante alla Valletta ed il 14 settembre lasciò l’isola, insieme a parte della squadra (Italia, Vittorio Veneto, Eugenio di Savoia, Duca d’Aosta, Montecuccoli, Cadorna, Da Recco, Artigliere, Velite) e si trasferì ad Alessandria d'Egitto, ove giunse il 16[8][9].

Il 26 settembre 1943 salpò da Taranto insieme al gemello Artigliere e, dopo aver fatto tappa ad Alessandria d’Egitto, trasportò all’isola di Lero (sotto assedio tedesco) munizioni destinate alla guarnigione dell’isola[10].

Finita la guerra, il trattato di pace ne previde l’assegnazione alla Marina francese come riparazione dei danni di guerra[4]. Il 24 luglio 1947 il Velite fu ceduto alla Marine Nationale, ricevendo dapprima la temporanea denominazione di V 3 e poi il nome Duperre[4].

Radiato nel 1961[4], fu avviato alla demolizione.

Note

  1. ^ Giorgio Giorgerini, La guerra italiana sul mare. La marina tra vittoria e sconfitta 1940-1943, p. 532
  2. ^ Giorgio Giorgerini, La guerra italiana sul mare. La marina tra vittoria e sconfitta 1940-1943, p. 542
  3. ^ http://www.uboat.net/allies/warships/ship/3446.html
  4. ^ a b c d e http://www.trentoincina.it/dbunita2.php?short_name=Velite
  5. ^ http://www.regiamarinaitaliana.it/Ct%20classe%20Soldati.html
  6. ^ Enzo Biagi, La seconda guerra mondiale – parlano i protagonisti, fasc. 9 – L’Italia si arrende
  7. ^ J. Caruana su Storia Militare n. 204 – settembre 2010, pp. da 48 a 52
  8. ^ J. Caruana su Storia Militare n. 204 – settembre 2010, pp. 52-53
  9. ^ http://www.naval-history.net/xDKWD-Levant1943d.htm
  10. ^ http://www.naval-history.net/xDKWD-Levant1943d.htm


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