Velite (cacciatorpediniere): differenze tra le versioni
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{{Infobox nave |
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|nome=''Velite'' |
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|immagine=Velite cartolina.jpg |
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|dimensioni_immagine=300px |
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|didascalia= |
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|bandiera=Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg |
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|tipo=[[cacciatorpediniere]] |
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|numero_unità= |
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|costruttori= [[Odero-Terni-Orlando|OTO]], [[Livorno]] |
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|cantiere= |
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|matricola= |
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|ordinata= |
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|impostata=19 aprile 1941 |
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|varata=31 agosto 1941 |
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|completata= |
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|entrata_in_servizio=31 agosto 1943 |
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|proprietario={{Regia Marina}} |
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|radiata=24 luglio 1948 |
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|destino_finale=ceduto alla Francia nel 1948, demolito nel 1961 |
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|dislocamento=standard 1850 t<br/>in carico normale 2140<br/>pieno carico 2580 |
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|stazza_lorda= |
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|lunghezza=106,7 |
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|larghezza=10,2 |
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|altezza= |
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|pescaggio=4,35 |
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|profondità_operativa= |
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|ponte_di_volo= |
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|propulsione=3 caldaie<br />2 gruppi di turbine a vapore su 2 assi<br />[[Potenza (fisica)|potenza]] 44.000 [[HP (unità di misura)|HP]] |
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|velocità=37 |
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|autonomia= 2.200 [[miglio (unità di misura)|mn]] a 20 nodi |
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|capacità_di_carico= |
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|equipaggio=13 ufficiali, 202 tra sottufficiali e marinai |
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|passeggeri= |
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|sensori= |
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|sistemi_difensivi= |
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|armamento= |
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* 4 pezzi da 120/50 [[millimetro|mm]]<br /> |
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* 1 pezzo illuminante da 120/15 [[millimetro|mm]]<br /> |
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* 12 mitragliere da 20/65 [[millimetro|mm]]<br /> |
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* 6 tubi lanciasiluri da 533 [[millimetro|mm]] <br /> |
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* 2 lanciabombe di profondità |
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* 2 tramogge per bombe di profondità |
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|corazzatura= |
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|veicoli_aerei= |
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|motto= |
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|soprannome= |
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|note=dati presi da http://www.warshipsww2.eu/shipsplus.php?language=E&period=2&id=61110, http://www.trentoincina.it/dbunita2.php?short_name=Velite e http://www.regiamarinaitaliana.it/Ct%20classe%20Soldati.html |
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Il '''Velite''' è stato un [[cacciatorpediniere]] della [[Regia Marina]]. |
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== Storia == |
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Una volta operativo il ''Velite'' fu destinato alle missioni di scorta sulle [[rotta|rotte]] della [[Libia]] e della [[Tunisia]]. |
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Il 4 novembre 1942 salpò da Napoli per scortare a Tripoli – insieme ai cacciatorpediniere ''Maestrale'', ''Grecale'', ''Oriani'', ''Gioberti'', ed alle torpediniere [[Clio (torpediniera 1938)|''Clio'']] ed [[Animoso (torpediniera)|''Animoso'']] – le motonavi ''Giulia'' e ''Chisone'' ed il [[piroscafo]] ''Veloce'': nonostante i continui attacchi aerei, il convoglio fu uno degli ultimi a poter arrivare indenne in Libia<ref>Giorgio Giorgerini, ''La guerra italiana sul mare. La marina tra vittoria e sconfitta 1940-1943'', p. 532</ref>. |
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Il 21 novembre scortò da Biserta a [[Napoli]] le grandi e moderne [[motonave|motonavi]] ''Monginevro'' e ''Sestriere'' insieme ai gemelli ''Legionario'' e [[Bombardiere (cacciatorpediniere)|''Bombardiere'']], ma alle 15.04 del 21 novembre, circa 18 miglia a sudovest di [[Ischia]], in posizione 40°30’ N e 13°33’ E, fu centrato ed immobilizzato da un [[siluro]] lanciato dal sommergibile HMS Splendid: con la poppa distrutta, il ''Velite'' fu [[rimorchio|rimorchiato]] a Napoli dal ''Bombardiere''<ref>Giorgio Giorgerini, ''La guerra italiana sul mare. La marina tra vittoria e sconfitta 1940-1943'', p. 542</ref><ref>http://www.uboat.net/allies/warships/ship/3446.html</ref>. |
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L’unità trascorse quindi alcuni mesi ai lavori, durante i quali la poppa fu rimpiazzata con quella del gemello Carrista, in costruzione<ref name="trentoincina">http://www.trentoincina.it/dbunita2.php?short_name=Velite</ref>. Fu inoltre dotato di un radar Ec3/c Gufo<ref>http://www.regiamarinaitaliana.it/Ct%20classe%20Soldati.html</ref>. |
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Alla proclamazione dell’[[armistizio di Cassibile|armistizio]], la nave salpò da [[La Spezia]] con il resto della squadra navale (corazzate [[Littorio (nave da battaglia)|''Italia'']], [[Vittorio Veneto (nave da battaglia)|''Vittorio Veneto'']] e [[Roma (nave da battaglia)|''Roma'']], incrociatori leggeri [[Giuseppe Garibaldi (incrociatore)|''Giuseppe Garibaldi'']], [[Attilio Regolo (incrociatore)|''Attilio Regolo'']], [[Duca degli Abruzzi (incrociatore)|''Duca degli Abruzzi'']], [[Eugenio di Savoia (incrociatore)|''Eugenio di Savoia'']], [[Duca d'Aosta (incrociatore)|''Duca d’Aosta'']], [[Raimondo Montecuccoli (incrociatore)|''Montecuccoli'']], cacciatorpediniere [[Camicia Nera (cacciatorpediniere)|''Artigliere'']], ''Fuciliere'', [[Mitragliere (cacciatorpediniere)|''Mitragliere'']], ''Carabiniere'', ''Legionario'', ''Velite'', ''Oriani'') consegnandosi agli [[Alleati]] a [[Malta]], dove giunse l’11 settembre, ormeggiandosi a [[Marsa Scirocco]]<ref>Enzo Biagi, ''La seconda guerra mondiale – parlano i protagonisti'', fasc. 9 – ''L’Italia si arrende''</ref><ref>J. Caruana su ''Storia Militare'' n. 204 – settembre 2010, pp. da 48 a 52</ref><ref name="trentoincina"/>. Il 12 settembre si rifornì di carburante al[[la Valletta]] ed il 14 settembre lasciò l’[[isola]], insieme a parte della squadra (''Italia'', ''Vittorio Veneto'', ''Eugenio di Savoia'', ''Duca d’Aosta'', ''Montecuccoli'', ''Cadorna'', ''Da Recco'', ''Artigliere'', ''Velite'') e si trasferì ad [[Alessandria d'Egitto]], ove giunse il 16<ref>J. Caruana su Storia Militare n. 204 – settembre 2010, pp. 52-53</ref><ref>http://www.naval-history.net/xDKWD-Levant1943d.htm</ref>. |
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Il 26 settembre 1943 salpò da Taranto insieme al gemello Artigliere e, dopo aver fatto tappa ad Alessandria d’Egitto, trasportò all’isola di Lero (sotto assedio tedesco) munizioni destinate alla guarnigione dell’isola<ref>http://www.naval-history.net/xDKWD-Levant1943d.htm</ref>. |
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Finita la guerra, il trattato di pace ne previde l’assegnazione alla Marina francese come riparazione dei danni di guerra<ref name="trentoincina"/>. Il 24 luglio 1947 il Velite fu ceduto alla Marine Nationale, ricevendo dapprima la temporanea denominazione di V 3 e poi il nome Duperre<ref name="trentoincina"/>. |
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Radiato nel 1961<ref name="trentoincina"/>, fu avviato alla demolizione. |
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{{Classe Soldati (cacciatorpediniere)}} |
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{{Portale|Marina}} |
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Versione delle 17:20, 28 gen 2011
Velite | |
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voci di navi presenti su Wikipedia |
Il Velite è stato un cacciatorpediniere della Regia Marina.
Storia
Una volta operativo il Velite fu destinato alle missioni di scorta sulle rotte della Libia e della Tunisia.
Il 4 novembre 1942 salpò da Napoli per scortare a Tripoli – insieme ai cacciatorpediniere Maestrale, Grecale, Oriani, Gioberti, ed alle torpediniere Clio ed Animoso – le motonavi Giulia e Chisone ed il piroscafo Veloce: nonostante i continui attacchi aerei, il convoglio fu uno degli ultimi a poter arrivare indenne in Libia[1].
Il 21 novembre scortò da Biserta a Napoli le grandi e moderne motonavi Monginevro e Sestriere insieme ai gemelli Legionario e Bombardiere, ma alle 15.04 del 21 novembre, circa 18 miglia a sudovest di Ischia, in posizione 40°30’ N e 13°33’ E, fu centrato ed immobilizzato da un siluro lanciato dal sommergibile HMS Splendid: con la poppa distrutta, il Velite fu rimorchiato a Napoli dal Bombardiere[2][3].
L’unità trascorse quindi alcuni mesi ai lavori, durante i quali la poppa fu rimpiazzata con quella del gemello Carrista, in costruzione[4]. Fu inoltre dotato di un radar Ec3/c Gufo[5].
Alla proclamazione dell’armistizio, la nave salpò da La Spezia con il resto della squadra navale (corazzate Italia, Vittorio Veneto e Roma, incrociatori leggeri Giuseppe Garibaldi, Attilio Regolo, Duca degli Abruzzi, Eugenio di Savoia, Duca d’Aosta, Montecuccoli, cacciatorpediniere Artigliere, Fuciliere, Mitragliere, Carabiniere, Legionario, Velite, Oriani) consegnandosi agli Alleati a Malta, dove giunse l’11 settembre, ormeggiandosi a Marsa Scirocco[6][7][4]. Il 12 settembre si rifornì di carburante alla Valletta ed il 14 settembre lasciò l’isola, insieme a parte della squadra (Italia, Vittorio Veneto, Eugenio di Savoia, Duca d’Aosta, Montecuccoli, Cadorna, Da Recco, Artigliere, Velite) e si trasferì ad Alessandria d'Egitto, ove giunse il 16[8][9].
Il 26 settembre 1943 salpò da Taranto insieme al gemello Artigliere e, dopo aver fatto tappa ad Alessandria d’Egitto, trasportò all’isola di Lero (sotto assedio tedesco) munizioni destinate alla guarnigione dell’isola[10].
Finita la guerra, il trattato di pace ne previde l’assegnazione alla Marina francese come riparazione dei danni di guerra[4]. Il 24 luglio 1947 il Velite fu ceduto alla Marine Nationale, ricevendo dapprima la temporanea denominazione di V 3 e poi il nome Duperre[4].
Radiato nel 1961[4], fu avviato alla demolizione.
Note
- ^ Giorgio Giorgerini, La guerra italiana sul mare. La marina tra vittoria e sconfitta 1940-1943, p. 532
- ^ Giorgio Giorgerini, La guerra italiana sul mare. La marina tra vittoria e sconfitta 1940-1943, p. 542
- ^ http://www.uboat.net/allies/warships/ship/3446.html
- ^ a b c d e http://www.trentoincina.it/dbunita2.php?short_name=Velite
- ^ http://www.regiamarinaitaliana.it/Ct%20classe%20Soldati.html
- ^ Enzo Biagi, La seconda guerra mondiale – parlano i protagonisti, fasc. 9 – L’Italia si arrende
- ^ J. Caruana su Storia Militare n. 204 – settembre 2010, pp. da 48 a 52
- ^ J. Caruana su Storia Militare n. 204 – settembre 2010, pp. 52-53
- ^ http://www.naval-history.net/xDKWD-Levant1943d.htm
- ^ http://www.naval-history.net/xDKWD-Levant1943d.htm