Coordinate: 44°29′31.38″N 11°20′36.26″E

Biblioteca comunale dell'Archiginnasio: differenze tra le versioni

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==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
* [http://www.archiginnasio.it/ Sito ufficiale della Biblioteca]
* [http://www.archiginnasio.it/ Sito ufficiale della Biblioteca]
* [http://badigit.comune.bologna.it/index.asp Le raccolte digitali della Biblioteca dell'Archiginnasio]
* [http://badigit.comune.bologna.it/mostre/tesori_soffitta/8.htm Fondo Giovanni Boeris]
* [http://badigit.comune.bologna.it/mostre/tesori_soffitta/8.htm Fondo Giovanni Boeris]
* [http://badigit.comune.bologna.it/mostre/tesori_soffitta/2.htm Fondo Leone Bolaffio]
* [http://badigit.comune.bologna.it/mostre/tesori_soffitta/2.htm Fondo Leone Bolaffio]

Versione delle 11:41, 30 gen 2009

Biblioteca comunale dell'Archiginnasio
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPalazzo dell’Archiginnasio
IndirizzoPiazza Galvani 1, 40124 Bologna, Italia
Coordinate44°29′31.38″N 11°20′36.26″E
Caratteristiche
Istituzione1801
DirettoreAlessandra Curti
Visitatori42 125 (2022)
Sito web

La Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, è specializzata nel campo umanistico e nella storia della città di Bologna.

Storia

La biblioteca venne fondata nel 1801 presso il Convento di San Domenico per raccogliere il patrimonio librario degli ordini religiosi soppressi da Napoleone.[1]

Nel 1838 venne trasferita nell'attuale sede, nel prestigioso palazzo dell'Archiginnasio, dove fu organizzata da Luigi Frati, direttore dal 1858 al 1902.[1]

Un altro importante direttore dell'istituzione fu Albano Sorbelli, che la diresse dal 1904 al 1943.

L’incremento continuo e notevole delle raccolte fu dovuto non solo ad acquisti, ma anche a numerosissime donazioni da parte di illustri personalità e di studiosi bolognesi d’elezione, come il cardinal Giuseppe Mezzofanti, Matteo Venturoli, Antonio Muñoz, Giovanni Gozzadini, Marco Minghetti, Teodorico Landoni, Severino Ferrari, Giovanni Pascoli, Carlo Alberto Pizzardi, Alberto Dallolio, Pietro Giacomo Rusconi, Aldobrandino Malvezzi de’ Medici, Giovanni Venturini, Leone Bolaffio, Giovanni Boeris, Oreste Trebbi, il già ricordato Albano Sorbelli, Gaetano Bussolari.[2]

Tra gli ultimi rilevanti lasciti figura anche quello di Luciano Anceschi, giunto nel 1991, e costituito dai quasi 19.000 volumi della libreria personale del critico e docente, e da un ricchissimo epistolario di 17.668 lettere.[3]

La biblioteca produce "L'Archiginnasio - Bollettino della Biblioteca comunale di Bologna", con indice cronologico e per autore dal 1967.[1]

Patrimonio

La Biblioteca dispone di circa 800.000 volumi ed opuscoli, circa 2.500 incunaboli, circa 15.000 cinquecentine, 7.500 testate di periodici, di cui 750 in corso.[4]

Tra gli incunaboli figurano alcuni esemplari unici, come la Mascalcia di Agostino Columbre (Napoli, F. Del Tuppo, 1490), le Favole d’Esopo (Bologna, Ercole Nani, 1494), l’Infancia del Salvador di Bernardo de Caravaca (s.l., ma Burgos, Giovanni da Burgos, c. 1495).[2]

In questo patrimonio rientrano anche i manoscritti (…), divisi in quattro fondi:

  • Manoscritti A (3.000 unità di vario genere non riguardanti Bologna);
  • Manoscritti B (5.000 unità riguardanti specificamente la storia, la cultura e la vita bolognese);
  • Manoscritti Gozzadini (445 unità facenti parte del lascito del già citato conte e senatore Giovanni Gozzadini);
  • Fondi speciali (circa 5.500 unità archivistiche tra documenti, carteggi e collezioni particolari sempre riguardanti la città). [1]

Note

  1. ^ a b c d Raffaella Tamiozzo, Biblioteca dell'Archiginnasio, "Biblioteche Oggi", Milano, Ed. Bibliografica, n. 4, 2003, p. 72-73.
  2. ^ a b Cfr. Ettore Apollonj – Marcello Maioli, Annuario delle biblioteche italiane, I vol., Roma, F.lli Palombi, 1969, p. 117.
  3. ^ Cfr. [m.o.], Anceschi dona l’epistolario, ne “La Stampa”, Torino, 9 novembre 1991.
  4. ^ [1]

Bibliografia

  • Raffaella Tamiozzo, Biblioteca dell'Archiginnasio, "Biblioteche Oggi", Milano, Ed. Bibliografica, n. 4, 2003.

Collegamenti esterni

Voci correlate