Paolo Savi: differenze tra le versioni

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Da giovane Savi fu assistente di zoologia all'Università nel 1820, fu poi professore nella stessa materia del 1823.
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Dedicò grande attenzione al museo dell'università e curò una delle migliori esposizioni di storia naturale.
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Studiò la geologia dei [[Monti Pisani]] e delle [[Alpi Apuane]], spiegando l'origine geologica del marmo di Carrara.
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Si occupò inoltre di ornitologia: nel [[1827]] pubblicò ''Ornitologia Toscana'' e nel [[1873]] ''Ornitologia Italiana''.

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==Opere maggiori==
==Opere maggiori==

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File:Paolo Savi statue - Orto botanico, Pisa, Italy
Paolo Savi
(Orto botanico di Pisa).

Paolo Savi (Pisa, 11 giugno 1798Pisa, 5 aprile 1871) è stato un geologo e ornitologo italiano.

Naque a Pisa da Gaetano Savi, professore di botanica all'Università di Pisa.

Da giovane Savi fu assistente di zoologia all'Università nel 1820, fu poi professore nella stessa materia del 1823.

Dedicò grande attenzione al museo dell'università e curò una delle migliori esposizioni di storia naturale.

Studiò la geologia dei Monti Pisani e delle Alpi Apuane, spiegando l'origine geologica del marmo di Carrara.

Si occupò inoltre di ornitologia: nel 1827 pubblicò Ornitologia Toscana e nel 1873 Ornitologia Italiana.

Nel 1847 fu nominato socio dell'Accademia nazionale delle scienze.

Il 30 novembre 1862 fu nominato Senatore del Regno d'Italia.

Opere maggiori


  • Sul Mischio di Serravezza (Nuovo Giornale d. Lett., XX, Pisa 1830);
  • Catalogo ragionato di una collezione geognostica contenente le rocce più caratteristiche della formazione del Macigno della Toscana, quelle di trabocco, cioè Dolomitiche, Porfiriche e Granitiche le quali hanno disordinato le stratificazioni delle prime e quelle alterate dal contatto delle straboccate (ibid., 1830);
  • Carta geologica dei Monti Pisani levata dal vero (Pisa 1832);
  • Tagli geologici delle Alpi Apuane e del Monte pisano e cenno sull’isola d’Elba (Nuovo Giornale d. Lett., XXVI, 1833);
  • Sulla miniera di ferro dell’Isola d’Elba (ibid., XXXI, 1835);
  • Sui terreni stratificati dipendenti o annessi alle masse serpentinose della Toscana (ibid., XXXIV e XXXV, 1837);
  • Sui vari sollevamenti e abbassamenti che hanno dato alla Toscana l’attuale configurazione (ibid., XXXV, 1837);
  • Delle rocce ofiolitiche della Toscana e delle masse metalliche in esse contenute (ibid., 1839);
  • Sopra i carboni fossili dei terreni miocenici della Maremma Toscana (Pisa 1843);
  • Considerazioni geologiche sull’Appennino Pistoiese (Firenze 1845);
  • Sulla catena metallifera delle Alpi Apuane e sulla costituzione geologica dei Monti Pisani (Pisa 1846);
  • Considerazioni sulla geologia della Toscana, in collaborazione con G. Meneghini (Firenze 1851);
  • Saggio sulla costituzione geologica della Provincia di Pisa (Statist. della provincia di Pisa, Pisa 1863).