Castelli (famiglia): differenze tra le versioni

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La famiglia più importante a Terni, dopo il dominio romano dei nativi Taciti<ref>Famiglia che si estinse nel periodo delle invasioni barbariche.</ref>, dall'alto medioevo in poi fu quella dei Castelli, famiglia che vantava discendenza dagli antichi conti germanici di Terni. Con il passare dei secoli, questo nobile casato si moltiplicò dividendosi in diversi rami, cioè in Lombardia, a Genova, Treviso, Bologna, Roma, Modena, Reggio, Milano, Torino e Napoli. I discendenti furono numerosi, gli stessi signori [[Di Vico]] erano una delle loro numerose ramificazioni in giro per l’Italia e inoltre quest’ultimi si mantennero sempre vicini alla loro matrice parentale ternana che continuò nei secoli a proliferare numerosa e potente. Il capostipite della famiglia fu Remigio, principe di Terni, figlio di Etanno, ultimo duca di [[Franconia (regione)|Franconia]]. Egli ordinò che il suo palazzo fosse detto ''Castello'' (donde la denominazione del casato).
I '''Castelli''' erano una nobile famiglia di [[Terni]] che vantava una discendenza dagli antichi conti germanici della città umbra. Con il passare dei secoli, questo casato si moltiplicò dividendosi in diversi rami: Lombardia, Genova, Treviso, Bologna, Roma, Modena, Reggio, Milano, Torino e Napoli. I discendenti furono numerosi, gli stessi signori [[Di Vico]] erano una delle loro numerose ramificazioni in giro per l’Italia e inoltre quest’ultimi si mantennero sempre vicini alla loro matrice parentale ternana che continuò nei secoli a proliferare numerosa e potente. Il capostipite della famiglia fu Remigio, principe di Terni, figlio di Etanno, ultimo duca di [[Franconia (regione)|Franconia]]. Egli ordinò che il suo palazzo fosse detto ''Castello'' (da cui la denominazione del casato).<ref>{{Cita web|url=https://www.heraldrysinstitute.com/lang/it/cognomi/Castelli/italia/idc/874/|titolo=Castelli Stemma, Origine Cognome, Araldica, genealogia|sito=Heraldrys Institute of Rome|lingua=it|accesso=2018-10-21}}</ref>


I Castelli di Terni oltre la signoria della propria patria che tennero con titolo comitale, confermata loro dall'imperatore Carlo Magno, furono altresì conti di ''Melace'' e Signori di ''Rocca Accarina''; inoltre diedero, alla storia militare umbra e italiana, numerosi condottieri e alla Chiesa un Santo: Anastasio (copatrono della città di Terni insieme ai Santi Valetino e Procolo) e un Papa: [[Papa Celestino II|Celestino II]] (Guido Castelli)<ref>Giovan Battista di Crollalanza, ''Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane, estinte e fiorenti - volume secondo, e Francesco Zazzera, ''Della nobilta dell'Italia parte prima''.''</ref>.
I Castelli di Terni oltre alla signoria della propria patria, che tennero con titolo comitale, confermata loro dall'imperatore [[Carlo Magno]], furono inoltre conti di ''Melace'' e Signori di ''Rocca Accarina''. Tra i membri della famiglia si ricordano Sant'Anastasio (copatrono della città di Terni insieme ai Santi [[San Valentino|Valetino]] e [[Procolo di Terni|Procolo]]) e [[papa Celestino II]] (Guido Guelfuccio de Castello).<ref>Giovan Battista di Crollalanza, ''Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane, estinte e fiorenti - volume secondo, e Francesco Zazzera, ''Della nobilta dell'Italia parte prima''.''</ref>


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[[Categoria:Terni]]
[[Categoria:Famiglie umbre]]

Versione delle 18:21, 21 ott 2018

I Castelli erano una nobile famiglia di Terni che vantava una discendenza dagli antichi conti germanici della città umbra. Con il passare dei secoli, questo casato si moltiplicò dividendosi in diversi rami: Lombardia, Genova, Treviso, Bologna, Roma, Modena, Reggio, Milano, Torino e Napoli. I discendenti furono numerosi, gli stessi signori Di Vico erano una delle loro numerose ramificazioni in giro per l’Italia e inoltre quest’ultimi si mantennero sempre vicini alla loro matrice parentale ternana che continuò nei secoli a proliferare numerosa e potente. Il capostipite della famiglia fu Remigio, principe di Terni, figlio di Etanno, ultimo duca di Franconia. Egli ordinò che il suo palazzo fosse detto Castello (da cui la denominazione del casato).[1]

I Castelli di Terni oltre alla signoria della propria patria, che tennero con titolo comitale, confermata loro dall'imperatore Carlo Magno, furono inoltre conti di Melace e Signori di Rocca Accarina. Tra i membri della famiglia si ricordano Sant'Anastasio (copatrono della città di Terni insieme ai Santi Valetino e Procolo) e papa Celestino II (Guido Guelfuccio de Castello).[2]

Note

  1. ^ Castelli Stemma, Origine Cognome, Araldica, genealogia, su Heraldrys Institute of Rome. URL consultato il 21 ottobre 2018.
  2. ^ Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane, estinte e fiorenti - volume secondo, e Francesco Zazzera, Della nobilta dell'Italia parte prima.