Wikipedia:Vaglio/Polizeiregiment "Bozen"

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La voce è già a un livello abbastanza buono (ma alcune sezioni sono ancora incomplete), mi servirebbe un aiuto soprattutto nel reperire immagini da caricare. Comunque, in previsione di una segnalazione per un riconoscimento di qualità, ogni aiuto e ogni suggerimento sono graditi (anche per quanto riguarda le convenzioni di stile previste per le voci di storia militare).--Demiurgo (msg) 17:35, 28 apr 2014 (CEST)[rispondi]

Revisori[modifica wikitesto]

Suggerimenti[modifica wikitesto]

  • Nel paragrafo del I battaglione non riesco a capire perché chi era fuggito da Thörl-Maglern dovette ripresentarsi a Bolzano. Non se ne potevano stare sicuri a casa? O forse senza il foglio di congedo regolare non si poteva trovare lavoro o cose simili? Riguardo ai veicoli blindati poi, la fonte indicata non dice che il I btg. era l'unico ad averne, ma solamente che ne aveva in carico almeno una, senza parlare dell'AB41. Dovremmo correggere o aggiungere fonti. --Il Dorico 07:00, 19 giu 2014 (CEST)[rispondi]
    Non so di preciso cosa sarebbe potuto accadere a chi non si fosse presentato, ma certamente non si poteva scappare dai campi di prigionia alleati senza conseguenze. La fonte che dice che il I battaglione era l'unico dotato di mezzi blindati, una Lancia e un'AB41, è il libro di Baratter (nella prima delle due note sul punto), del quale tra l'altro abbiamo un estratto.--Demiurgo (msg) 14:30, 19 giu 2014 (CEST)[rispondi]
    Bene, allora basta specificare bene la fonte. --Il Dorico 14:40, 19 giu 2014 (CEST)[rispondi]
  • Non avendo libri con cui poter contribuire sto cercando qualcosa su internet. Qui c'è la rassegna dei fatti quotidiani di guerra di Bolzano presi dal Bozner Tagblatt. A quanto si legge nei giornali del 16 e 26 febbraio 1945 sono uscite le notizie di alcuni militari del reggimento decorati con qualche medaglia, di cui si dovrebbero avere anche i nomi. Ho continuato a cercare e ho trovato le copie digitalizzate dei giornali: 1 e 2. Magari qualcuno bravo col tedesco ([@ Ribbeck]) può darci una mano... --Il Dorico 14:40, 19 giu 2014 (CEST)[rispondi]
    Sono andato a vedere, ma si tratta solo di croci di ferro di seconda classe (conferite solo a ufficiali, a quanto vedo) e Kriegsverdienstkreuz sempre di seconda classe (conferite a ufficiali, sottufficiali e truppa). Ordinaria amministrazione insomma. --Ribbeck 10:32, 20 giu 2014 (CEST)[rispondi]
    Ho dato un'occhiata per vedere se tra i decorati ci fosse Dobbrick, ma non risulta (c'è invece il maggiore Schroder, comandante del II battaglione). Comunque due righe le aggiungerei, ma non i nomi visto che si tratta di decorazioni minori.--Demiurgo (msg) 12:32, 20 giu 2014 (CEST)[rispondi]
    Concordo --Il Dorico 12:45, 20 giu 2014 (CEST)[rispondi]
    La rassegna dei fatti quotidiani c'è anche per il 1943 e il 1944. Ci sono vari articoli che potrebbero esserci utili, come quelli sui vari bandi di arruolamento, il giuramento del Bozen, l'annuncio dell'attentato di via Rasella e altre decorazioni. Per quanto riguarda gli arruolamenti, è molto interessante (anche se non riguarda il Bozen, già formato da molti mesi) un articolo dell'8 luglio 1944 che annuncia la fucilazione di tre cittadini italiani renitenti alla leva (c'è anche l'immagine di un avviso).--Demiurgo (msg) 13:34, 23 giu 2014 (CEST)[rispondi]
    Gli articoli che possono servire:
    • 9 dicembre 1943: arruolamento senza distinzione di appartenenza etnica, si parla anche di una chiamata della MVSN "avvenuta erroneamente" (o ostacolata dai tedeschi?) [1]
    • 6 gennaio 1944: arruolamento di cittadini italiani nati dopo il 1925, con annuncio delle sanzioni per i renitenti [2]
    • 31 gennaio 1944: giuramento Bozen alla presenza di Wolff, con discorsi di Hofer e del comandante del reggimento [3]
    • 28 marzo 1944: annuncio di via Rasella, con partecipanti al funerale, forse informazioni sul cimitero militare tedesco di Roma dove sono avvenute le sepolture (che non sono riuscito a individuare), discorso di von Mackensen, necrologio di Hofer [4]
    • 8 luglio 1944: tre cittadini italiani renitenti alla leva condannati a morte [5]--Demiurgo (msg) 14:30, 24 giu 2014 (CEST)[rispondi]
    Il cimitero dove sono avvenute le sepolture è il Cimitero militare germanico di Pomezia. Segnalo [@ Ribbeck] che ho trovato una buona fonte in tedesco su via Rasella e le Fosse Ardeatine, con varie informazioni sul Bozen alle pp. 280-282. La citerei anche in riferimento alle informazioni che già abbiamo (come la spiegazione del perché fu rinominato "SS-Polizeiregiment" pur senza essere SS), aggiungendola alle altre fonti.--Demiurgo (msg) 16:11, 26 giu 2014 (CEST)[rispondi]
    • 9 dicembre 1943 c'è scritto che nella zona d'operazioni Alpenvorland sono autorizzati ad inviare cartoline di precetto, indipendentemente dalla cittadinanza, solo gli uffici di leva (tedeschi) di Bolzano, Trento e Belluno. Le chiamate alle armi effettuate dalla MVSN etc. sono avvenute per errore e quindi da considerarsi nulle. --Ribbeck 14:00, 25 giu 2014 (CEST)[rispondi]

Punto della situazione[modifica wikitesto]

Sì, secondo me decisamente. Ho letto la voce un mese fa e ho notato altre aggiunte anche corpose in questi ultimi 30 giorni. Apriamo la segnalazione.--Elechim (msg) 22:32, 31 ago 2014 (CEST)[rispondi]
Ci sarebbero da fare altre aggiunte e sistemazioni e io in questo periodo non ho tempo. Inoltre preferirei aspettare che [@ Ribbeck] torni operativo, perché bisognerebbe aggiungere le informazioni tratte dal Bozner Tagblatt e dal saggio linkato su (in particolare, credo di aver capito che nelle motivazioni di alcune decorazioni date ai superstiti di via Rasella si parla di una mitragliatrice, chiedo conferma). Il lavoro sarà completo sicuramente entro la fine di questo mese.--Demiurgo (msg) 11:47, 1 set 2014 (CEST)[rispondi]
A p. 13 del PDF c'è Maschinengewehr.--Demiurgo (msg) 21:45, 5 set 2014 (CEST)[rispondi]
(fc:) Da una lista di poliziotti proposti per il Kriesverdiestkreuz di seconda classe risulta che l'11a compagnia in via Rasella disponeva di almeno una mitragliatrice e che in quell'occasione fu usata. --Ribbeck 23:08, 1 ott 2014 (CEST)[rispondi]
Poco sopra c'è scritto che l'unità, come tutti i reggimenti di polizia sudtirolesi, aveva ricevuto addestramento e armamento prettamente da fanteria; gli uomini erano armati di fucile, alcuni portavano granate, l'unità non aveva in dotazione armi pesanti (affermazione che, aggiungo io, non è in contraddizione con la mitragliatrice, in quanto non tutte le mitragliatrici sono classificate come armi pesanti). --Ribbeck 23:14, 1 ott 2014 (CEST)[rispondi]
Servirebbe anche la traduzione precisa di questa frase tratta dalle memorie del generale Westphal: Daß deren Zahl auf 42 tote Polizeisoldaten und 8 Italiener anstieg, behielten wir für uns, um dem Zorn des Diktators keine weitere Nahrung zu geben. Bald danach sickerte durch, daß Kappler mehr Geiseln hatte erschießen lassen.--Demiurgo (msg) 11:09, 6 set 2014 (CEST)[rispondi]
"Che il loro numero era salito a 42 poliziotti e 8 italiani morti, ce lo tenemmo per noi, per non dare altro nutrimento all'ira del dittatore. Poco dopo si seppe che Kappler aveva fatto fucilare più ostaggi" --Ribbeck 23:03, 1 ott 2014 (CEST)[rispondi]
[@ Ribbeck] Grazie per le traduzioni. Le motivazioni delle decorazioni confermano che a via Rasella c'era almeno una mitragliatrice come affermò Bentivegna (ho una fonte che ne contesta la presenza sulla base di fotografie ma a quanto pare è in errore). Mi servirebbe un'altra traduzione: Der erste längere Aufenthalt war bis zum 22.7.1944 in Lecco. Dort soll Major Dobrick beim Versuch, sich in die Schweiz abzusetzen, von Partisanen erschossen worden sein.--Demiurgo (msg) 15:19, 11 ott 2014 (CEST)[rispondi]
(fc) La prima permanenza più lunga fu a Lecco fino al 22.7.1944. Là il maggiore D. sarebbe stato ucciso dai partigiani mentre tentava di recarsi in Svizzera.--Ribbeck 23:08, 12 ott 2014 (CEST)[rispondi]
Anche questo: Aus den 77 Personalkarten der Verlustliste läßt sich auf ein Durchschnittsalter von 35,5 Jahren schließen. Ca. 40 Prozent waren Familienväter (sempre p. 13 del pdf).--Demiurgo (msg) 16:03, 11 ott 2014 (CEST)[rispondi]
Dalle 77 schede personali della lista delle perdite si può calcolare un'età media di anni 35,5. Circa il 40 per cento erano padri di famiglia. --Ribbeck 23:08, 12 ott 2014 (CEST)[rispondi]
Il lavoro sulla voce è sostanzialmente finito. Se non ci sono altre osservazioni nei prossimi giorni si può chiudere il vaglio e aprire al segnalazione.--Demiurgo (msg) 14:40, 22 ott 2014 (CEST)[rispondi]

Voci ancillari[modifica wikitesto]

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