Utente:Tiziana Cadaldini/sandbox/pagina due

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Ernest Hemingway a Schio (...) è uno scrittore statunitense.

"Schio was one the the finest places on earth. It was a little town in the Trentino under the shoulder of the Alps, and it contained all the good cheer, amusement and relaxion

a man could desidere. When we used to be in billetts there, everyone was perfectly contented and we were always talking about what a wonderful place Schio would be to come an live

after the war. I particularly recall e first-class hotel called the Due Spadi, where the food was superb and we used to call the factory where we were the "Schio Country Club".[1]


"Era uno dei più bei posti della terra.. Aveva in sé tutta la vivacità, il divertimento e la distensione che si poteva desiderare.

Noi eravano accantonati là, eravamo perfettamente soddisfatti e parlavamo sempre di questo meraviglioso posto che sarebbe stato per venirci a vivere dopo la guerra".[2]

Durante la prima guerra mondiale Ernest Hemingway è giunto a Schio, il 9 giugno del 1918, restandovi fino al 25 successivo[3]: si era arruolato come autista di mezzi di soccorso, per la Croce Rossa Americana. A Schio, la sede deputata della "Sezione Quattro" delle autoambulanze della A.R.C. era presso il Lanificio Cazzola. Hemingway vi giunse dopo aver soggiornato qualche giorno all'Osteria Due Spade, in Via Carducci a Schio, fuori dalla quale oggi è posata una lapide a ricordo del suo passaggio. Frequentò questa e altri locali, come il Bar Stella d'Italia (ancora presente in Piazza Alessandro Rossi con altra denominazione), la birreria La Cantarana (in Via Baratto ora abbattutta per far posto a condomini), la birreria "Alla Fraschetta" (in Via Baccarini demolita negli anni '30)[3].

Non essendo impegnato al fronte, scriveva nel giornalino americano "Ciao", periodo della Sezione Quattro ARC di Schio[4].

Le notizie di guerra venivano ascoltate sicuramente anche presso una delle Case del Soldato di Don Minozzi[4], sostenute dall'arciprete Elia Dalla Costa.

Durante il breve soggiorno a Schio, Hemingway incontra un altro scrittore, destinato a diventare famoso, John Dos Passos[3]

Ad ottobre del 1918 Hemingway ritornerà a Schio per breve tempo, durante le fasi di smantellamento delle sezioni automobilistiche della Croce Rossa Americana.

Rivista Schio, il 13 giugno 1922[4] in occasione di un suo passaggio in Italia.


Bibliografia

Ernest Hemingway, "A veteran visit old front, Whishes he ha stayed away", in Toronto Daily Star/July 22, 1922

Ernest Hemingway, Dateline Toronto, The complete Toronto star, Dispatches 1920-1924, edit by William White, Charles Scribner's Sons, New York 1952;

Giovanni Cecchin, Invito alla lettura di Ernest Hemingway, Milano, Mursia, 1975

Giovanni Cecchin, Con Hemingway e Dos Passos sui campi di battaglia della Grande Guerra, Milano, Mursia,1980

A.E. Hotchner, Hemingway e il suo mondo, Milano, Idealibri, 1990

Giovanni Cecchin, Hemingway: americani e volontariato in Italia nella Grande Guerra, Bassano del Grappa : Collezione Princeton, 1999

Hemingway a Schio, a cura di A.S.G.eS, Schio, Menin, 2008

Il Veneto di Hemingway, a cura di Gianni Moriani, Crocetta del Montello (TV), Antiga, 2011

Hemingway e la Grande Guerra, a cura di Giandomenico Cortese, Giovanni Luigi Fontana, Paolo Pozzato, Bassano del Grappa, Museo Hemingway e della Grande Guerra, Fondazione Luca, 2015

Sulle tracce di Hemingway in Veneto, a cura di Giandomenico Cortese, Bassano del Grappa, Museo Hemingway e della grande guerra, Fondazione Luca, 2017



  1. ^ Ernest Hemingway, Dateline Toronto, The complete Toronto star, Dispatches 1920-1924, edit by William White, Charles Scribner's Sons, New York 1952;.
  2. ^ Giovanni Cecchin, Con Hemingway e Dos Passos sui campi di battaglia della Grande Guerra, Milano, Mursia,1980, pag. 233-236.
  3. ^ a b c Il veneto di Hemingway, a cura di Gianni Moriani, Crocetta del Montello (TV) : Antiga, 2011.
  4. ^ a b c Giovanni Cecchin, Hemingway Americani e Volontariato in Italia nella Grande Guerra, Collezione Princeton, Bassano del Grappa, st.1999,pag. 44-45.