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Evelina Rawicz (Leowen, 27 ottobre 1888Trieste, 5 giugno 1977) è stata una pediatra e psichiatra italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Evelina nasce nei sobborghi di Lwow-Leopoli nella Galizia polacca da genitori ebrei, figlia di Massimiliano Rawicz e di Teresa Feldstein. Nel 1890 giunge con la famiglia a Trieste e nel 1929 cambia il cognome da Rawicz in Ravis. Si specializza a Berlino ed ottenne la licenza per l'esercizio della professione medica nel 1914. Nel 1951 partecipa alla fondazione del Soroptimist International, Club di Trieste e ne è la prima presidente nel biennio 1951-1953. Si attiva anche con questa associazione per occuparsi delle condizioni dell'infanzia, che ancora risentiva dei disagi post bellici, e della condizione femminile, priva di tutele dopo la fine dell'attività lavorativa ed in assenza di assegni pensionistici.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Frequenta dapprima le scuole tedesche e poi il liceo femminile italiano. Nel 1907 si iscrive alla Facoltà di medicina dell'Università di Vienna, che aveva aperto alle donne appena nel 1904, e si laurea a pieni voti nel 1912.

Professione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1914 Venne assunta dall'Ospedale Psichiatrico di Trieste dove diviene primario nel 1928. Destinata al Reparto Donne, Padiglione Ralli, dove fonda l'Istituto Medico Pedagogico per la cura dei bambini problematici, attivo fino al 1972[1]. Si specializza in quest'ultima attività, che mantiene fino al pensionamento, nel 1958, dando impulso alla collaborazione con le istituzioni pubbliche interessate all'educazione e all'istruzione scolastica.

Dopo le leggi razziali continuò in qualche modo la sua attività, come testimoniano alcune lettere del Partito nazionale fascista al direttore dell'Ospedale in cui la si accusa di aver infranto il divieto all'esercizio della professione "somministrando la terapia insulinica a un ricoverato ariano"[2]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Osteodistrofia cistica isolata in un gemello monocorio, Minerva medica, A. 1934;
  • Emigigantismo in un lattante, in Atti del IV Congresso di Nipiologia, 1935;
  • P. Pincherle – E. Ravis, Due casi di anomalie del processo di ossificazione (osteopsativiosi e atireosi), Boll. Associaz. Medica, A. 1935;
  • D. Ferri – E. Ravis, L’insulinoshockterapia della schizofrenia, Atti del Convegno sulla terapia moderna della schizofrenia, Milano, 1937;
  • Esperienze sul trattamento della schizofrenia con lo shock insulinico all’Ospedale Psichiatrico di Trieste, Boll. Assoc. Medica Triestina, A. 1937;
  • F.M. Donini – M. Belsasso – E. Ravis, Risultati terapeutici ottenuti con il Serpasil in 158 ammalati mentali, Archivio di Psicologia, Neurologia e Psichiatria, vol. 1956.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Istituto medico-pedagogico Barone Paolo de Ralli, Trieste, 1928 - 1973, su SIUSA. URL consultato il 25 marzo 2022.
  2. ^ Raviz Evelina (PDF), su moked.it/. URL consultato il 25 marzo 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • ASTs. Fondo Ospedale Psichiatrico Provinciale
  • ASTs. Fondo Soroptimist Club di Trieste. Bollettino Soroptimist, 1953-1956.
  • D. Barbina, L'Istituto medico-pedagogico dell’Ospedale Psichiatrico Provinciale di Trieste (1928-1938). (1991). Studi di psicologia dell'educazione, XIII, n. 1-2-3, 1994, 16-43.)
  • Donne a Trieste 1951-2001. Trieste, Soroptimist Club, 2002. A cura di Edda Serra.

link utili da vedere[modifica | modifica wikitesto]