Utente:Manuelarosi/Sandbox2

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Ospedale San Matteo degli infermi[modifica | modifica wikitesto]

Ospedali della citta di Spoleto[modifica | modifica wikitesto]

a Spoleto le istituzioni che, dalla seconda metà del xx sec.,vennero affidate alla gestione della locale Congregazione di carità furono:

  • L'Ospedale dogli Infermi e dei Pellegrini di S. Matteo e S. Carlo che prese la denominazione di « Nosocomio sotto il titolo di S. Matteo ». Ad esso fu riconfermato il fine istituzionale e cioè quello di « accogliere, mantenere ed assistere fino alla recuperata salute le persone miserabili inferme di ambo i sessi tanto della Cità, quanto delle Ville annesse, non che i poveri viandant malati, cui si provvede eziandio il mezzo di trasporto per agevolare il loro ritorno al domicilio » (37).
  • L'ospedale dei Projetti di S. Carlo che prese il nome di « Brefotrafio S. Carlo ».
  • Il Conservatorio dello Spirito Santo. Era stato fondato durante la sede vescovile di mons. Lorenzo Castrucci (1617-1655) ed aveva come fine istituzionale l'educazione di « povere ed oneste fanciulle ». La direzione del Conservatorio, sin dalla fondazione, era stata affidata alle religiose oblate del Terz'Ordine di S. Francesco.pag 41
  • Il Conservatorio della Passione. Era stato promosso da Tecla Baldini, che ne fu anche priora, e aperto con decreto del vescovo Gaddi del 23 marzo 1700; aveva lo scopo di « accogliere donne del Distretto Comunale di Spoleto che abbandonando una vita licenziosa intendono menare giorni esemplari e di espiazione » (40).
  • L'Asilo delle Pericolate. Fondato nel 1857 per volontà testamentaria di Agata Mimi, vedova di Pasquale Moretti,
  • L'Orfanotrofio Moretti. Nel 1546 una suora Antea, spoletina, del Terz'Ordine dei Domenicani, aveva iniziata la fabbrica di un ricovero per fanciulle orfane, ove raccolse dieci orfane nobili ma poverissime. L'istituzione fu potenziata da Pacifico Venturini nel 1832.pag 42
  • Pio Istituto Nobili. Fondato nel 1866 per volontà testamentaria di Agostino Nobili, aveva lo scopo di « conferire un sussidio di lira una al giorno ai poveri operai inabili al lavoro » con l'intesa che detto diritto veniva riservato ai « poveri operai inabili al lavoro finché dura l'inabilità del lavoro, domiciliati almeno da dieci anni a Spoleto, che abbiano menata una vita laboriosa e goduto fama di persone oneste » (43).
  • Opera Pia Benedetti. Fondata nel 1852 aveva lo scopo di educare e mantenere, in proporzione delle rendite, in uno degli « Istituti della Città, ragazze spoletine o almeno diocesane, che debbono essere povere, e con privilegio fino alla terza generazione a partire dall'anno 1852 le discendenti delle famiglie di: SEGUE ELENCO
  • Il Monte di Pietà. Istituito nel 1469 su proposta di un frate minore, Fortunato da Perugia (15), al momento dell'aggregazione aveva come fine istituzionale « fare prestiti per un anno a tenue usura sopra pegni, ed a ricevere in deposito gratuitamente somme da privati » (10).
  • Il Dotalizio Capuzio. Nato dalla liberalità di Antonio Ciapuzio nel 1629, conferiva nel 1864 « cinque annui sussidi dotali di Lire centotrentatre ciascuno, a Giovani povere ed oneste nate in questa Città ed in mancanza di quelle a Giovani nate nel Territorio » (17).
  • II Convito del Bambin Gesù in Se Angelo- Sorto con l'obbligo di tenere pubbliche scuole, di educare, ed istruire gratuitamente, le Giovanette di qualsiasi condizione » (18).
  • La Massa Comune delle Doti. Vari lasciti al «Capitolo della Metropolitana di Spoleto» avevano formato un notevole pattimonio con le cui rendite si doveva sovvenire le « zitelle » della città. Di questa istituzione abbiamo trovato l'operosità sin dal XVI secolo (19). Al momento della concentrazione aveva come scopo quello di dare « sussidi dotali di Lire centouna e Centesimi otto ciascuno a povere ed oneste Zitelle della Città. Più una dote quinquennale di Lire duecentosessantasei da conferirsi ad una onesta Giovane, nata da onorati parenti della Città, avuto riguardo

alle Famiglie nobili o civili decadute » (50).

  • La Massa Dotalizia Mancinelli. Fondata dal canonico don Sforza Mancinelli con lo scopo di erogare doti a giovani povere, nel 1868 assegnava « sette doti annue di Lire centrotrentatre ciascuna a povere ed oneste Giovani della Città » (31).
  • Il Dotalizio Glandi. Sorto per volontà testamentaria, del 14 gennaio 1612, di Cesare Glandi (s2), al momento della concentrazione conferiva « una dote annua di Lire centocinquantanove e Centesimi sessanta ad una povera ed onesta

Giovane della Città » (38)

  • Il Dotalizio Campelli. Nato nel 1620 (54) per volontà di Giuseppe Agapito Campelli, nel 1868 erogava « due doti annue di
  • Il Dotalizio Bonavisa. Forse costituito dal vescovo spoletino Paolo Bonavisa, nel 1868 conferiva « due annue doti di Lire novantacinque e Centesimi sessantasei ciascuna a due Giovani povere ed oneste della Parrocchia Metropolitana di Spoleto » (50).
  • Il Dotalizio De Philippis. Fondato da Bernardino De Filippis o De Filippi nel 1627, al momento della concentrazione

nella Congregazione di Carità conferiva « due doti annue di lire centosei e Centesimi quaranta l'una a due povere ed oneste Zitelle della Città » (87).

  • Il Convitto Spada. Fondato nel 1834 da don Stefano Spada per « raccogliere quei Giovanetti poveri che delle rendite dello Istituto potranno essere mantenuti alle scuole, con provvederli di un decente vestito, vitto, abitazione, libri e tutt'altro necessario alla educazione ».