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L'equivalenza secondo Ernst-August Gutt[modifica | modifica wikitesto]

Il concetto di equivalenza espresso da Ernst-August Gutt parte dall’analisi delle teorie dell’equivalenza naturale, e si basa sulla concezione che possono essere stabiliti diversi tipi di equivalenza senza alcun tipo di limite[1]. Pertanto, secondo questa concezione, qualunque testo dovrebbe possedere una propria teoria dell’equivalenza.

Gutt, inoltre, descrive l’equivalenza direzionale come una sorta di similitudine interpretativa: per spiegare questo concetto, l’autore si basa sulle teorie formulate dal filosofo H. Paul Grice, il quale sostiene che la comunicazione avvenga mediante la relazione tra linguaggio e contesto[2].

Di seguito viene proposto un semplice esempio attraverso il quale Gutt esemplifica le proprie teorie; in particolare, vengono presi in considerazione tre elementi: il testo di partenza (a), il contesto di partenza (b) e l’implicazione intenzionale del testo (c). L'esempio è il seguente:

(a): Maria, la porta sul retro è aperta

(b): se la porta è aperta, i ladri possono entrare

(c): dovremmo chiudere la porta sul retro.

Nel caso proposto, il rapporto tra lingua e contesto ci permette di comprendere che il testo di partenza non costituisce una semplice osservazione a sè stante: essa infatti sottende un'implicazione, ovvero il suggerimento relativo all'atto di chiudere la porta sul retro. Tuttavia, è anche importante sottolineare il fatto che sia necessario che il ricevente sia a conoscenza del contesto relativo al messaggio comunicato.

Da questo si evince che la teoria di Gutt rifiuta il concetto di equivalenza dinamica utilizzata da Nida. Secondo il pensiero di quest'ultimo, infatti, è il contesto a possedere una valenza maggiore, che renderebbe invece superflua l’esplicitazione delle implicazioni[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Anthony Pym, Natural and Directional Equivalence in Theories of Translation, in Target. International Journal of Translation Studies, vol. 19, n. 2, John Benjamins, 1° gennaio 2007.
  2. ^ Herbert Paul Grice, Logic and Conversation, BRILL, 12 dicembre 1975, pp. 41–58. URL consultato il 10 gennaio 2023.
  3. ^ Eugene Albert Nida e Charles Russell Taber, The theory and practice of translation, E. J. Brill, 1969.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pym, A. Natural and Directional Equivalence in Theories of Translation, Terragona, Target. International Journal of Translation Studies, 2007.
  • Nida, E. Albert, Taber, C. Russell The theory and practice of translation, Leida, E. J. Brill, 1969.
  • Grice, H. Paul Logic and Conversation, New York, BRILL, 1975.