Utente:Afc0703/Sandbox/Fonetica inglese

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Fonetica tradizionale[modifica | modifica wikitesto]

Nella fonetica tradizionale dell'inglese, le vocali ā /eɪ/, ē /iː/, ī /aɪ/, ō /oʊ/, e ū /juː/ sono le equivalenti vocali "lunghe" delle vocali "corte": ă /æ/, ĕ /ɛ/, ĭ /ɪ/, ǒ /ɒ/, e ŭ /ʌ/. Queste categorie riflettono la pronuncia delle vocali prima del Grande spostamento vocalico anziché la loro pronuncia attuale. Nella fonetica moderna, si può dire che le vocali dette "lunghe" sono dittonghi in molti accenti, mentre quelle "corte" sono monottonghi.

L'insegnamento tradizionale della fonetica, per esempio alle elementari, usa spesso il termine "long vowel" (vocale lunga) per descrivere una pronuncia derivante dalla presenza di una "e" muta, spesso come la lettera finale della parola. L'assenza di questa "e muta" segnala, dunque, una "short vowel" (vocale corta). La tabella seguente mostra gli effetti della "e muta":

Lettera "Corta" Esempio "Lunga" Esempio
A a /æ/ mat /eɪ/ mate
E e /ɛ/ pet /iː/ Pete
I i /ɪ/ win /aɪ/ wine
O o /ɒ/ not /oʊ/ note
U u /ʌ/ cub /juː/ cube

Inoltre, anche la presenza di più di due consonanti dopo la vocale accentata può segnalare una vocale corta. Per esempio, nella parola "shopping", le due "p" indicano che la "o" è corta, quindi /ˈʃɒpɪŋ/ e non /ʃoʊpɪŋ/. D'altra parte, nella parola "shaping" la presenza di una sola "p" indica che la vocale "a" è lunga, quindi /ʃeɪpɪŋ/ e non /ʃæpɪŋ/.

Si nota che questo schema non rappresenta tutti i fonemi vocali dell'inglese. Per esempio, le vocali /ɑː/ (father), /ɔ/ (call), e /ʊ/ (good) non sono considerate né corte né lunghe. In più, ci sono molte parole comuni che non conformono a queste tendenze (per esempio, la parola "come" si pronuncia /kʌm/), perciò, non si può dire che questo schema sia una guida perfetta alla pronuncia.