Villa Mylius: differenze tra le versioni

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==Storia==
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Verso la metà del XVIII secolo la villa sorse su un vasto appezzamento agricolo nel centro dell'allora borgo di Sesto. Non si conosce il nome della famiglia che commissionò la costruzione della villa. All'inizio del XIX secolo, [[Enrico Mylius]] divenne il proprieterio della villa, dove decise di stabilirsi con la famiglia. Enrico Mylius era solito ricevere nella villa esponenti della cultura del periodo, la stessa attenzione filantropica caratterizzò anche la vita degli eredi di Mylius, in particolare della nuora Sophie che fece della villa il centro di veri e propri salotti intellettuali.
Verso la metà del XVIII secolo la villa sorse su un vasto appezzamento agricolo nel centro dell'allora borgo di Sesto. Non si conosce il nome della famiglia che commissionò la costruzione della villa. All'inizio del XIX secolo, [[Enrico Mylius]] divenne il proprietario della villa, dove decise di stabilirsi con la famiglia. Enrico Mylius era solito ricevere nella villa esponenti della cultura del periodo, la stessa attenzione filantropica caratterizzò anche la vita degli eredi di Mylius, in particolare della nuora Sophie che fece della villa il centro di veri e propri salotti intellettuali.


Nel [[1921]] la villa venne acquistata dal comune di Sesto San Giovanni e divenne la sede del municipio.
Nel [[1921]] la villa venne acquistata dal comune di Sesto San Giovanni e divenne la sede del municipio.
Negli anni del fascismo sulla balconata della villa venne installata una mitragliatrice: un cambiamento brutale, non solo per la società, ma per la villa stessa. In quegli anni infatti molti degli affreschi, delle decorazioni floreali, degli stucchi e dei rosoni dorati finirono sotto una strato di calce. Nel [[1954]] l'allora sindaco [[Abramo Oldrini]] lesse, dalla balconata della villa, il documento ufficiale che proclamava Sesto San Giovanni città.
Negli anni del fascismo sulla balconata della villa venne installata una mitragliatrice: un cambiamento brutale, non solo per la società, ma per la villa stessa. In quegli anni infatti molti degli affreschi, delle decorazioni floreali, degli stucchi e dei rosoni dorati finirono sotto una strato di calce. Nel [[1954]] l'allora sindaco [[Abramo Oldrini]] lesse, dalla balconata della villa, il documento ufficiale che proclamava Sesto San Giovanni città.
In seguito, villa Mylius divenne prima sede dei vigili urbani e poi sede dell'[[ISEC]]. Attualmente è in fase di restauro.
In seguito, villa Mylius divenne prima sede dei vigili urbani e poi sede dell'[[ISEC]]. {{Chiarire|Attualmente|quando?}} è in fase di restauro.


==Bibliografia==
==Bibliografia==

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Coordinate: 45°32′06.07″N 9°14′12.55″E / 45.53502°N 9.23682°E45.53502; 9.23682
Villa Mylius
La facciata sud
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSesto San Giovanni
Indirizzolargo Lamarmora, 17
Coordinate45°32′05.91″N 9°14′13.3″E / 45.534976°N 9.237027°E45.534976; 9.237027{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzionefine XVIII secolo
Usocivile, di rappresentanza
Realizzazione
ProprietarioComune di Sesto San Giovanni

Villa Mylius è una villa nobiliare del XVIII secolo presente a Sesto San Giovanni. Si tratta della tipica villa di delizia, nobile dimora suburbana per soggiorni e villeggiature. La costruzione è orientata verso canoni neoclassici ed è costituita da un lungo corpo rettangolare a due piani. Dell'originario schema tradizionale a "U" è rimasto il solo corpo centrale, mentre delle due ali non è rimasta alcuna traccia. Nel tempo, accanto al corpo centrale, sono stati costruiti due edifici laterali perfettamente inseriti nell'architettura generale. Su uno di questi edifici è costruita una piccola torre, utilizzata, nei suoi ultimi anni di vita, dall'astronomo Barnaba Oriani per i suoi studi[1]. Il complesso comprende anche un piccolo giardino botanico, il Giardino di Villa Mylius.

Storia

Verso la metà del XVIII secolo la villa sorse su un vasto appezzamento agricolo nel centro dell'allora borgo di Sesto. Non si conosce il nome della famiglia che commissionò la costruzione della villa. All'inizio del XIX secolo, Enrico Mylius divenne il proprietario della villa, dove decise di stabilirsi con la famiglia. Enrico Mylius era solito ricevere nella villa esponenti della cultura del periodo, la stessa attenzione filantropica caratterizzò anche la vita degli eredi di Mylius, in particolare della nuora Sophie che fece della villa il centro di veri e propri salotti intellettuali.

Nel 1921 la villa venne acquistata dal comune di Sesto San Giovanni e divenne la sede del municipio. Negli anni del fascismo sulla balconata della villa venne installata una mitragliatrice: un cambiamento brutale, non solo per la società, ma per la villa stessa. In quegli anni infatti molti degli affreschi, delle decorazioni floreali, degli stucchi e dei rosoni dorati finirono sotto una strato di calce. Nel 1954 l'allora sindaco Abramo Oldrini lesse, dalla balconata della villa, il documento ufficiale che proclamava Sesto San Giovanni città. In seguito, villa Mylius divenne prima sede dei vigili urbani e poi sede dell'ISEC. Attualmente[quando?] è in fase di restauro.

Bibliografia

  • Athos Geminiani, Toni Nicolini, Cultura e paesaggio a Sesto – Le Ville, Milano, Vangelista, 1984. ISBN non esistente
  • Ezio Parma (a cura di), Famiglie e dimore patrizie, Sesto San Giovanni, Ezio Parma Editore, 1995. ISBN non esistente
  • Pietro Lincoln Cadioli, Sesto San Giovanni dalle origini ad oggi, Sesto San Giovanni, Edizioni "Il cavallino d'oro" - Arti Grafiche G. Beveresco, 1976. ISBN non esistente

Note

  1. ^ Cadioli, p. 61

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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