Johann Ernst von Thun und Hohenstein: differenze tra le versioni
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Nominato vescovo di Seckau il [[29 dicembre]] [[1679]], alla morte del predecessore nel [[1687]] venne eletto arcivescovo di Salisburgo e fece il proprio ingresso ufficiale nell'arcidiocesi il [[30 giugno]] di quell'anno. |
Nominato vescovo di Seckau il [[29 dicembre]] [[1679]], alla morte del predecessore nel [[1687]] venne eletto arcivescovo di Salisburgo e fece il proprio ingresso ufficiale nell'arcidiocesi il [[30 giugno]] di quell'anno. Uno dei suoi primi provvedimenti, in controtendenza per il suo tempo, fu il rifiuto categorico di sovvenzionare gli architetti italiani che a quel tempo erano tanto ammirati ed emulati in [[Austria]]. Questa sua opposizione, tra l'altro, bloccò anche i lavori alla cattedrale cittadina che erano condotti perlopiù da architetti e manodopera italiani. |
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*Blunt, Anthony, editor: "Baroque and Rococo Architecture and Decoration.", Grafton Books, 1978 |
*Blunt, Anthony, editor: "Baroque and Rococo Architecture and Decoration.", Grafton Books, 1978 |
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Versione delle 15:45, 10 giu 2010
Template:Arcivescovo della Chiesa Cattolica Johann Ernst von Thun und Hohenstein (Graz, 3 luglio 1643 – Salisburgo, 20 aprile 1709) fu Vescovo di Seckau ed Arcivescovo di Salisburgo.
Biografia
Johann Ernst von Thund und Hohenstein nacque a Graz, in Austria, il 20 aprile 1709, da una nobile famiglia tirolese che aveva origini italiane. Venne destinato alla carriera ecclesiastica e ordinato sacerdote nel 1677 nella cattedrale di Salisburgo.
Nominato vescovo di Seckau il 29 dicembre 1679, alla morte del predecessore nel 1687 venne eletto arcivescovo di Salisburgo e fece il proprio ingresso ufficiale nell'arcidiocesi il 30 giugno di quell'anno. Uno dei suoi primi provvedimenti, in controtendenza per il suo tempo, fu il rifiuto categorico di sovvenzionare gli architetti italiani che a quel tempo erano tanto ammirati ed emulati in Austria. Questa sua opposizione, tra l'altro, bloccò anche i lavori alla cattedrale cittadina che erano condotti perlopiù da architetti e manodopera italiani.
Egli viene ricordato come il miglior patrono dell'architetto Johann Bernhard Fischer von Erlach, il maggiore rappresentante del barocco austriaco. Nel 1697 l'arcivescovo promosse grandemente anche lo sviluppo dell'Università di Salisburgo e fu per questo che alla sua morte, il suo cervello venne donato all'università e posto nella cappella dell'accademia e le sue interiora (simbolizzanti la compassione) vennero donate all'Ospedale cittadino, mentre il suo cuore venne donato alla sua chiesa favorita, quella della Trinità.[1]
Note
- ^ Blunt, Anthony, editor: "Baroque and Rococo Architecture and Decoration.", Grafton Books, 1978
Bibliografia
- Blunt, Anthony, editor: "Baroque and Rococo Architecture and Decoration.", Grafton Books, 1978