Disfunzione somatica

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Disfunzione somatica
Specialitàosteopatia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-10M99.0

In osteopatia[1][2] la disfunzione somatica è definita come espressione di una funzione compromessa o alterata di componenti correlate del sistema somatico (corpo): strutture scheletriche, artrodiali e miofasciali, e relativi elementi vascolari, linfatici e neurali [3][4][5].

Viene considerata come uno dei principali fattori, reversibili e funzionali [6] che influenzano l’economia del corpo e la radice di molti disturbi anche in aree remote da dove si trova la disfunzione, la cui normalizzazione è considerata fondamentale per ripristinare la normale mobilità e la funzione dell’intero sistema muscolo-scheletrico.

Diagnosi[modifica | modifica wikitesto]

La diagnosi di Disfunzione Somatica viene effettuata tramite palpazione percettiva [7][8][9] e test su movimento intersegmentale nell’identificazione dei parametri definiti sotto l’acronimo T.A.R.T. (o S.T.A.R.), che rappresentano: dolorabilità, asimmetria, range di mobilità, cambiamenti tissutali[10] . Di questi parametri, la dolorabilità è l’unico completamente soggettivo. I cambiamenti tissutali possono includere edema, fibrosi, atrofia, rigidità o aumento di tono della muscolatura.

Una Disfunzione Somatica può occorrere anche a carico di un organo o viscere. I punti riflessi di Chapman rappresentano uno dei metodi di riconoscimento delle disfunzioni viscero-somatiche e, attraverso il loro trattamento manipolativo, influenzano un effetto somato-viscerale ricondizionante [11]. I punti riflessi di Chapman tendono a manifestarsi come piccole masse nodulari (da 2 a 3 mm), palpabili nei tessuti molli, che mostrano alla palpazione una chiara dolorabilità, precisa e senza irradiazione. In quanto riflessi viscero-somatici, si trovano tipicamente in posizioni che sono segmentariamente legate all'innervazione viscerale e si propongono di essere la manifestazione della disfunzione del sistema nervoso simpatico su vascolarizzazione linfatica legata alla segmentazione [12][13]

Trattamento[modifica | modifica wikitesto]

La manipolazione è considerata il trattamento specifico ed efficace[14].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scope of Osteopathic Practice in Europe, SOPE, European Federation of Osteopaths (EFO), Brussels, June 2010
  2. ^ Osteopati. Ecco il primo “manifesto” con i principi base della professione su quotidianosanita.it
  3. ^ ECOP, AACOM. Glossary of Osteopathic Terminology, 2011, p. 53 (PDF), su avt-osteopathie.de. URL consultato il 17 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2017).
  4. ^ Ddl Lorenzin, l’Osteopatia diventa professione sanitaria: un identikit da riconoscere su sanita24.ilsole24ore.com
  5. ^ La disfunzione somatica (lesione osteopatica) su starbene.it
  6. ^ Patterson MM, Wurster RD. Somatic dysfunction, spinal facilitation, and viscerosomatic integration. In Chila AG, ed. Foundations of osteopathic medicine, 3rd ed., Philadelphia, PA: Lippincott William & Wilkins; 2011. P.118-33
  7. ^ Aubin A, Gagnon K, Morin C. The seven-step palpation method: A proposal to improve palpation skills, Int Jour Ost Med IJOM (2014), 17: 66-72
  8. ^ Ddl Lorenzin, l'Osteopatia diventa professione sanitaria: un identikit da riconoscere Archiviato il 17 gennaio 2018 in Internet Archive.
  9. ^ Osteopatia: cos’è, a cosa serve, come funziona su oksalute.it
  10. ^ ECOP, AACOM. Glossary of Osteopathic Terminology, 2011, p. 57 (PDF), su avt-osteopathie.de. URL consultato il 17 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2017).
  11. ^ Owens C. An Endocrine Interpretation of Chapman’s Reflexes. 2nd ed. 1937. Indianapolis, IN: reprinted by the Academy of Applied Osteopathy (American Academy of Osteopathy); 1963 (PDF), su jaoa.org. URL consultato il 17 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2018).
  12. ^ Patriquin DA. Chapman’s reflexes. In: Ward RC, exec, ed. Foundations for Osteopathic Medicine. 2nd ed. Philadelphia, PA: Lippincott Williams & Wilkins; 2003: 1051-1055
  13. ^ Fossum C, Kuchera ML, Devine WH, et al. Chapman’s approach. In: Chila AG, exec.ed. Foundations of Osteopathic Medicine. 3rd ed. Baltimore, MD: Lippincott Williams & Wilkins; 2011: chap 52G:853-865
  14. ^ Digiovanna EL, Schiowitz S, Dowling DJ. An osteopathic approach to diagnosis & treatment. 3rd ed. Philadelphia: Lippincott William & Wilkins; 2005, p.16

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]