Seienchin

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Seienchin è un kata di karate, maggiormente noto nello stile del Gōjū-ryū, del Ryūei-ryū, del Sankukai e del Shito-Ryu.

Caratteristiche nello stile Gōjū-ryū[modifica | modifica wikitesto]

Seienchin (oppure Seiyunchin ove conserva la scrittura cinese, o ancora Seiunchin, kanji: 制引戦; katakana: セイユンチン) è il dodicesimo kata di karate dello stile Gōjū-ryū ed il secondo dei kata superiori (Kaishuu kata)[1]. Significa "La quiete dentro la tempesta", invece secondo altri “seguire liberamente (il cambiamento della situazione di combattimento)”, o ancora "marciare lontano in silenzio", ma le traduzioni di questo antico kata cinese sono molteplici. Il suo nome cinese è Seiyunchin: yun designa il movimento e jing forza o energia(*queste traduzioni dal giapponese sono assolutamente inaccurate). Seienchin è quindi il kata attraverso il quale si impara e si acquisisce un'energia mobile che segue adeguatamente la situazione mutevole del combattimento. Di solito viene eseguito per la cintura nera 1° dan assieme al kata Tensho.

Tecniche del kata nello stile Gōjū-ryū[modifica | modifica wikitesto]

Nel kata vengono usate le gambe solo per lo spostamento, non per dare calci. La tecnica delle gambe, ovvero lo spostamento, permette di assicurare una migliore efficacia alle tecniche di mano.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Questo kata compare anche nel famoso film Karate Kid 3 - La sfida finale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Goju Kai Roma Home Page, su gojukairoma.it. URL consultato il 14 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2014).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]