Privilegio de Manifestación

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il Privilegio de Manifestación era un privilegio esercitato dal Justicia de Aragón che gli consentiva di intervenire su tribunali e funzionari reali. Il processo iniziava quando un imputato accusato riscontrava ingiustizia nelle accuse formulate da funzionari reali o si sentiva minacciato nella sua integrità fisica e quindi, poteva chiedere la protezione del Justicia de Aragón. Ciò portava alle indagini sul caso, da parte dei giudici competenti, e l'imputato veniva posto sotto la protezione del Justicia.

Questo privilegio consentiva all'imputato di ottenere l'immunità dal potere reale, almeno finché le sue richieste sono fossero state prese in esame.

Famoso fu il caso di Antonio Pérez, segretario di Stato di Filippo II, che chiese questa protezione del Justicia prima della decisione del re di sottoporlo al giudizio dell' Inquisizione (tribunale contro il quale il Justicia non aveva alcun potere) evento che portò alle Alteraciones de Aragón[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pidal, 1863, Tomo I, pp. 482-485

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pedro José Pidal, J. Martín Alegría, Juan Francisco Camacho, Fernando de Castro, Historia de las alteraciones de Aragón en el reinado de Felipe II, Imp. de J. Martín Alegría, 1863. (Tomo I, Tomo II, Tomo III)