Portale:Arte/Sapevi/Pittura romana di giardino

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La pittura di giardino fu uno dei temi più significativamente sviluppati dai romani nella decorazione parietale nell'Antica Roma. L'esempio più antico di tale tema, fiorito all'epoca del secondo stile dal I secolo a.C., si ha negli affreschi del ninfeo sotterraneo della villa di Livia, un ambiente sotterraneo forse usato per sfuggire alla calura estiva databile tra il 40 e il 20 a.C. In queste pitture, dal 1951 al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo, fu ricreato un giardino "concluso" ideale, costruito tramite sapienti architettazioni compositive e spaziali. Le piante (23 specie diverse) e gli uccelli (ben 69 varietà), sono dipinti con la massima attenzione al dettaglio, tanto che è possibile individuare ogni singola specie; via via che ci si allontana verso lo sfondo però la rappresentazione è più sfumata, in modo da suggerire una prospettiva aerea e una rarissima (la prima per quell'epoca) sensazione dell'atmosfera, evocata anche dalle cime mosse dal vento.

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