Pentapoli di Siracusa

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Con il termine pentapoli di Siracusa ci si riferisce all'antico assetto urbano della polis di Syrakousai, la quale con le sue cinque città-quartiere andava a formare una pentapolis (dal greco antico Πεντάπολις, Pentàpolis = 5 città).

Le cinque città all'interno delle sue mura erano: l'isola di Ortigia; l'Akradina; la Tiche; la Neapolis; l'Epipoli.

Di ciascuna di esse si ha un'accurata testimonianza grazie alle antiche fonti. In particolar modo Cicerone ne lasciò un minuzioso resoconto, eccetto che per l'Epipoli che egli, a differenza di Strabone,[1] nel I secolo a.C., non considerava parte dell'urbanistica interna di Siracusa.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Biagio Pace, Arte e civiltà della Sicilia antica: I fattori etnici e sociali, 1935, p. 305; 501.
  2. ^ La Sicilia dei due Dionisî: atti della Settimana di studio, Agrigento, 24-28 febbraio 1999 (a cura di Bonacasa, Braccesi, De Miro), 2002, p. 243.