Oscillum

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Oscillum d'epoca augustea, oggi al museo archeologico di Atene.

L'oscillum (diminutivo del termine latino osculum, a sua volta derivato da os, per «volto») era un tipo di piccola scultura, rappresentante una testa, che in epoca romana veniva appesa come dono votivo alle fronde degli alberi in occasione di alcune feste, come le sementivae feriae, o feste della semina, o nelle paganalia, feste dei pagi, o villaggi di campagna, in particolare in onore del dio Bacco[1].

Durante i Compitalia, feste in onore dei Lari, venivano appese figurine in legno che rappresentavano gli schiavi e i bambini della famiglia.

In seguito divennero decorazioni utilizzate negli interni delle case o nei giardini e si trovano anche in forma di piccoli dischi a rilievo, o anche di piccole placche rettangolari[2], scolpiti su entrambi i lati. Sono in genere in pietra o in terracotta, ma se ne conoscono anche in pasta vitrea.

Sono talvolta rappresentati, insieme ad altre sculture decorative, negli affreschi che raffigurano giardini. Vi venivano raffigurate scene o figure mitologiche o di genere. Poiché oscillavano al vento, dal nome dell'oggetto è derivato il verbo latino oscillare, dal quale deriva il corrispondente italiano.

Oscillum proveniente dalla villa di Tiberio a Sperlonga, raffigurante un satiro
Oscillum con capricorno e falce di luna (Museo archeologico nazionale delle Marche)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'usanza è ricordata nelle Georgiche di Virgilio (II,388-389): et te, Bacche, vocant per carmina laeta, tibique oscilla ex alta suspendunt mollia pinu (traduzione: «e te, Bacco, invocano con lieti carmi e in tuo onore appendono oscilla molli agli alti pini»).
  2. ^ Immagine di oscillum rettangolare da una villa romana presso Roma, sul sito del Ministero dei beni culturali italiano.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Eugene J. Dwyer, "Pompeian Oscilla Collections", in Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts, Römische Abteilung, 88, 1981, pp. 247-306.
  • Margherita Bedello Tata, Terrecotte votive. Catalogo del Museo provinciale campano. IV. Oscilla, thymiateria, arulae, L.S. Olschki, Firenze 1990 (ISBN 8822238265).
  • Margherita Bolla, Sculture del teatro romano di Verona: oscilla e fregio (Rassegna di studi del Civico museo archeologico e del Civico gabinetto numismatico di Milano 70), Milano 2002 (ISBN
  • Alberto Bacchetta, Oscilla: rilievi sospesi di età romana, LED Edizioni Universitarie, Milano 2006 (ISBN 8879163272).
  • Anna Carrella, Marmora Pompeiana. Gli arredi scultorei delle case pompeiane (Studi della Soprintendenza archeologica di Pompei, 26), L'Erma di Bretschneider, Roma 2008 (ISBN 978-88-8265-474-0): tra le sculture rinvenute nelle case di Pompei sono catalogati numerosi oscilla.

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