Novioregum

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Novioregum è una città gallo-romana appartenente alla civitas Santonum (Santoni).

È citata nell'Itinerario antonino a 15 miglia da Mediolanum Santonum (Saintes) e potrebbe essere identificata con il Portus Santonum citato dal geografo Claudio Tolomeo presso il promontorium Santonum. La città non è invece menzionata nella Tabula peutingeriana.

La città era stata identificata nel XVIII secolo con Royan[1] e agli inizi del XX secolo l'erudito locale Léon Massiou[2] la collocava in corrispondenza della località di Paterre (comune di Chaillevette), nella penisola d'Arvert, tra i terreni paludosi formati dal fiume Seudre e la Gironda e respingeva l'identificazione tra Novioregum e il Portus Santonum.

Nel 1844, l'abate Auguste Lacurie, segretario della "Société archéologique" di Saintes aveva ipotizzato l'identificazione di Novioregum con le rovine visibili presso il sito del Fâ, a Barzan[3]. Nel 1975 una prospezione aerea condotta da Jacques Dassié permise di riconoscere l'importanza del sito di Barzan e di identificare i resti con quelli di Novioregum[4]: secondo Dassié le miglia sono infatti indicate non sulla base del miglio romano, ma della grande lega gallica, pari a 2.450 m.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jean Baptiste Bourguignon d'Anville, Notice de l'ancienne Gaule tirée des monumens romains, Paris 1760 ,p.497 (brano on-line. Il nome di Royan si suppone derivato dal -regum della seconda parte del nome latino.
  2. ^ Léon Massiou, in Revue de Saintonge et d'Aunis, 33, 1912, pp.6-14; Léon Massiou, "Les villes disparues: Tamnum, Novioregum", in Revue de la Saintonge et de l'Aunis, 1924, p. 143 (testo on-line).
  3. ^ Auguste Lacurie, in Société archéologique de Saintes. Bulletin monumental, 10, 1844.
  4. ^ Jacques Dassié, La grande lieue gauloise : Identification de Tamnum, Novioregum et Lamnum, in Archeologia (Paris), 343, 1998, pp.40-43 (anche Jacques Dassié, La grande lieue gauloise. Approche méthodologique de la métrique des voies, p.14).

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