Minerali metamittici

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Tutti i minerali metamittici sono radioattivi e si pensa che la loro distruzione strutturale dipenda principalmente dal bombardamento di particelle α, emesse dagli elementi radioattivi uranio e torio contenuti in questi minerali. Il decadimento di un elemento radioattivo può determinare la distruzione completa della struttura circostante. Generalmente questo è causato da un elemento figlio di carica e dimensione differente rispetto all'elemento genitore.

Questo processo non è comunque completamente compreso poiché alcuni minerali che contengono meno dello 0,5% di questi elementi possono essere metamittici, mentre altri minerali che ne contengono percentuali molto maggiori possono mantenere le struttura cristallina.

Fasi metamittiche[modifica | modifica wikitesto]

I vari stadi della trasformazione metamittica (i vari gradi di distruzione della struttura cristallina originale) sono stati individuati combinando la diffrazione dei raggi X e la microscopia elettronica a trasmissione ad alta risoluzione (HRTEM). Una struttura ordinata produce diffrattogrammi ben definiti, mostra al microscopio ottico effetti di interferenza ed ha immagini di diffrazione elettronica ben definite. I differenti stadi di distruzione della struttura originale si riflettono nei cambiamenti nei diffrattogrammi e nelle figure di diffrazione elettronica. Prendiamo ad esempio uno zircone (ZrSiO4), con presenza nella composizione di tracce di uranio e torio. Il primo stadio di distruzione comporta un inizio di disfacimento della struttura cristallina e la comparsa di alcuni domini aperiodici o regioni amorfe. Nello stadio II si ha un grande incremento nel volume dei domini aperiodici e nello stadio III il minerale è diventato completamente amorfo perdendo ogni residuo della struttura cristallina originaria.

Conseguenze fisiche[modifica | modifica wikitesto]

I minerali in origine non metamittici potevano mostrare buone sfaldature, oltre ai diffrattogrammi e alle figure di diffrazione. I prodotti metamittici non avranno invece sfaldatura né frattura concoide. Molti minerali metamittici sono delimitati da facce cristalline e sono perciò pseudomorfosi amorfe di un minerale in precedenza cristallino. Infine quando un minerale metamittico viene riscaldato, la sua struttura cristallina può riformarsi e la sua densità cresce.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
  • Le rocce e i loro costituenti - Morbidelli - Ed. Bardi (2005)
  • Minerali e Rocce - De Agostini Novara (1962)
  • Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987)
  • Atlante delle rocce magmatiche e delle loro tessiture - Mackenzie, Donaldson e Guilford - Zanichelli (1990)
  • Atlante delle rocce sedimentarie al microscopio - Adams, Mackenzie e Guilford - Zanichelli (1988)
  • I minerali d'Italia - SAGDOS - 1978
  • Minerali e Rocce - Corsini e Turi - Enciclopedie Pratiche Sansoni (1965)
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