Lugalanda

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Lugalanda (anche Lugal-anda, da non confondersi con Lugalbanda) fu un re sumero, sovrano di Lagash durante il XXIV secolo a.C.

Lugalanda era figlio del grande sacerdote di Lagash, En-entarzi, che si era impadronito del trono di Lagash in circostanze oscure, interrompendo la dinastia precedente. Di questo sovrano restano solo tavolette che riportano dati economici e non informazioni politiche[1]. Comunque, dopo pochi anni di regno En-entarzi trasferì il potere al figlio Lugalanda. In questo periodo infatti i grandi sacerdoti di Lagash erano molto influenti, occupavano direttamente il trono o eleggevano direttamente il sovrano. I sacerdoti, specialmente i grandi sacerdoti, rimasero molto influenti per tutto il regno di Lugalanda.

Sigillo di argilla con rappresentazione di Lugalanda (a destra) e della sua regina Baranamtarra a destra ritrovata a Tell Girsu e conservate al museo del Louvre.

Lugalanda sposò Baranamtarra, la figlia di un grande proprietario terriero che aveva contatti commerciali con la regina di Adab. Lugalanda si impegnò in una riorganizzazione del potere templare che si può dedurre dalle informazioni economiche delle tavolette risalenti a quel periodo. Poco si conosce degli eventi politici del regno di Lugalanda ma i documenti indicano che la corte di Lagash ed in particolare la regina Baranamtarra manteneva rapporti pacifici con la corte della regina di Adab e con il regno di Dilmun (Bahrain)[2].

Tutti i documenti che parlano del regno di Lugalanda descrivono questo sovrano come ricco e corrotto. I testi raccontano di un periodo dove corruzione ed ingiustizia imperversarono contro i più deboli. Le iscrizioni confermano che il re confiscò circa 650 Morgen (oltre 650 ettari) di terreno.

Dopo nove anni di regno, Lugalanda fu detronizzato da Urukagina[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Frayne, 2008.
  2. ^ Frayne, 2008 ; (EN) G. Marchesi, « Goods from the Queen of Tilmun », dans G. Barjamovic, J. L. Dahl, U. S. Koch, W. Sommerfeld, et J. Goodnick Westenholz (dir.), Akkade is King: A collection of papers by friends and colleagues presented to Aage Westenholz on the occasion of his 70th birthday 15th of May 2009, Istanbul, 2011, p. 189-199.
  3. ^ (DE) Uhlig Helmut, Die Sumerer : e. Volk am Anfang d. Geschichte, 2ª ed., Lübbe, 1992, ISBN 3-404-64117-5.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Sand Elin, Woman ruler : woman rule, San Diego, iUniverse.com, 2001, ISBN 978-1-58348-394-7.
  • (EN) Frayne Douglas, The Royal inscriptions of Mesopotamia; Presargonic Period (2700–2350 BC), Toronto, University of Toronto Press, 2008, RIME.
  • Gadd, in Cambridge Ancient History I/2, S. 120.
  • J. R. Kupper / E. Sollberger, Inscriptions Royales Sumeriens et Akkadiens, Parigi, 1971, IC10d.
  • M. Lambert, Lex Dieux vivants à l'aube du temps historique, in Sumer V, S. 14 f.

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