Le vie del male

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Le vie del male
Paese di produzioneItalia
Anno1912
Dati tecnicib/n
film muto
Generesentimentale
RegiaAlfredo Robert
SceneggiaturaF. Loirux
Casa di produzioneRoma Film
Interpreti e personaggi

Le vie del male è un film del 1912 diretto dal regista Alfredo Robert.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Giorgio De Lancy conduce una vita tranquilla e morigerata fino al giorno in cui conosce Luciana, moglie del conte Alberto, e se ne innamora. Luciana è una donna che ama civettare coi suoi ammiratori, ma quando Giorgio si dichiara lei lo tratta con disprezzo. Profondamente umiliato giura a se stesso di dimenticarla e se ne torna al suo lavoro. Qualche tempo dopo, però, il conte Alberto perde una grossa somma di denaro in borsa. Luciana si rivolge dapprima al banchiere De Breveil, che acconsente a condizione che diventi sua. La donna rifiuta e si rivolge a Giorgio, che pur trattandola con estrema freddezza le concede il prestito. Il gesto dell'uomo opera un cambiamento, ora se ne sente attratta ma lui la rifiuta decisamente. Offesa, Luciana si vendica facendo arrivare al marito una lettera anonima in cui si afferma che lei e Giorgio sono amanti. Alberto sfida così il presunto amante a duello e vi rimane ferito. Luciana, temendo che resti anche ucciso, confessa la verità e chiede perdono, ma entrambi la scacciano per sempre e rimangono amici.

Elenco dei quadri[modifica | modifica wikitesto]

  1. In casa di Alberto
  2. Amore deriso
  3. Un crack in Banca
  4. Rovinato!
  5. Per salvare il marito
  6. Dal banchiere Breveil
  7. Da Giorgio De Lancy
  8. Dignitosa freddezza
  9. Salvo
  10. Un invito imbarazzante
  11. Maliarda seduttrice
  12. L'orgoglio dell'amore offeso
  13. Risoluto rifiuto
  14. Ai giardini pubblici
  15. Strana vendetta
  16. La lettera anonima
  17. Disonorato
  18. Di fronte al rivale!
  19. Riprendi il tuo denaro! Ora siamo pari...
  20. Una partita al bersaglio
  21. Il duello
  22. Tardo pentimento
  23. Scacciata

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«La tela non è nuova, nè originale. Poiché - si può dire è un avvenimento di tutti i giorni. Nè questo è un difetto: ma il difetto sta nel rappresentare l'azione in modo tale da farla sembrare inverosimile. ... Ma non vogliamo dire, con ciò, che in complesso fu un cattivo lavoro.»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bianco e Nero. Rivista del centro sperimentale di Cinematografia di Roma. Numero 3/4, 1994.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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