Italiano: L'epigrafe ricorda il nobile Giacomo Filippo Sacco, vissuto nel XVI secolo, che con testamento del 15 novembre 1549 lasciò una cospicua somma per l'edificazione e la dotazione della cappella dei Santi Giuseppe e Perpetuo nella antica cattedrale, demolita per decreto napoleonico del 1803. La lapide fu collocata sul muro di prospetto della cappella suddetta nel 1698 ed accompagnava il coevo busto in marmo del nobile Sacco, opera dello scultore Giacomo Filippo Parodi. La Visita Pastorale del vescovo M. Arboreo Gattinara (1730) e successivamente quella di monsignor G. T. De Rossi (1760) contengono notizia del busto e riportano per interno il testo dell'epigrafe.