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File:Globo di Matelica.jpg

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Globo_di_Matelica.jpg(450 × 449 pixel, dimensione del file: 87 KB, tipo MIME: image/jpeg)

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Descrizione
Italiano: Il Globo o Sfera di Matelica è uno straordinario reperto archeologico rinvenuto nel 1985 durante i lavori di consolidamento delle fondamenta del Palazzo del Governo, nel centro storico di Matelica (Macerata). Si tratta di una sfera di marmo greco bianco cristallino, proveniente forse dalla cava di Afrodisias (zona di Efeso), della circonferenza di 93 cm, molto vicina a quella di due "cubiti fileterei" (un cubito filetereo corrispondeva a 46,83 cm), da cui si ricava il diametro che è di 29,6 cm, che e che guarda caso, corrisponde esattamente a quella di un "piede attico". La sfera è divisa esattamente a metà da un'incisione, allo stesso modo di come l'equatore divide la Terra. L'emisfero superiore è a sua volta diviso a metà da un altro solco, che interseca un foro, situato approssimativamente sulla sommità del Globo, e il centro di tre cerchi concentrici (calotte sferiche) di vario diametro. Queste tre circonferenze sono a loro volta intersecate al proprio centro da un arco di cerchio avente il raggio di misura uguale a quello più grande. Attorno a queste circonferenze sono ancora visibili delle parole incise in antico alfabeto greco; sulla sommità dell'emisfero superiore sono presenti tredici fori, di cui tre, quello sommitale e i due posti lungo il solco che divide a metà il Globo, hanno un diametro superiore agli altri. Accanto a ogni foro sono state incise altrettante lettere dell'alfabeto greco antico. Infine, nella parte inferiore del Globo è stata scavata una depressione conica terminante in un grosso foro rettangolare, che serviva a fissare la sfera su una base. Dopo approfonditi studi, è stato dimostrato che il Globo di Matelica è un antichissimo “orologio solare”, ovvero un geniale strumento per osservazioni e calcoli astronomici, astrologici e cronologici.

Questo “computer di pietra” è in grado, infatti, di indicare, con buona precisione, le ore del giorno dal sorgere del Sole, il calendario, le date dei Solstizi e degli Equinozi, l’entrata del Sole nelle varie costellazioni dello Zodiaco, la durata del giorno e della notte nelle varie epoche dell’anno ecc… Appartenendo alla categoria di strumenti denominata “quadranti solari” o “meridiane”, il Globo, per poter "funzionare", deve essere esposto alla luce del Sole con le 3 circonferenze rivolte a nord, allineando il solco del "Meridiano", che divide l'emisfero superiore, secondo l'asse Nord-Sud. In questo modo la Sfera è per metà illuminata e per metà in ombra, ed il “confine” generato dalla parte illuminata e quella in ombra, quando esso interseca i cerchi e le linee incise sulla sua superficie, fornisce le indicazioni richieste. Ma la particolarità che contraddistingue questo oggetto dagli altri appartenenti alla categoria, è la sua forma sferico – convessa, che è rarissima. Infatti, si conosce solo un altro esemplare al mondo di orologio solare sferico, ed è il cosiddetto “Globo di Prosymna”, rinvenuto in Grecia nel 1939, nei pressi delle città di Argo e Micene. I due Globi, pur presentando delle evidentissime analogie, differiscono però sia per le dimensioni (quello greco è quasi il doppio di quello di Matelica), che per le configurazioni geometriche presenti sulle loro superfici; quindi si può tranquillamente affermare che il Globo di Matelica è un esemplare unico al mondo.

La sua forma sferica non è casuale, ma è stata volutamente ricercata per dare all’oggetto anche un preciso significato “simbolico” e “filosofico”, che andasse aldilà del semplice e pratico utilizzo dello strumento. Un altro aspetto enigmatico ed interessante è che le dimensioni del Globo di Matelica sembrano proporzionate, su scala ridotta, a quelle della Terra, come se i suoi ideatori avessero voluto costruire un “modellino” del nostro pianeta, che quindi già allora sapevano essere di forma sferica. Non si tratta, però, di un cimelio portato dalla Grecia in Italia come bottino di guerra, al tempo della occupazione romana, perché essendo un “orologio solare”, esso è stato concepito per poter funzionare solo ad una latitudine di 44°/45°, prossima a quella di Matelica (43°15’), ma molto distante da quella della Grecia. Dallo studio epigrafico delle lettere e parole incise sulla Sfera, è stato calcolato che il Globo dovrebbe avere un’età di circa 2000 anni e ciò gli conferisce un’importanza storica e scientifica di portata mondiale, in quanto è la prova tangibile del livello di conoscenze astronomiche, geometriche e matematiche raggiunto dagli uomini di duemila anni fa!
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Fonte Opera propria
Autore D.Baldini

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