Donna del gioco

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La Donna del gioco o Signora del gioco (Domina Ludi in latino, Dòna del zöc in dialetto camuno) è una figura mitica, citata spesso nei processi tenutisi nei casi di caccia alle streghe.

Ricollegata a culti di origine pagana, è stata affiancata alle figure di Diana, Erodiade, Berchta.

Poteva manifestarsi in varie forme, in genere come un fantasma o come una cacciatrice, mentre a volte appariva come una bellissima ragazza che viveva nel bosco, vestita dei soli capelli, con uno sguardo capace di ammaliare le persone.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Matizia Maroni Lumbroso, Viù... 'na òlta: folklore della Val Camonica, Roma, Fondazione Ernesta Besso, 1978, p. 180.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Apodittico, su apodittico.com (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2005).
  • Valle Brembana, su leggende.vallebrembana.org. URL consultato il 25 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2008).
  • Montagna.org. URL consultato il 25 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2007).