Discussioni utente:Esculapio/Sandbox/Phylloscopus trochiloides

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Disponibilità[modifica wikitesto]

Se serve posso tradurre, sarei falice di aiutare. se volete? -- nonISCRITTO MSG 19:44, 6 set 2010 (CEST)[rispondi]

Non vorrei limitarmi ad una traduzione letterale della versione inglese, quanto piuttosto ad una rielaborazione, attraverso la consultazione e la verifica delle fonti. Se vuoi collaborare sei il benvenuto! --ESCULAPIO @msg 20:09, 6 set 2010 (CEST)[rispondi]
Ho capito, domani od al max in settimana inserisco una "traduzione interpretativa" così la potete valutare. -- nonISCRITTO MSG 21:49, 6 set 2010 (CEST)[rispondi]

Interpretazione[modifica wikitesto]

Non è una traduzione è un'interpretazione:

Incipt

Il Luí verdastro (Phylloscopus trochiloides (Sundevall, 1837)) è un uccello passeriforme tradizionalmente associato al gruppo degli usignoli arborei, classificato come appartenete alla famiglia Phylloscopidae. Diffuso principalmente in Europa nordorientale ed in Asia continentale, si ritrova nei climi temperati e subtropicali; Questo usignolo è un migratore ed in inverno si trasferisce in India. Comunemente si ritrova come primo vagabondo in Europa Occidentale nella stagione primaverile e si può avvistare annualmente in Gran Bretagna. In Europa Centrale si possono osservare grandi stormi di uccelli migratori spostarsi annualmente; Le rotte di alcuni di questi stormi si possono incrociare o fondere, come è accaduto un paio di anni fa in Germania. [2]

Similarmente agli altri usignoli arborei, fu precedentemente inserito nella famiglia Sylviidae, ma ora è stato inserito nella nuova famiglia di usignli arborei denominata Phylloscopidae.

Descrizione

Phylloscopus trochiloides è caratterizzato da una livrea di colore grigio-verde sul dorso che sfuma nel bianco verso l'addome, la presenza di una singola striatura colorata sulle ali permette di distinguere questo volatile da specie simili, eccetto da: Arctic Warbler Phylloscopus borealis, che presenta la medesima striatura; Tuttavia Phylloscopus trochiloides è più piccolo e presenta un corpo più sottile rispetto alle specie simili, si può riconoscere anche dall'omogeneità del colore del becco, caratterizzato dall'assenza di estremità inscurite all'apice dello stesso. I Phylloscopus trochiloides sono di taglia inferiore rispetto agli uccelli che vivono a latitudini con clima maggiormente rigido.

Le note già ci sono basta usare quelle già presenti che sono più che sufficienti. -- nonISCRITTO MSG 16:06, 7 set 2010 (CEST)[rispondi]

OK, in linea di massima, per il paragrafo *Descrizione*: puoi apportare le modifiche direttamente nella voce originale, inserendo le opportune note.
Per quanto riguarda l'incipit ho qualche perplessità sul "gruppo degli usignoli arborei": il nome comune inglese Leaf-warblers identifica infatti il genere Phylloscopus, ma non mi pare che il corrispettivo "usignoli arborei", che non sono riuscito a trovare citato altrove, possa essere ritenuto valido. Anche il termine "vagabondo" per vagrant mi pare improprio. --ESCULAPIO @msg 18:04, 7 set 2010 (CEST)[rispondi]
Sulla correttezza del vagabondo sono abbastanza sicuro, ma si può tranquillamente sostituire con un termine più idoneo che identifichi le prime specie a migrare, anche un termine tecnico perchè no? mentre i Leaf-warblers sarebbero gli usignoli della foglia, nome attrobuitogli perchè si ritrovano principalmente fra i rami ed il colore ricorda gli alberi sui quali vivono, lo ho liberamente interpretato come uccelli arborei, i casi sono sempre due, o si sopprime o si cercano sinonimi più adeguati ;-) -- nonISCRITTO MSG 20:17, 7 set 2010 (CEST)[rispondi]
Non sempre (anzi quasi mai!) il nome comune italiano di un genere corrisponde alla traduzione, più o meno letterale, del corrispettivo nome comune inglese. Nel caso specifico ho notato che in italiano molte delle specie di Phylloscopus sono indicate con il nome comune Luì (Luì piccolo, Luì verdastro, Luì grosso etc.). Vorrei fare una ulteriore verifica per capire se effettivamente il discorso può effettivamente essere esteso a tutte le oltre 60 specie del raggruppamento, in caso contrario meglio utilizzare semplicemente il nome latino del genere. --ESCULAPIO @msg 10:42, 8 set 2010 (CEST)[rispondi]
Più che altro mi interessava capire la famiglia, ho dei dubbi su quello e quello che ho trovato io non mi chiarifica molto -- nonISCRITTO MSG 16:03, 8 set 2010 (CEST)[rispondi]
La classificazione tradizionale assegna il genere Phylloscopus alla famiglia Sylviidae, mentre secondo le più moderne evidenze filogenetiche andrebbe piazzato in una famiglia a sè stante (Phylloscopidae). La prassi del Progetto FdV in questi casi è di seguire la classificazione tradizionale per quanto riguarda il tassobox, ma di indicare chiaramente nel testo le novità tassonomiche derivanti dalle moderne acquisizioni filogenetiche. L'incipit attuale della voce soddisfa questi criteri. --ESCULAPIO @msg 19:02, 8 set 2010 (CEST)[rispondi]
rispetto a vagrant credo che il termine ornitologico italiano corretto sia "accidentale" (vedi questa checklist del Centro Italiano Studi Ornitologici) --ESCULAPIO @msg 19:16, 8 set 2010 (CEST)[rispondi]
Se c'è già una prassi consolidata va bene seguire quella. Per i termini "generici" come ho già detto per me è indifferente quindi concordo anticipatamente con qualsiasi termine ti sembri più opportuno. (vale anche per il futuro) -- nonISCRITTO MSG 20:27, 8 set 2010 (CEST)[rispondi]