Discussione:Tractatus logico-philosophicus

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Riguardo al paragrafo aggiunto dall'utente anonimo poco fa avrei qualche dubbio. Premetto che non sono assalutamente un esperto della materia, e che ho scritto la voce stando ben attento di riportare analisi autorevoli in modo completo e fedele.

Per quel che ho capito in parecchi punti il Tractatus è contraddittorio. Affermare che secondo wittgestain tutto il linguaggio naturale è in fondo "logico" non è forse una possibile lettura che però non tutti condividono? E' vero che dice che "tutte le proposizioni del nostro linguaggio comune sono, così come esse sono, in perfetto ordine logico" ma in altri punti afferma "no meaning to certain signs in his propositions".

Su wikipedia quando un'analisi nella comunità scientifica è controversa si cerca di rendere conto delle diverse posizioni. Non dovremmo forse proporre altre ipotesi rispetto a tale punto? --Beechs(dimmi) 18:57, 4 apr 2008 (CEST)[rispondi]

I) Rivedrei il paragrafo finale: <<fatti atomici>>, nella riga iniziale, non è corretto. Scriverei piuttosto <<"oggetti" atomici>>. "Oggetto" nel Wittgenstein del Tractatus è un termine tecnico - che andrebbe opportunamente spiegato. In generale l'ultimo paragrafo sul contenuto ontologico del Tractatus può essere migliorato, a mio avviso. La stessa titolazione <<contenuto ontologico>> non è, secondo me, al di sopra della discutibilità: un'altra opzione sarebbe <<contenuto metafisico>> o <<tesi metafisiche>> - ciò è coerente con le ultime proposizioni.
II) Il Tractatus non è contraddittorio. Esso semmai è - a detta dello stesso autore, <<privo di senso>> - proprio perchè tratta question metafisiche.
L'argomentazione che veicola <<è come una scala>> che consente di raggiungere la <<giusta visione del mondo>> ma che deve essere, <<per così dire gettata via>> una volta che ce se ne è serviti.
Se nessuno ha nulla da obbiettare potrei occuparmi io di revisionare il contenuto della voce. (studente laurea magistrale filosofia). EliaC--87.4.254.2 (msg) 18:48, 24 giu 2010 (CEST)[rispondi]
Ciao Elia, ho spostato il tuo messaggio sotto al precedente, la prassi è di procedere le discussioni dall'alto verso il basso, possibilmente con una corretta indentazione.
Riguardo al punto (I): come avevo scritto un paio di annetti fa qua sopra non sono un esperto, ma non mi pare che l'utilizzo della locuzione "fatti atomici" nella frase "Il mondo consiste in una totalità di fatti atomici interconnessi" (credo ti riferisci a quella) sia errata. Il testo dice del tractatus dice "Il mondo è la totalità dei fatti non delle cose.", e che "Ciò che accade, il fatto, è l'esistenza di fatti atomici". Anche dando un'occhiata ad un manuale (qui ad esempio) mi sembra che tale formulazione vada bene, e che non si possa sostituire con "oggetti atomici", dato che oggetto ha un altro significato.
Il paragrafo sul contenuto ontologico è solo un abbozzo, avevo intenzione di sviluppare le tematiche affrontate nelle varie sezioni ma mi sono poi reso conto di non avere la padronanza sufficiente dell'argomento per sintetizzare in modo soddisfacente la miriade di diverse intepretazioni del testo che ho letto. Se vuoi cimentarti sei il benvenuto. :-) Per quanto riguarda la titolazione <<contenuto ontologico>> non ho capito a che ti riferisci.
Riguardo al punto (II): quello che avevo scritto sopra, il 4 aprile 2008, e a cui presumo rispondi dicendo che il tractatus non è contradditorio, era riferito a questo inserimento (la parte in verdino sulla destra). Quello che mi interessava capire era se questo spezzone di testo, inserito in un secondo tempo, può essere considerato espressione di un punto di vista particolare nell'intepretazione del tractatus o se è invece sono considerazioni che potrebbero essere condivise dai principali filoni interpretativi. Nel caso in cui sia solo una delle possibili interpretazioni, eventualmente anche fosse la più gettonata, sarebbe opportuno indicare ciò nella voce.
Per quanto riguarda il revisionare la voce, wikipedia è fatta per essere migliorata oltre che per essere consultata, quindi buon lavoro. :-)--Beechs(dimmi) 04:01, 27 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Opere pubblicate da Wittgenstein[modifica wikitesto]

In testa alla voce sta scritto che il Tractatus è "l'unica opera" pubblicata da Wittgenstein in vita. Non è esatto. Amedeo G. Conte (Forme di Wittgenstein in Ludwig Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus e Quaderni 1914-1916, Einaudi, 2009) ne riporta in bibliografia altre 4 tra il 1913 ed il 1933. Mentre si potrebbe discutere sull'opportunità di definire "opera" gli interventi su riviste (3), che però sono di carattere filosofico, rimane comunque il Worterbuch fur Volksschulen (Dizionario per le scuole elementari) pubblicato a Vienna nel 1926, che tuttavia filosofico non è. Perciò proporrei di correggere l'errore.

M.

Tentativo di revisione[modifica wikitesto]

Ciao a tutti, segnalo che in Utente:MLWatts/Sandbox9 sto tentando di preparare una revisione globale di questa voce voce con ampliamento, aggiornamento, riorganizzazione e integrazione delle fonti e delle immagini. Insomma un riscrittura abbastanza radicale. Nel caso qualcuno sia interessato a collaborare o abbia osservazioni o obiezioni, sono a disposizione! Cordialmente, --M.L.WattsQuaerens intellectum 15:39, 27 ott 2015 (CET)[rispondi]

campo di una proposizione probabilità condizionata bayesiana[modifica wikitesto]

questo link [1] può essere utile da integrare nella voce per la trattazione di tautologia e contraddizione: esistono proposizioni sempre vere o sempre false a priori, ma non esiste conoscenza priori in quanto contraddizioni e tautologie non dicono qualcosa di vero per tutte le cose, ma non dicono nulla in genere.<br/< in secondo luogo, per la definizione di campo di una proposizione come l’insieme delle proposizioni compatibili con essa, quindi l’insieme dei fatti possibili se è posto un certo fatto. Il campo di una proposizione non è altro che lo spazio logico di quella proposizione. e la relazione fra quadrato logico delle opposizioni e probabilità bayesiana, laddove due proposizioni si dicono compatibili tra loro se la verità dell'una non esclude la verità dell'altro, e vale che:

  • almeno una possibilità di verità delle proposizioni elementari è una condizione di verità per entrambe, cioè quando esse hanno un fondamento di verità in comune.
  • I campi di proposizioni compatibili hanno almeno una parte in comune (cioè una intersezione diversa da insieme vuoto). In particolare, tanto maggiore è il numero dei fondamenti di verità della proposizione, tanto più «ampio» sarà il suo campo.

Da qui La formula di Wittgenstein: Vrs/Vr(in cui Vrs rappresenta il numero di fondamenti di verità comuni a r e ad s mentre Vr il numero dei fondamenti di verità di r) (5. 15) indica dunque come probabilità che la proposizione r conferisce alla proposizione s il rapporto che sussiste tra le dimensioni del campo comune a r e s e le dimensioni del campo di r. Se il rapporto è zero, sono incompatibili, se è 1/2 sono proposizioni elementari e indipendenti, se 1 una proposizione è conseguenza logica dell'altra (ed ha minore senso perchè la verità delle conseguenze è contenuta nella verità delle premesse). «Se i fondamenti di verità che sono comuni a un determinato numero di proposizioni sono tutti i fondamenti di verità anche di una determinata proposizione, noi diciamo che la verità di questa proposizione segue dalla verità di quelle proposizioni» (5. 11). «In particolare, la verità di una proposizione p segue dalla verità di un’altra, q, se tutti i fondamenti di verità della seconda sono fondamenti di verità della prima»

Grazie della segnalazione! Come dal thread subito sopra a questo, nella mia sandbox sto preparando una revisione della voce e questo testo di Piana è una delle fonti principali che sto utilizzando. Sicuramente inserirò qualcosa anche sulla probabilità. Ci vorrà tempo ma a un certo punto finirò. Fammi sapere se ti interessa collaborare! --M.L.WattsQuaerens intellectum 15:17, 7 lug 2016 (CEST)[rispondi]