Discussione:Statuto di San Leucio

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Versioni precedenti
* 16:16, 8 mag 2007 . . Nanae (4.302 byte) (+NNPOV , - dubbio enciclopedicità (è un documento esistente, enciclopedico la voce potrebbe anche esserlo, anche se non in questa forma))
* 16:04, 8 mag 2007 . . Nanae (4.347 byte) (Avviso violazione di copyright, rimosso testo in violazione)
* 21:17, 1 apr 2007 . . Luisa  (+Controlcopy)
* 18:21, 1 apr 2007 . . Starlight  (+Enciclopedicità dubbia)
* 18:07, 1 apr 2007 . . 87.12.208.36 

Possibile violazione integrale di copyright[modifica wikitesto]

Parte della voce è copiata da http://www.ifatti.com/articolo.asp?ID_ARTICOLO=677, un articolo scritto dalla stessa persona indicata nella firma a fondo voce.

A rigore non sono copyviol le citazioni dello statuto (è della fine del 1700 e quindi in pubblico dominio), ma tutte considerazioni e analisi sul testo si: per semplicità ho rimosso in toto le parti in copia letterale (pezzi dello statuto compresi, non avendo senso senza commento) e l'ho segnalato per la ripulitura.

La parte della voce non rimossa appare cmq scritta con lo stesso stile dell'articolo de ifatti.com (forse l'autore anonimo della voce è l'autrice dell'articolo?), tanto da far sospettare una copia integrale, ma non ho trovato riscontri in google. Tuttavia credo sia probabile che anche il resto del testo sia una copia.--Nanae 17:13, 8 mag 2007 (CEST)[rispondi]

parti dello statuto[modifica wikitesto]

Metto qui le parti citate dallo statuto recuperate dalla voce cancellata. (Y) - parliamone 23:04, 11 mag 2007 (CEST)[rispondi]

«È il principal fine del matrimonio la procreazione della Prole. Divenuti gli Sposi Genitori de’ figli, eccoli sottoposti ad altri più pesanti doveri, ed a più precise obbligazioni. Il Padre è nell’obbligo di sovvenire, di assistere, di sostenere insiem colla madre i propri figli. Entrambi son tenuti di educarli, e di procurar loro uno stato di felicità in questo mondo»

«Nel giorno di Pentecoste nella Messa solenne, in cui interverranno tutti gli abitanti del Luogo, e le fanciulle, ed i giovani esteri, che travagliano nelle manifatture, da due fanciullini dell’uno e dell’altro sesso si porteranno all’Altare per benedirsi da chi celebra, due canestri pieni di mazzetti di rose, bianche, per gli uomini, e di color naturale per le donne; e nel terminar questa funzione da ciascun individuo se ne prenderà uno, come le palme. Nell’uscir poi dalla Chiesa, i Pretendenti nell’atrio di essa, dov’è il Battistero, presenteranno il loro mazzetto alla ragazza pretesa: e questa accettandolo, lo contraccambierà col suo; ma escludendolo, con polizia, e buona maniera glielo restituirà: e né all’uno, né all’altra sarà permessa contestazione alcuna»

«Già è situata in Belvedere la Scuola normale, in cui s’insegna a’ fanciulli, ed anche alle fanciulle sin dall’età di anni 6 il leggere, lo scrivere, l’abbaco; il catechismo della Religione; i doveri verso Dio, verso sé, verso gli altri, verso il Principe, verso lo Stato; le regole della civiltà, della decenza, e della polizia; i catechismi di tutte le arti; l’economia domestica; il buon uso del tempo, e quant’altro si richiede per divenire uom dabbene, ed ottimo Cittadino. Obbligo vostro sarà, che tutt’i vostri figli dell’età prescritta vadan nelle date ore del giorno alla scuola»

«i figli succedano a’ Genitori, e i Genitori a’ figli. Abbian luogo i collaterali, ma nel solo primo grado. In mancanza di eredi, i beni vanno al Monte degli orfani […]Abbiano i figli porzion eguale nella successione degli ascendenti; né mai resti esclusa la femina dalla paterna eredità, ancorché vi sian de’ maschi»

«...vi sarà perciò una Casa separata totalmente dall’altre in luogo di aria buona, e ventilata, chiamata degl’infermi. In questa ne’ debiti tempi di autunno, e di primavera d’ogni anno si farà a tutt’i fanciulli, e le fanciulle della Società l’inoculazione del vajuolo»