Discussione:Mazapégul

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Enciclopedicità[modifica wikitesto]

Ho capito male o nel paragrafo Ma il mazapégul esiste veramente? viene riportato una testimonianza inviata per mail all'utente?

"Un'altra testimonianza, inviatami per email racconta che:

«Sono cresciuta tra racconti di una vecchia nonna contadina, coccolata e spaventata da storie popolari spesso incredibili.
Ma una in particolare mi ha fatto riflettere perché più e più volte è ricomparsa nei luoghi, nei libri e nelle persone. Così ho voluto raccogliere e condividere le testimonianze che ho trovato. Dalle mie parti, nel forlivese, si parla di un folletto detto “caicarel” (traducibile molto liberamente in “colui che spinge”). E’ un esserino dispettoso che lascerò descrivere alle persone a cui ho chiesto di raccontare…
“Ha un cappellino rosso che lascia fuori dalla camera della persona che molesta” dice la mia super nonna di 92 anni [...]
Nel mio vagabondare curioso sono riuscita a farmi dare anche dei rimedi: nonna metteva una cintura di traverso sul letto così lui per paura di impiccarsi non saliva; a Ravenna mettono un forcale sotto il letto, a Cesena basta tagliare le treccine eventualmente subite così da offenderlo; a Predappio il caso è più difficile: bisogna rubargli il cappellino rosso che lascia fuori dalla porta!
che dite....lo conoscete anche voi?»

"

Tutto il testo sopra è stato inserito dall'utente Mazapegul (Discussione | contributi) con la Versione del 14:48, 4 gen 2010.

A quanto ho capito si tratta di un testo ricevuto via mail dall'utente stesso, quindi una ricerca originale, Io metto il Template:E. Che si fa?
Silvio.dellacqua (msg) 23:50, 10 gen 2011 (CET)[rispondi]


Testo contrassegnato da E rimosso[modifica wikitesto]

Motivazione {{E}}:il testo di seguito costituisce una ricerca originale: testo ricevuto per mail privata dall'utente che l'ha inserito(gennaio 2010)

Un'altra testimonianza, inviatami per email racconta che: {{quote|Sono cresciuta tra racconti di una vecchia nonna contadina, coccolata e spaventata da storie popolari spesso incredibili.
Ma una in particolare mi ha fatto riflettere perché più e più volte è ricomparsa nei luoghi, nei libri e nelle persone. Così ho voluto raccogliere e condividere le testimonianze che ho trovato. Dalle mie parti, nel forlivese, si parla di un folletto detto “caicarel” (traducibile molto liberamente in “colui che spinge”). E’ un esserino dispettoso che lascerò descrivere alle persone a cui ho chiesto di raccontare…
“Ha un cappellino rosso che lascia fuori dalla camera della persona che molesta” dice la mia super nonna di 92 anni “Non fa del male, ma ti sale sul letto silenzioso, lo senti bene perché pesa molto anche se dà l’impressione di essere piccolo. Continua a camminare finché non ti spinge con le manine sul petto creandoti delle difficoltà nel respirare.”
Anche mio papà dice la sua “Però poi quando cerchi di accendere la luce fugge via veloce, puoi al massimo sentire la sua risatina che si allontana.”
“Sarà venuto cento volte!” ride nonna.
Mi sposto, vado verso Predappio, da una cara signora, a chiedere notizie: cambia il nome, questa volta si dice “e fulet” ma la storia è simile. “ Andava anche da vacche e cavalli, le bestie scalpitavano tutta la notte e al mattino le trovavi con la criniera tutta intrecciata, stanchissime e sudate.”
Non mi sono certo fermata: altra vallata, quella del fiume Bidente, e altro anziano abitante da ascoltare…” Ci ha fatti diventare matti” racconta G. “mia mamma aveva lunghissimi capelli neri che erano uno splendore! Una mattina si sveglia e se li ritrova tutti intrecciati, in modo così fine che li ha dovuti tagliare. Mi ricordo ancora il dispiacere che ha provato!”
A Ravenna, da un mio ex compagno di università lo ritrovo con il nome di “Mazapegual” e addirittura carpisco il modo per sapere se viene a visitarci durante la notte. “ Cospargi di farina il pavimento davanti all’uscio della porta: quando passa lascia orme di gatto.”
Nel mio vagabondare curioso sono riuscita a farmi dare anche dei rimedi: nonna metteva una cintura di traverso sul letto così lui per paura di impiccarsi non saliva; a Ravenna mettono un forcale sotto il letto, a Cesena basta tagliare le treccine eventualmente subite così da offenderlo; a Predappio il caso è più difficile: bisogna rubargli il cappellino rosso che lascia fuori dalla porta!
che dite....lo conoscete anche voi?

WP:RO.----Avversariǿ - - - >(dispe) 02:03, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]


Scusate se non sto seguendo le procedure corrette, questo è uno dei miei primi interventi. Mi pare che tutte le notizie riportate nella voce e la lunga bibliografia siano del tutto scollegate. Ovvero: si riportano le dichiarazioni di un certo Afro Bagnoli (solo per citare un esempio) ma non si dice da quale fonte siano state prese quelle parole. In generale, tutta la voce è scritta cosí. Credo andrebbe segnalato in ogni caso la fonte. Mettere una lunga bibliografia non significa nulla, dato che non ci sono prove che quanto riportato in voce provenga dai testi menzionati. E in generale sembra una lunga ricerca originale. Giusto?--Andreasalsedo (msg) 11:36, 8 mar 2017 (CET)Andreasalsedo[rispondi]