Discussione:Materiali compositi fibrorinforzati a matrice inorganica

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Revisione articolo[modifica wikitesto]

Ho corretto alcuni errori di battitura e aggiunta la versione per esteso di un acronimo. Non ho notato altri errori e anche se non sono di settore ho capito perfettamente lo scopo di questi materiali e come vengono testati. --Ferdinando Vincenti (msg) 15:34, 7 lug 2023 (CEST)[rispondi]

Lievi errori grammaticali[modifica wikitesto]

Ho corretto alcuni lievi errori grammaticali, per il resto è un articolo ben scritto e le fonti sono coerenti con il testo --Cellomario (msg) 15:36, 7 lug 2023 (CEST)[rispondi]

[@ Natalia Pingaro] Il link in bibliografia non funziona, forse il pdf è accessibile solo con registrazione? --Jaqen [...] 16:47, 7 lug 2023 (CEST)[rispondi]

Le osservazioni e i suggerimenti seguenti sono stati raccolti a fronte di pareri esperti all'interno del corso Science, Technology, Society and Wikipedia al Politecnico di Milano, nel Luglio 2023.

Commenti e suggerimenti[modifica wikitesto]

Le osservazioni e i suggerimenti seguenti sono stati raccolti a fronte di pareri esperti all'interno del corso Science, Technology, Society and Wikipedia al Politecnico di Milano, nel Luglio 2023.

  • rivedere la definizione di materiale composito. Direi che inglobare un materiale di rinforzo in un altro materiale, che funge da matrice, consente di ottenere un materiale composito con il quale si raggiungono proprietà migliori rispetto ai singoli costituenti;
  • riguardo alla definizione di matrice inorganica, con riferimento all’acronimo di FRCM, parlerei di malta/matrice cementizia (cementitious matrix), ovvero, a base di cemento che è un legante inorganico con proprietà idrauliche. Si tenga conto che queste matrici cementizie potrebbero eventualmente essere addizionata con altri leganti idraulici (come la calce idraulica) ed aggiunte minerali (come cenere volante, loppa d’alto forno o fumo di silice che sono sottoprodotti industriali di scarto il cui impiego è ormai consolidato nell’industria del cemento).

Nella pagina introduttiva ci si può limitare a dire che si tratta di matrici inorganiche a base di cemento; ulteriori dettagli possono essere rimandati al paragrafo proprietà.

  • riguardo al paragrafo ""Proprietà"" (oppure ""Storia""), evidenzierei che le differenze fra FRP e FRCM sono riconducibili sia al tipo di matrice (inorganica per quest'ultimi), sia al rinforzo (visto che negli FRP si utilizzano delle fibre sotto forma di tessuto, mentre nei FRCM è preferibile considerare delle reti che consentono di essere meglio inglobate nella matrice cementizia rispetto ad un tessuto). Infatti, l’adesione di un rinforzo ad una matrice cementizia può essere garantita attraverso l’impiego di fibre (disperse nella stessa), barre oppure reti.
  • nel paragrafo ""Proprietà"" si può precisare che i rinforzi degli FRCM si possono diversificare sia per composizione chimica sia per configurazione geometrica. A seguire, si può riportare nel dettaglio quanto già scritto.
  • credo che per alcune immagini si debba richiamare la fonte (come, ad esempio, l’immagine relativa ai meccanismi di fallimento o l’immagine che descrive il legame costitutivo) --> [Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo di interventi di consolidamento statico mediante l’utilizzo di compositi fibrorinforzati a matrice inorganica CNR-DT-215-2018]
  • si suggeriscono eventuali considerazioni rispetto alla durabilità dei sistemi FRCM rispetto ai FRP; l’efficacia di quest’ultimi dipende dalla capacità dell’adesivo polimerico che è influenzata dagli effetti delle condizioni ambientali in termini di variazioni di temperatura ed umidità.

--Aandurro (talk) 13:06, 18 July 2023 (UTC)