Discussione:Le mie prigioni

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Alle nove del mattino Maroncelli ed io fummo fatti salire in gondola e ci condussero in città. Approdammo al palazzo del Doge e salimmo alle carceri.Nove o dieci sbirri facevano la guardia , e noi, passeggiando ,aspettavamo. L'inquisitore comparve soltanto a mezzogiorno e ci annunciò che bisognava andare.Si avvicinò quindi il capo sbirro e ci pose le manette.Seguimmo lui,accompagnati dagli altri sbirri.Immezzo alla piazzetta vi era il palco in cui fummo fatti salire. Saliti là sopra guardammo intorno in quell'immenso popolo il terrore. Da varie parti , in lontananza ,erano schierati altri armati .Ci fu detto che vi erano cannoni con le miccie accese da per tutto. Il capitano tedesco gridò che ci volgessimo verso il palazzo e guardassimo in alto . Ubbidimmo e vedemmo un funzionario del tribunale con una carta in mano ,era la sentenza. La lesse con voce elevata .Regnò profondo silenzio fino all' espressione "CONDANNATI A MORTE". Allora si alzò mormorio di compassione .Poi ci fu di nuovo silenzio per udire il resto della lettura.Un nuovo mormorio si alzò all' espressione "CONDANNATI A CARCERE DURO MARONCELLI PER VENT' ANNI E PELLICO PER QUINDICI"....

                                      LE MIE PRIGIONI S.PELLICO       SCRITTO DA CRISTINA