Discussione:Giochi olimpici antichi

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Antica Grecia
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Giochi olimpici antichi
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Da discussione Antichi giochi olimpici[modifica wikitesto]

Riporto prima di cancellare discussione orfana:

Proposta di versione depovizzata[modifica wikitesto]

Non è possibile comprendere l'essenza dello sport nell'antica Grecia se non si parte da una precisazione: i Greci non usano mai la parola gioco per indicare le loro manifestazioni sportive. Il termine gioco è adoperato invece per indicare i passatempi dei bambini. Quelli olimpici sono AGONI. Il termine agon ha la stessa radice della mostra parola AGONIA, indica sforzo, fatica, competizione...

Gli agoni olimpici antichi erano in effetti una manifestazione in cui si manifestava lo spirito elitario della società greca classica. Alle Olimpiadi greche non era consentita la partecipazione di altre etnie (etruschi, egiziani, cartaginesi, persiani, fenici etc..). Potevano gareggiare solo greci liberi, figli di greci liberi, capaci di documentare l'avvenuto allenamento per dieci mesi prima della manifestazione olimpica. Dovevano inoltre presentarsi un mese prima delle gare al santuario e allenarsi davanti ai giudici fino al momento delle gare. I giochi olimpici duravano cinque giorni: -il primo giorno veniva effettuata la cerimonia di inaugurazione dei giochi -il secondo giorno si teneva la gara di pentathlon (lancio del disco e del giavellotto,salto in lungo, corsa e lotta) - il terzo giorno veniva celebrata una cerimonia in onore a Zeus -il quarto giorno si effettuava la lotta.pugilato e il pancrazio(misto tra lotta e pugilato) - nel quinto giorno si teneva lacerimonia conlusiva con vari banchetti. Si trattava quasi sempre di gente facoltosa che poteva permettersi il lusso di non lavorare per allenarsi e avere un entourage di medici allenatori cuochi e schiavi a servirlo e curarlo.

E' interessante notare come alle donne non fosse nemmeno permesso di avvicinarsi al perimetro esterno del santuario, pena la morte. Nella società greca alle donne era vietato assistere a qualsiasi manifestazione pubblica, oltre che praticare qualsiasi attività sportiva.

Ciò conferma la condizione di inferiorità a cui era soggetta la donna nella società greca, molto diversa, ad esempio, dalla condizione di relativa emancipazione di cui godeva la donna nel mondo romano.


Secondo un'antica tradizione si diceva addirittura che, se mai una donna avesse praticato una qualche attività sportiva, grandi sventure sarebbero arrivate in seguito a tutto il genere femminile Euripide.

Da tutto ciò si comprende come lo spirito dei Giochi Olimpici moderni, propugnato dal Barone de Coubertin è molto distante da quello classico delle origini.


Marius @ 09:58, Nov 12, 2004 (UTC)

Mi lasciano perplesso alcune affermazioni dell'articolo in quanto, se non ricordo male, nella Atene classica erano diffusi "giochi" ed esercizi ginnici pubblici a cui partecipavano giovani di ambo i sessi. La citazione di Euripide a cosa corrisponde? Che senso ha parlare di tradizione e citare un drammaturgo di cui abbiamo alcune opere? Anche la frase in cui si mete in risalto lo spirito elitario. I Giochi olimpici erano una celebrazione con profondi aspetti religiosi e quindi l'accenno a popoli diversi per cultura, religione, e collocazione storica mi lascia molto perplesso. La mia proposta di cancellazione nasce proprio da questi fatti, il testo di Marius è NPOV ma non per questo più corretto storicamente--Madaki 10:30, Nov 12, 2004 (UTC)
per quanto riguarda Euripide concordo che va verificato (la citazione è solo una mia vaga reminiscenza scolastica). Quanto alla condizione della donna greca è un dato di fatto: esistevano le donne ritenute serie (che dovevano stare in casa a far figli, ed erano sottomesse agli uomini), e le etere (=compagne), che potevano stare insieme agli uomini, ma ... per un motivo ben preciso ... e forse potevano anche gareggiare (ma anche questo va verificato). L'articolo mi sembra interessante perché getta luce sull'aspetto di fondo elitario e maschilista della società greca classica, sul quale, penso, non sussistano dubbi. Marius @ 10:45, Nov 12, 2004 (UTC)

Domande utenti[modifica wikitesto]

Scusate; qualcuno sa dirmi perché il conteggio delle olimpiadiinvernali non salta come in quelle estivenel periodo di guerra! Aaa

Euripide e le donne[modifica wikitesto]

La citazione di Euripide potrebbe essere nella tragedia Le_Troiane (sto cercando il testo completo). Visto che siamo in argomento: ecco quello che fa dire Euripide a Medea, nella sua omonima tragedia:

... l’uomo, quando si è stufato di vivere con quelli di casa, se ne va fuori e pone fine alla nausea che ha in cuore, recandosi da un amico o da un coetaneo. Noi invece siamo obbligate a guardare a un’unica persona. Dicono che noi trascorriamo la vita senza rischi in casa, mentre loro combattono con la lancia, ma si sbagliano: vorrei essere schierata in battaglia tre volte, piuttosto che partorire una sola volta! (traduzione: Galasso-Montana).

Marius @ 13:34, Nov 12, 2004 (UTC)

...E primamente, poi che donna che in casa non rimane, mal faccia, o no, pur mala voce ha sempre, io dell'uscir lasciata ogni vaghezza, chiusa dentro mie soglie ognor mi stava, né d'altre donne il favellio faceto v'ammettea, paga di guidar con buona e savia mente le domestich'opre;....' Andromaca nelle Troiane Traduzione di F.Bellotti--Enzo (messaggi) 14:06, Nov 12, 2004 (UTC)

noi a scuola stiamo studiando i giochi olimici antichi e sono molto interessanti

Nota[modifica wikitesto]

Corretto nome atleta con quello esatto: da Tisandros a Tysandros.

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