Discussione:Eugenio Borgna

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Perché è enciclopedico?[modifica wikitesto]

Perché è enciclopedico? Ha scoperto qualcosa, cose nuove o ideato tecniche rivoluzionarie, che non sia normale lavoro di psichiatra e studioso? Dalla voce (anzi un curriculum vitae più che una voce enciclopedica... e con toni promozionali) non si capisce, anche per l'assenza di fonti. Primo in Italia per alcuni aspetti, ma evidentemente di cose già presenti all'estero, rilievo quindi solo localistico. Inserisco pertanto avviso {{E}}. --Mezze stagioni (msg) 02:22, 25 apr 2020 (CEST)[rispondi]

Salve --Mezze stagioni. Anche qui, come nel caso della voce di Umberto Galimberti, cercherò di lavorarci per metterne in risalto la sicura 'enciclopedicità' dell'autore, per me indubbia come nel caso di Galimberti. E, parimenti alla discussione su quest'ultimo, anche Borgna figura nel Dizionario Bompiani degli Psicologi Contemporanei, fatto che, già di per sé, ne giustificherebbe la presenza in it.wikipedia. Comunque, migliorerò la voce allo scopo di chiarire eventuali dubbi. In ogni modo, poi, anche se è stato fra i primi, in Italia, ad introdurre il metodo fenomenologico nelle scienze psicologiche e mediche (assieme, tra i tanti, a Bruno Callieri, Danilo Cargnello, Franco Basaglia, Umberto Galimberti, Sergio Piro, etc.), non è detto che abbia (anzi, non lo è, come per gli altri autori citati poc'anzi, peraltro tutti 'enciclopedici') pedissequamente introdotto e seguito quanto già presente all'estero, giacché avrebbe anche potuto (e difatti così è stato) perseguire ed applicare quell'indirizzo in modo originale e innovativo (com'è stato effettivamente) sia nella teoria che nella clinica. Ma per l'appunto cercherò di mettere in rilievo nel corpo della voce quanto appena detto. Grazie e saluti. --Giuseppe Iurato (msg) 14:13, 2 mag 2020 (CEST)[rispondi]

Salve --Mezze stagioni. Ho aggiunto un breve incipit esplicativo dell'enciclopedicità del prof. Borgna: in buona sostanza, è stato il primo in Italia, già ai primi anni '60, ad applicare nuovi metodi di clinica psichiatrica completamente opposti a quelli usualmente adoperati all'epoca, fino all'entrata in vigore della legge Basaglia che, proprio nei suoi reparti, non aveva ragion d'essere. Dopo la chiusura dei manicomi (post 1978), il prof. Borgna ha comunque continuato lungo questa strada, nei reparti ospedalieri e nella libera professione. Anche se la sua psichiatria e psicoterapia si collocano senz'altro entro l'alveo della psichiatria esistenzialistica (da Binswanger in poi), esse hanno assunto modalità operative originali e individuato linee teoriche innovative che lo mettono in rilievo nella scuola d'indirizzo suddetto (i.e., psichiatria fenomenologica o esistenzialistica). Credo che questo possa bastare per rendere l'avviso {{E}} fuori luogo. Grazie. --Giuseppe Iurato (msg) 23:28, 4 mag 2020 (CEST)[rispondi]

Ci sono elementi più che sufficienti per chiarire il dubbio espresso da --Mezze stagioni, per cui l'avviso {{E}} andrebbe ora rimosso. Grazie. Saluti. --Giuseppe Iurato (msg) 16:38, 5 mag 2020 (CEST)[rispondi]

Quindi l'enciclopedicità deriva dall'essere stato il primo a usare metodi in cui il paziente non era non soggetto ad alcuna forma di coercizione, contenzione o imposizione. Però solo in Italia. In questo ha ripreso metodi sviluppati da altri all'estero? --Mezze stagioni (msg) 00:50, 16 mag 2020 (CEST)[rispondi]
Scusa il ritardo con cui ti rispondo Mezze stagioni! In merito al tuo ultimo quesito, sì, è stato lui (i.e., Borgna) ad adoperare un nuovo metodo clinico e terapeutico di trattamento dei pazienti psichiatrici, ben prima di Basaglia (anzi, se leggi le sue interviste, lui - cioè, Borgna - dice persino che era superflua la sua successiva legge rispetto a quanto già faceva nei suoi reparti!) Il suo metodo è stato uno dei primi al mondo (e se non il primo in assoluto, senz'altro l'ha pensato e applicato in maniera affatto indipendente da altri), nonostante appartenesse alla scuola della psicologia fenomenologica (od esistenziale) ed umanistica (poi), ma, ti ripeto e ti assicuro, i suoi metodi clinici e terapeutici sono stati originali e innovativi anche rispetto all'estero. Basta, a tal uopo, leggere l'articolo-intervista sul Corriere della Sera. Spero di aver chiarito i tuoi dubbi. Ciao, e a presto. --Giuseppe Iurato (msg) 12:33, 24 mag 2020 (CEST)[rispondi]