Discussione:Essenza (filosofia)

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Filosofia
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Riduzione eidetica in Husserl

Voci da correlare ed omogeneizzare[modifica wikitesto]

La voce essenza andrebbe confrontatata e correlata con essere, che tratta tematiche molto simili, e con realtà, che tratta temi affini. In un'ottica enciclopedica, ciascuna voce dovrebbe avere i suoi aspetti caratteristici rispetto alle altre. Truman 15:27, 31 gen 2007 (CET)[rispondi]

Il dibattito metafisico sulla sostanza[modifica wikitesto]

Il proseguimento ed ampliamento di questa voce può essere visto nel collegamento introdotto con Baruch Spinoza (la filosofia) dove viene trattato il problema della sostanza in Cartesio, Hobbes e Spinoza.--Gierre 08:22, 14 feb 2007 (CET) Ulteriore ampliamento della voce sulla sostanza nel Pensiero di Leibnitz--Gierre 10:00, 25 feb 2007 (CET)[rispondi]

Essenza e sostanza[modifica wikitesto]

La voce sostanza è stata indirizzata in essenza. Non capisco: si tratta di concetti diversi. Occorre annullare (come si fa?) l'unione dei due termini. --Werther 16:26, 13 mar 2007 (CET)[rispondi]

PS: che "Da Platone in poi il significato di sostanza confluisce in quello di essenza", non è assolutamente vero, come sa chi conosca Aristotele e la filosofia medievale. --Werther 16:53, 13 mar 2007 (CET)[rispondi]

Due voci anzichè una[modifica wikitesto]

Le obiezioni sono state accolte. La voce "essenza" da me redatta, è stata rimodulata ed è stata scritta una nuova voce Sostanza (filosofia), sempre ad opera del sottoscritto--Gierre 08:40, 21 mar 2007 (CET)[rispondi]

Diversi Problemi[modifica wikitesto]

Ho letto che questa voce è stata appena distinta da quella riguardante la sostanza. Sicuramente si tratta di un passo importante.

Ci sono però diversi strascichi dell'originale unione, che vengono di fatto a creare diversi errori. Il concetto di essenza per come è stato utilizzato negli ultimi 1500 anni non traduce tanto il greco οὐσία (che indica, in ambiente accademico la categoria ontologica fondamentale, e in particolare in Aristotele la 1a delle sue 10 categorie), quanto piuttosto il greco "ti en einai" (lat. quid erat esse/quidditas/essentia). Bisognerebbe interamente riscrivere la voce tenendone conto, poiché da Aristotele in poi i due concetti sono nettamente distinti, e una sovrapposizione può portare a gravi fraintendimenti: l'οὐσία è la categoria ontologica fondamentale, l'essenza è il principio formale di un ente.

Vero è che negli ultimi tempi alcuni studiosi, per lo più francesi e tedeschi, hanno fatto notare che il lemma "essenza" svolge lo stesso ruolo grammaticale (participio presente femminile del verbo essere) di "οὐσία". Proprio a causa di queste osservazioni essi consigliano di tradurre οὐσία con essenza. Tale scelta è però stata fortemente criticata dagli aristotelici contemporanei (cfr. Frede, Patzig...) poiché, di fatto nel nostro orizzonte filosofico il termine essenza ha, come si è detto, un significato completamente distinto da quello di οὐσία, e questa traduzione potrebbe quindi portare ad associazioni concettuali gravemente errate.

Resta il problema della traduzione di "οὐσία". La traduzione tradizionale, "sostanza" evita gran parte delle ambiguità anche se il suo ruolo grammaticale è identico a quello del greco "ypokeimenon", concetto ulteriormente differente. La scelta scientificamente più seria è quella di una semplice traslitterazione: οὐσία -> ousia.

Proprio in base a quello qui sopra accennato non si capisce perchè l'incipit della voce sia stato modificato in senso restrittivo. Le osservazioni dell'utente sopra esposte sono chiarite nel corso della voce. Per questo motivo, per la formattazione fuori standard e lo spam più volte ripetuto (Obdulio Banda) si ripristina il testo originale.--Gierre (msg) 08:50, 24 feb 2009 (CET)[rispondi]

Ancora Essenza[modifica wikitesto]

Mi scuso per la prolissità del precedente intervento. Più sinteticamente:

[1] l'incipit della voce è sbagliato. it. 'Essenza' = lat. 'Essentia' o 'Quod quid erat esse' = gr. 'Ti en einai' (e non 'Ousia'; la distinzione è filologicamente essenziale)

[2] manca un capitolo sul (molto acceso peraltro) dibattito contemporaneo

Tamdem (msg) 21:46, 9 giu 2009 (CEST)[rispondi]

L'Ente non è l'Essenza[modifica wikitesto]

Scusate, ma credo che nella redazione di questa voce sia stato commesso un errore macroscopico. La parola "ente" non ha lo stesso significato della parola "essenza". L'ente è l'esistente, ciò che esiste (dal latino "ex-stistentia"); l'essenza, invece, o precede (come per la Scolastica) o segue (come per Sartre) l'esistenza, per cui non si può identificare con ciò che esiste (che altri non è che una determinazione logica dell'esistenza. Cfr. Hegel, Wissenschaft der Logik; o anche Id., Enciclopedia delle Scienze filosofiche, §§ 89-95 e 112-159, trad. di B. Croce, Laterza 2002). Bisogna assolutamente correggere la voce, e soprattutto togliere di mezzo il reindirizzamente Ente-Essenza. Piuttosto, meglio creare una nuova pagina sull'Ente. Grazie.

Ho cambiato l'incipit della voce, in modo da eliminare l'errore grossolano.

Ho anche aggiunto una breve sezione sul dibattito contemporaneo.

Tamdem (msg) 15:10, 23 set 2009 (CEST)[rispondi]

Mi spiace, non pensavo di offendere nessuno con l'aggettivo "grossolano", che non voleva in alcun modo qualificare chi ha scritto l'articolo precedente. Poi ovviamente, la gravità dell'errore è relativo alla cerchia di chi usufruisce del testo. Può essere grossolano per un filologo, o per un esperto di metafisica aristotelica, ma magari non per un semplice appassionato di filosofia.

In qualunque caso, se davvero pensi ci sia un'altra opzione seria a disposizione, sono pronto a discuterla con te! :-)

E ringrazio anche chi - più esperto di me - ha messo a posto il paragrafo che ho aggiunto! Tamdem (msg)

Tanto che t'ariposi, come dicono dalle mie parti, il paragrafo che hai aggiunto, compreso tutto quello che hai impropriamente cancellato o modificato, l'ha messo a posto il sottoscritto (vedi cronologia) che è un po' più di un semplice appassionato di filosofia.--Gierre (msg) 08:39, 25 set 2009 (CEST)[rispondi]

Beh, ottimo lavoro allora! Il mio edit da principiante risultava un po' cavernicolo, così è molto meglio! :-)

Tamdem (msg)

Οὖσα e οὐσία[modifica wikitesto]

Qui si dice: "Negli ultimi tempi alcuni studiosi, per lo più francesi e tedeschi, hanno fatto notare che il lemma "essenza" svolge lo stesso ruolo grammaticale di "οὐσία" (participio presente femminile del verbo εἶναι essere) con la quale può essere identificata." Ora, se ben ricordo il participio presente femminile di εἶναι è οὖσα, come riportato da qualsiasi vocabolario. Οὐσία invece è un derivato di οὖσα con l'aggiunta dell'uscita sostantivante -ια, proprio come essentia deriva da un (immaginario) participio presente di esse con l'aggiunta dello stesso suffisso -ia. Se ho ragione, bisognerebbe correggere. - Anonimo

Essenza vs ente[modifica wikitesto]

Un sacco di voci che contengono ente rimandano qui. Ma l'ente non è l'essenza, l'ente è l'ente che, ovviamente, non è l'essere. --2001:B07:A5A:2171:9587:C2F9:4369:825B (msg) 13:42, 18 lug 2022 (CEST)[rispondi]