Discussione:Cosroe I

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Leggo nel paragrafo sulla libertà religiosa, alla voce Cosroe I, che i filosofi neoplatonici "ottennero di ritornare in patria senza danno dopo la conclusione del trattato tra Cosroe e Giustiniano".

Orbene, leggo invece nel saggio di Carlo Maria Mazzucchi "Damascio, autore del Corpus Dionysiacum", che chiude il volume "Dionigi Areopagita, Tutte le opere", Edizioni Bompiani 2009 isbn 9788845262883, a pag. 741, quanto segue:

"Per scatenare la sua offensiva in Occidente Giustiniano necessitava della pace coi Persiani, che comprò con 3,52 tonnellate d'oro e modifiche alla linea difensiva (Procopio, Bella, I 22). Cosroe impose anche, come clausola pregiudiziale, che i filosofi potessero rientrare nei confini romani e continuare indisturbati i loro studi".

Dato che questa informazione mette in luce in modo particolarmente importante la benevolenza di Cosroe verso i neoplatonici e la libertà di pensiero, penso sia opportuno verificare ulteriormente e aggiungere l'informazione. Non ho mai editato Wikipedia e non lo so fare, spero qualcuno accolga il contributo e lo renda effettivo. Saluti Paolo Bonafini