Discussione:Asimmetria informativa

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Economia
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Lo stile è un po' frammentario e zeppo di tecnicismi. Se ho un po' di tempo vedrò di darci un'occhiata. -mf- 10:26, 21 nov 2005 (CET)[rispondi]

La domanda a cui ancora non sono riuscito a trovare una risposta è: come è possibile raggiungere una SIMMETRIA INFORMATIVA in un qualsiasi sistema economico? Tale abnegazione e condanna totale dell'ASIMMETRIA INFORMATIVA (vedi Insider Trading) non è pura utopia? VaCCi 20:16, 4 ott 2006 (CET)[rispondi]

Asimmetria informativa e fallimento del mercato[modifica wikitesto]

L'asimmetria informativa e' uno dei motivi di fallimento del mercato. In presenza di asimmetria nell'informazione lo scambio non avviene (per timore del bidone, assunzione di rischio eccessivo). Lo scambio avviene invece in presenza di informazione completa (perfetto scambio) oppure anche incompleta (puro richio v. assicurazioni) purche' simmetrica. Il fallimento del mercato non dipende percio' dalla completezza o meno dell'informazione, ma dalla sua asimmetria (uno dei contraenti ha l'informazione rilevante l'altro contraente non c'e' l'ha, o, c'e' l'ha, ma non cosi' buona/valida come quella della controparte). Le banche, secondo la teoria economica classica, rappresentano un'inefficienza del mercato (a questo riguardo la crisi finanziaria innescata sui mercati dei c.d. mutui sub-prime sembrerebbe dare ragione a quest'impostazione); secondo la teoria neoclassica sono destinate a scomparire mano a mano che il mercato diventa piu' efficiente (eliminando le inefficienze); secondo le teorie moderne, la banca non potra' mai scomparire perche' nel sistema finanziario sara' sempre presente l'asimmetria informativa tra famiglie ed imprese. Tra famiglie (soggetti in surplus finanziario - c.d. ultimate lenders) ed imprese (soggetti in deficit finanziario - c.d. ultimate borrowers) lo scambio non avviene (inteso come dare/prendere in prestito il surplus finanziario) perche' tra i due contraenti c'e' asimmetria informativa. La famiglia non conosce le informazioni sulle reali situazioni dell'impresa, mentre queste informazioni (interne) sono ben conosciute dal management (e quindi dall'impresa). Questa asimmetria informativa tra famiglie ed imprese che determina il fallimento del marcato, nel senso che le famiglie non prestano il denaro direttamente alle imprese, e' colmata dalla interposizione tra i due della banca, l'intermediario finanziario per eccellenza. La famiglia attraverso il risparmio inconsapevole (deposito irregolare) presta i soldi alla banca e questa presta i soldi all'impresa esplicando la funzione creditizia (circuito indiretto famiglia --> banca --> impresa). La banca attraverso i vari strumenti di gestione del rischio di cui dispone riesce ad ottenere ed elaborare molte piu' informazioni sull'impresa (anche riservate) rispetto alla famiglia, l'informazione banca/impresa e' simmetrica. La famiglia e' invece propensa a prestare i soldi alla banca grazie al meccanismo di fiducia che essa ripone nell'istituzione banca che e' generato dalla tutela dei depositi: da un lato si garantisce il deposito grazie al sistema di assicurazione e garanzia dei depositi, dall'altro si rende il deposito stesso immune dagli effetti di un fallimento della banca, grazie all'istituto del rifinanziamento della banca centrale. Nel circuito diretto (famiglia --> mercato --> impresa), il circuito del mercato, dove le famiglie prestano le risorse finanziarie in surplus (risparmio) direttamente alle imprese senza che intervenga un intermediario creditizio, cioe' comprando direttamente i titoli emessi da queste sul mercato primario (es. OPV, primo collocamento titoli), esistono anche qui problemi di efficienza legati all'assimetria informativa che sono mitigati dai meccanismi di informazione obbligatoria (es. prospetto di collocamento, notizie al mercato) e di monitoraggio/vigilanza nel tempo delle informazioni (agenzie di ratings/organismi di controllo). Questi meccanismi di informazione obbligatoria e controllo hanno lo scopo di colmare l'asimmetria informativa ed evitare il fallimento del mercato, cioe' la condizione di assenza di scambio.