Discussione:Abhidhamma Piṭaka

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Vi sono più abhidharma (non se ne sono conservati solo due...). La descrizione di quello pali andrebbe fatta sotto una diversa voce, 'abidhamma', e non 'abhidharma'. Quest'ultima voce dovrebbe essere solo introduttiva per tutti gli abidharma della varie scuole del Buddhismo dei Nikaya. Per favore finitela con questo 'theravadacentrismo', è antistorico e ignorante. Date perlomeno un'occhiata alla wiki inglese (la quale peraltro si è incredibilmente dimenticata del Sariputrabhidharma di probabile origine dharmaguptaka e tuttoggi conservato). Viste anche altre voci possiamo far meglio degli inglesi. Grazie.

Vero, ma purtroppo molti usano indistintamente i due termini anche quando fanno riferimento specificamente all'Abhidhamma pali, con la motivazione (pretesto? scusa? illazione?) che gli studiosi usino sempre e comunque il sanscrito, anche quanto trattino di letteratura pali. Concordo che le due voci vadano distinte, ma si dovrebbe però anche, nella voce Abhidharma, dare una prima presentazione generale che includa l'Abhidhamma pali come un caso specifico, rimandando la sua trattazione alla relativa voce. Voce che non dovrà più redirigere alla voce Abhidharma.
--Alessandro Selli (msg) 12:43, 17 set 2008 (CEST)[rispondi]
La sezione I dharma/dhamma è un monoblocco troppo corposo e pedante, è di difficile lettura e navigazione. Inoltre è troppo theravadico, come già lamentato. Andrebbe rifatto in gran parte, se non completamente. Data però la mia scarsezza di familiarità con l'abhidamma e soprattutto con lo (o gli?) abhidharma, questo lavoro esula dalle mie competenze.
-- Alessandro Selli (msg) 17:53, 22 set 2008 (CEST)[rispondi]

Cancellato l'esempio informatico[modifica wikitesto]

Ho cancellato queste righe dalla sezione "Contenuti":

portiamo il paragone del sistema Windows e il linguaggio MS-DOS. Le icone e lo sfondo che vediamo sul nostro desktop, e la possibilità di aprire, creare e chiudere cartelle, immagini e così via, sono il frutto di un complicatissimo sistema, o linguaggio, che noi non vediamo direttamente (quello che ci appare nello schermo è il risultato di questo sistema sottostante, cioè l'MS-DOS) e che tuttavia ci permette di usufruire della semplicità del sistema Windows.

Questo per le ragioni che seguono:

  • il paragone è infelice di per se (le operazioni di un elaboratore informatico non si vedono direttamente, essendo operazioni logiche condotte su oggetti virtuali di cui sono visibili solo rappresentazioni astratte, ad esempio nomi e icone);
  • il paragone è tecnicamente superato (Windows non si basa più sul DOS sottostante per funzionare);
  • il paragone è lessicamente errato, confondendo i sistemi operativi (i Windows moderni e il DOS) con i linguaggi di programmazione;
  • il paragone è inopportuno, incentrato su uno specifico prodotto commerciale piuttosto che sul concetto che sottintende. Una cosa è paragonare ad una tesi e ad un'argomentazione, ad esempio, i chiodi e il martello nel loro aspetto funzionale, un'altro è parlare di bulloni ACME e strumenti di lavoro XyZ Inc.

--Alessandro Selli (msg) 12:32, 17 set 2008 (CEST)[rispondi]