Rilegno

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Il Consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi in legno, abbreviato Rilegno, è un consorzio attivo a livello nazionale per il riciclaggio degli imballaggi in legno. Raggruppa i produttori di imballaggi di legno, i fornitori di materia prima per la loro produzione, gli importatori di materiale o di imballaggi legnosi; e le imprese che riciclano rifiuti di imballaggio in legno. Fa parte del sistema Conai.

Chi è Rilegno[modifica | modifica wikitesto]

Rilegno è il Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno. È un Consorzio Nazionale senza fini di lucro con personalità giuridica di diritto privato costituito per il raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio e di recupero dei rifiuti di imballaggi di legno immessi sul mercato nazionale. Il Consorzio assicura il ritiro e la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio (pallet, cassette per l'ortofrutta, casse, gabbie, bobine per cavi) e di altri rifiuti legnosi provenienti dalla raccolta differenziata.

La moderna gestione dei rifiuti in Italia parte dalla direttiva europea sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio 94/62/CE del 20 dicembre 1994 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità Europee 31 dicembre 1994 n. L 365), modificata dalla direttiva 2004/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 febbraio 2004 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità Europee 18 febbraio 2004 n. L 47).

La 94/62 viene recepita in Italia con il decreto Ronchi, D.Lgs 22/97, che istituisce il Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e i consorzi di filiera con funzioni di garanzia e coordinamento del riciclo e recupero dei vari materiali impiegati nella produzione di imballaggi: Rilegno per il legno, Corepla per la plastica, Coreve per il vetro, Cial per l'alluminio, Ricrea per l'acciaio e Comieco per i materiali a base cellulosica. Successivamente il D. Lgs 22/97 è stato abrogato ed è confluito nel Testo Unico Ambientale 152/2006 (e successive modifiche). Dal 2010, Rilegno ha avviato anche un progetto denominato Tappoachi? per la raccolta, il ritiro e l'avvio a riciclo dei tappi di sughero. Il progetto si esprime attraverso protocolli di intesa e accordi con i gestori di igiene ambientale che si rendono disponibili ad aderire sui singoli territori, seguendo la falsariga dei convenzionamenti che il consorzio Rilegno già attua a livello locale per il ritiro e il recupero dei rifiuti da imballaggi legnosi. Rilegno ha il compito di garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati per legge (2008/98/CE, attualmente in fase di revisione) per il recupero complessivo degli imballaggi legnosi post consumo quali pallet, cassette per l'ortofrutta, casse, gabbie e bobine per cavi provenienti sia dalla raccolta differenziata messa in atto dalle Amministrazioni Comunali, sia dalla raccolta effettuata da operatori privati presso le industrie e la grande distribuzione. Attraverso gli accordi pluriennali sottoscritti con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Rilegno concorda localmente anche la raccolta di altri rifiuti in legno provenienti dal circuito cittadino (porte, infissi, mobili...).

Partecipano al Consorzio le imprese produttrici di imballaggi di legno, i fornitori di materia prima per la produzione degli imballaggi, gli importatori di materiale o di imballaggi legnosi; hanno inoltre diritto di partecipare al Consorzio gli enti e le imprese che riciclano rifiuti di imballaggio in legno.

Le aziende che utilizzano imballaggi in legno, i Comuni, i gestori dei servizi di igiene urbana e i raccoglitori privati conferiscono i rifiuti presso le piattaforme convenzionate con il consorzio, che a loro volta garantiscono l'avvio al recupero grazie al coordinamento di Rilegno. I rifiuti, ridotti di volume, vengono poi trasportati alle industrie del riciclo, dove il legno, pulito e ridotto in piccole schegge, diventa rinnovata materia prima per il circuito produttivo industriale (pannello truciolare, pasta cellulosica per cartiere, blocchi di legno-cemento per la bioedilizia). In parte minore può altresì essere trasformato in compost per l'agricoltura o usato come combustibile per la produzione di energia elettrica e termica.

I numeri di Rilegno[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 Rilegno ha gestito oltre 1.500.000 tonnellate di rifiuti di legno, con una crescita del 9% rispetto al 2013. Per quanto riguarda le raccolte urbane, Rilegno ha garantito, grazie al lavoro compiuto nel 2014 per il tramite delle quasi 350 convenzioni stipulate con i gestori e con i comuni (+7% rispetto al 2013), la copertura territoriale per 42.455.000 abitanti – ovvero il 71,5% dell'intera popolazione italiana. Gli oltre 4.800 Comuni italiani serviti dalle convenzioni hanno permesso l'avvio a recupero complessivo di quasi 400.000 tonnellate di rifiuti raccolte a nord (il 76% sul totale), circa 80.000 tonnellate raccolte al centro (circa il 16% del totale) e quasi 43.000 tonnellate al sud (oltre l'8% del totale).

Secondo i dati aggiornati a fine 2014, sono 389 le piattaforme convenzionate in tutta Italia alle quali le imprese conferiscono gratuitamente i rifiuti da imballaggio. I rifiuti del circuito urbano (mobili, infissi dismessi, rifiuti da cantieristica, ma anche pallet e cassette provenienti dal circuito domestico) prendono la via del recupero grazie alle quasi 350 convenzioni con Comuni e Gestori dei servizi di Igiene Ambientale.[1][2]

Il contesto europeo[modifica | modifica wikitesto]

A livello europeo la gestione dei rifiuti è ordinata da tre leggi, tutte in corso di revisione: la direttiva quadro sui rifiuti (2008/98/CE), la direttiva sulle discariche (1999/31/CE) e la direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (1996/62/CE).[3]. Stando a queste direttive, gli obiettivi globali al 2008 di recupero e riciclo dei rifiuti da imballaggio prevedono che almeno il 60% in peso dei rifiuti da imballaggio venga recuperato (comprendendo l'incenerimento con recupero di energia) e che almeno il 55% venga riciclato. Nel 2014 Rilegno ha superato la percentuale richiesta: il 34,5% del totale è stato avviato a riciclo meccanico e il 24,4% a rigenerazione, raggiungendo il 58,9% di rifiuti di imballaggio in legno avviati al riciclo.Compostaggio e recupero energetico pesano lo 0,77% e il 3,40% sulla bilancia complessiva.[4][5]

Progetti speciali[modifica | modifica wikitesto]

Frusco[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto “Frusco il feligno” nasce nel 2002 per sensibilizzare i più giovani al corretto utilizzo delle risorse. Frusco è un personaggio antropomorfo, protagonista di una serie di fumetti, creato dall'artista italiano Riccardo Crosa. L'iniziativa rivolta alle scuole è stata declinata in eventi fieristici, manifesti, giochi multimediali e prodotti editoriali. L'obiettivo è una comunicazione educativa, chiara e divertente, che coinvolga al tempo stesso sia i ragazzi sia gli adulti incaricati della loro formazione. Al centro del progetto una simpatica banda - l'umana Anita, il feligno Frusco, il magico "Balule" e il Mago Rilegno - che, dalle pagine di colorati fumetti fantasy, guida i ragazzi attraverso le tappe dello sviluppo sostenibile.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su rilegno.org. Modifica su Wikidata
  • Frusco, su frusco.com. URL consultato il 14 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2016).