Certiorari
Il certiorari (in latino certiorārī [volumus]), nei paesi del common law, denota un passaggio procedurale come una combinazione tra l'ammissione di un appello e l'annuncio del suo effetto devolutivo. Si tratta di una domanda di revisione giudiziaria, nonché il nome dato alla scrittura emessa da un tribunale in cui ordina a un tribunale di grado inferiore, tribunale o altra autorità pubblica, di inviare il fascicolo a una procedura per tale revisione. In questo caso la corte d'appello emette "atto di certiorari".
Il termine risale storicamente a un contenzioso di Ulpiano e descrive l'atto processuale con cui un tribunale superiore (iudex ad quem) si rivolge a un tribunale inferiore (iudex a quo) per rivedere la propria decisione. Oggi il termine è liberamente inteso nel senso generale che un tribunale superiore richiede i dati del processo a un subordinato.
Il termine certiorari deriva dalle parole poste in apertura di questi scritti quando erano redatti in latino: certiorārī [volumus], ossia "[desideriamo] essere certi".
L'introduzione di un certiorari è in discussione per la Corte di giustizia europea[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jack K. Levin, Certiorari, in American Jurisprudence, vol. 14, 2ª ed..
- Karl Oakes, Certiorari, in Corpus Juris Secundum, vol. 14.
- T. Kennedy, First Steps Towards a European Certiorari?, in European Law Review, 1993.