Barbiton

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Barbiton
Informazioni generali
OrigineGrecia, Impero Romano
InvenzioneAntichità
Classificazione321.2
Cordofoni composti, con corde parallele alla cassa armonica, a pizzico
Uso
Musica dell'antichità
Genealogia
Discendenti 
Lira

Il barbiton o barbitos (Gr: βάρβιτον o βάρβιτος; Lat. barbitus), era uno strumento musicale antico a corde, simile alla lira, noto dalle opere classiche greche e romane.

Lo strumento greco era una versione bassa della citara e apparteneva alla famiglia delle cetre, ma nel Medioevo lo stesso nome veniva utilizzato per riferirsi al barbat, uno strumento diverso che è una varietà di liuto.

Errore nell'uso del termine[modifica | modifica wikitesto]

Il barbat o barbud, ha iniziato ad essere tradotto in latino come barbiton in qualche momento durante il tardo Medioevo, una pratica errata che è passata in seguito nelle altre lingue europee attraverso un uso improprio. Il barbat è uno strumento della famiglia del liuto non correlato, sviluppato in Persia, mentre il barbiton (una citaara bassa) è stato sviluppato nell'Anatolia occidentale di lingua greca, dove era popolare e si è diffuso nel resto dell'Egeo.

Poiché nessuno dei due strumenti era conosciuto dai musicisti europei del tardo Medioevo, entrambi erano caduti in disuso nell'Occidente tra il periodo imperiale medio e la fine dell'Impero romano, l'errore non è stato né notato né corretto. Sembra che l'errore venga perpetuamente ripreso dalle fonti precedenti sbagliate.

Descrizioni del barbiton dell'antica Grecia[modifica | modifica wikitesto]

Il barbiton era un'eccezione rara e considerata esotica nel mondo ellenico, popolare solo in Anatolia e nell'Egeo orientale.[1] Esistono molto meno descrizioni di questo strumento rispetto alla ben nota kithara e alcune raffigurazioni su vasi dipinti sono state realizzate da pittori e scultori che potrebbero averne avuto solo raramente un'esperienza diretta.[2] Di conseguenza, gli etnomusicologi faticano a districarsi tra i pochi testi disponibili, le pitture sui vasi e le sculture.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ J. A. Stewart, Susemihl and Hicks' Edition of the Politics - The Politics of Aristotle, a Revised Text, with Introduction, Analysis, and Commentary, by F. Susemihl and R. D. Hicks: Books I. –V. (Macmillan & Co. 1894.) 18s. net., in The Classical Review, vol. 9, n. 9, 1895-12, pp. 454–457, DOI:10.1017/s0009840x00202709. URL consultato il 30 maggio 2023.
  2. ^ Martin L. West, Ancient Greek music, Repr, Clarendon Press, 2005, ISBN 978-0-19-814975-0.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Daniele Sestili, Musica e tradizione in Asia orientale. Gli scenari contemporanei di Cina, Corea e Giappone, Roma, Squilibri, 2010

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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