Bacino l'Atalante: differenze tra le versioni

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==Descrizione==
==Descrizione==
L'elevata salinità dell'Atalante, che con 365 g/l (circa otto volte la salinità media del mare) è prossima alla saturazione, impedisce il rimescolamento con l'acqua ossigenata soprastante e pertanto il bacino è completamente [[anossia|anossico]].<ref name = Yakimov/> Lo strato dell'[[aloclino]] (dello spessore di circa 1,5 m) compreso tra l'acqua marina soprastante e il bacino sottostante pullula di batteri e [[Archaea|archibatteri]] [[Chemiotrofia|chemiotrofici]] che si nutrono dell'ammoniaca proveniente dal bacino salino, ma che non possono sopravvivere in ambiente totalmente anossico. Gli appartenenti al gruppo 1 degli archibatteri anaerobici capaci di ossidare il metano (ANME-1) e gli Aloarchaea vengono ritrovati solo nell'aloclino. Nessuno di questi gruppi è in grado di prosperare al di fuori di area.<ref name = Yakimov/> Nel bacino salino l'abbondanza di cellule è molto più scarsa; predominano gli [[estremofilo|estremofili]], inclusi gli [[euryarchaeota]] dei camini idrotermali di acque profonde (DHVE), ''[[Methanohalophilus]]'' e ''[[Proteobacteria]]''.<ref name = Yakimov/> Nell'Atalante si trovano anche [[Eukaryota|eucarioti]] tra cui [[ciliophora|ciliati]] (45%), [[Dinoflagellata|dinoflagellate]] (21%) e [[Choanomonada|choanoflagellati]] (10%).<ref name = Alexand>{{cite journal |last1=Alexander |first1=Eva |last2=Stock |first2=Alexandra |last3=Breiner |first3=Hans-Werner |last4=Behnke |first4=Anke |last5=Bunge |first5=John |last6=Yakimov |first6=Michail M.|last7=Stoeck |first7=Thorsten |year=2009 |title=Microbial eukaryotes in the hypersaline anoxic L'Atalante deep-sea basin |journal= |publisher=Society for Applied Microbiology |volume=11 |issue=2 |pages=360–381 |url=http://www3.interscience.wiley.com/journal/121427112/abstract |doi=10.1111/j.1462-2920.2008.01777.x }}</ref>
L'elevata salinità dell'Atalante, che con 365 g/l (circa otto volte la salinità media del mare) è prossima alla saturazione, impedisce il rimescolamento con l'acqua ossigenata soprastante e pertanto il bacino è completamente [[anossia|anossico]].<ref name = Yakimov/> Lo strato dell'[[aloclino]] (dello spessore di circa 1,5 m) compreso tra l'acqua marina soprastante e il bacino sottostante pullula di batteri e [[Archaea|archibatteri]] [[Chemiotrofia|chemiotrofici]] che si nutrono dell'ammoniaca proveniente dal bacino salino, ma che non possono sopravvivere in ambiente totalmente anossico. Gli appartenenti al gruppo 1 degli archibatteri anaerobici capaci di ossidare il metano (ANME-1) e gli Aloarchaea vengono ritrovati solo nell'aloclino. Nessuno di questi gruppi è in grado di prosperare al di fuori di area.<ref name = Yakimov/> Nel bacino salino l'abbondanza di cellule è molto più scarsa; predominano gli [[estremofilo|estremofili]], inclusi gli [[euryarchaeota]] dei camini idrotermali di acque profonde (DHVE), ''[[Methanohalophilus]]'' e ''[[Proteobacteria]]''.<ref name = Yakimov/> Nell'Atalante si trovano anche [[Eukaryota|eucarioti]] tra cui [[ciliophora|ciliati]] (45%), [[Dinoflagellata|dinoflagellate]] (21%) e [[Choanomonada|choanoflagellati]] (10%).<ref name = Alexand>{{cite journal |last1=Alexander |first1=Eva |last2=Stock |first2=Alexandra |last3=Breiner |first3=Hans-Werner |last4=Behnke |first4=Anke |last5=Bunge |first5=John |last6=Yakimov |first6=Michail M.|last7=Stoeck |first7=Thorsten |year=2009 |title=Microbial eukaryotes in the hypersaline anoxic L'Atalante deep-sea basin |journal= |publisher=Society for Applied Microbiology |volume=11 |issue=2 |pages=360–381 |url=http://www3.interscience.wiley.com/journal/121427112/abstract |doi=10.1111/j.1462-2920.2008.01777.x }}</ref>

==Forme di vita==
I sedimenti grigi presenti sul fondo del bacino l'Atalante sono ricoperti da uno strato spesso circa un centimetro di sedimenti neri non legati. I microbi trovati nei sedimenti appartengono per il 90% a varie specie di ''[[Bacillus]]''.<ref name = Sass/> Nel 2010 sono state scoperte nei sedimenti anche tre specie [[metazoi]]che appartenenti al [[phylum]] dei [[Loricifera]]; si tratta dei primi organismi pluricellulari conosciuti che vivono permanentemente in assenza di ossigeno.<ref name = Fang>{{cite news |title=Animals thrive without oxygen at sea bottom |first=Janet |last=Fang |newspaper=NatureNews |date=6 April 2010 |url=http://www.nature.com/news/2010/100406/full/464825b.html }}</ref><ref name="pmid20370908">{{cite journal |author=Danovaro R, Dell'anno A, Pusceddu A, Gambi C, Heiner I, Kristensen RM |title=The first metazoa living in permanently anoxic conditions |journal=BMC Biology |volume=8 |issue=1 |pages=30 |year=2010 |month=April |pmid=20370908 |pmc=2907586 |doi=10.1186/1741-7007-8-30 |url=http://www.biomedcentral.com/1741-7007/8/30}}</ref>


==Note==
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Coordinate: 35°10′48″N 21°24′36″E / 35.18°N 21.41°E35.18; 21.41

Il bacino l'Atalante è un lago sottomarino situato sul fondo del Mar Mediterraneo, circa a 192 km a ovest dell'isola di Creta.[1]

Il suo nome deriva da quello del battello di ricerca oceanografica coinvolto nella sua scoperta nel 1993.[2] Questo bacino, assieme agli altri due bacini anossici ipersalini chiamati Urania e Discovery, è datato a 35.000 anni fa al tempo della dissoluzione dei depositi salini evaporitici del Messiniano, che si erano formati in depressioni sul fondo marino a oltre 3.000 metri di profondità.[3]

Il bacino l'Atalante è il più piccolo dei tre e la sua superficie di delimitazione inizia a 3.500 metri sotto il livello del mare. [4]

Descrizione

L'elevata salinità dell'Atalante, che con 365 g/l (circa otto volte la salinità media del mare) è prossima alla saturazione, impedisce il rimescolamento con l'acqua ossigenata soprastante e pertanto il bacino è completamente anossico.[4] Lo strato dell'aloclino (dello spessore di circa 1,5 m) compreso tra l'acqua marina soprastante e il bacino sottostante pullula di batteri e archibatteri chemiotrofici che si nutrono dell'ammoniaca proveniente dal bacino salino, ma che non possono sopravvivere in ambiente totalmente anossico. Gli appartenenti al gruppo 1 degli archibatteri anaerobici capaci di ossidare il metano (ANME-1) e gli Aloarchaea vengono ritrovati solo nell'aloclino. Nessuno di questi gruppi è in grado di prosperare al di fuori di area.[4] Nel bacino salino l'abbondanza di cellule è molto più scarsa; predominano gli estremofili, inclusi gli euryarchaeota dei camini idrotermali di acque profonde (DHVE), Methanohalophilus e Proteobacteria.[4] Nell'Atalante si trovano anche eucarioti tra cui ciliati (45%), dinoflagellate (21%) e choanoflagellati (10%).[5]

Forme di vita

I sedimenti grigi presenti sul fondo del bacino l'Atalante sono ricoperti da uno strato spesso circa un centimetro di sedimenti neri non legati. I microbi trovati nei sedimenti appartengono per il 90% a varie specie di Bacillus.[1] Nel 2010 sono state scoperte nei sedimenti anche tre specie metazoiche appartenenti al phylum dei Loricifera; si tratta dei primi organismi pluricellulari conosciuti che vivono permanentemente in assenza di ossigeno.[6][7]

Note

  1. ^ a b Diversity of Bacillus-like organisms isolated from deep-sea hypersaline anoxic sediments, in Saline Systems, vol. 4, n. 8, BioMed Central, 2008, DOI:10.1186/1746-1448-4-8.
  2. ^ Sediment injection in the pit of the Urania Anoxic brine lake (Eastern Mediterranean), in Rendiconti Lincei, vol. 17, n. 3, Springer Milan, pp. 243–262, DOI:10.1007/BF02904765.
  3. ^ Marine geology of the Medriff Corridor, Mediterranean Ridge, in The Island Arc, vol. 5, n. 4, The Geological Society of Japan, 1996, pp. 420–439, DOI:10.1111/j.1440-1738.1996.tb00163.x.
  4. ^ a b c d Primary producing prokaryotic communities of brine, interface and seawater above the halocline of deep anoxic lake L'Atalante, Eastern Mediterranean Sea, in The ISME Journal, vol. 1, n. 8, Nature Publishing Group, 2007, pp. 743–755, DOI:10.1038/ismej.2007.83.
  5. ^ Microbial eukaryotes in the hypersaline anoxic L'Atalante deep-sea basin, vol. 11, n. 2, Society for Applied Microbiology, 2009, pp. 360–381, DOI:10.1111/j.1462-2920.2008.01777.x.
  6. ^ Janet Fang, Animals thrive without oxygen at sea bottom, 6 April 2010.
  7. ^ Danovaro R, Dell'anno A, Pusceddu A, Gambi C, Heiner I, Kristensen RM, The first metazoa living in permanently anoxic conditions, in BMC Biology, vol. 8, n. 1, April 2010, p. 30, DOI:10.1186/1741-7007-8-30.